L’Italia ha bloccato ChatGPT: per il Garante è illegale

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Come un fulmine a ciel sereno, arriva la notizia da parte delle autorità nostrane del blocco di ChatGPT in Italia. L’intelligenza artificiale sviluppata da OpenAI è stata definitivamente bloccata a causa della presunta violazione della privacy. Ad affermarlo è proprio il Garante della protezione dei dati personali, con un comunicato in cui spiega il perché di tale decisione.

Aggiornamento 01/04: il blocco è entrato in vigore nelle prime ore della giornata, da adesso non è più possibile utilizzare ChatGPT in Italia. Trovate tutti i dettagli all’interno dell’articolo.

ChatGPT viola la legge: il Garante italiano dispone il blocco del chatbot di OpenAI

ChatGPT

Stando al Garante italiano, ChatGPT avrebbe messo in atto una raccolta illecita dei dati personali ai danni della popolazione, oltre a lamentare l’assenza di sistemi per la tutela dei minori come la verifica dell’età; nonostante il servizio sia per gli over 13, non c’è nessuno strumento che verifichi effettivamente l’età dell’utente. A partire dal 30 marzo, quindi, il Garante ha disposto la limitazione provvisoria del trattamento dei dati raccolti in Italia da parte di OpenAI; come alcuni ricorderanno, pochi giorni fa la piattaforma aveva ammesso che un bug aveva messo a rischio i dati degli utenti, in particolare quelli relativi ai metodi di pagamento.

Probabilmente è stato quello il caso che ha portato il Garante a sollevare i suoi dubbi: secondo l’ente, manca un informativa sul trattamento dei dati e c’è la necessità di capire meglio la gestione dei dati raccolti per addestrare piattaforme come ChatGPT. Qualora OpenAI non intraprendesse le misure richieste, il Garante minaccia sanzioni pari a 20 milioni di euro o fino al 4% del fatturato globale annuo.

Aggiornamento 01/04 – Il blocco di ChatGPT è in vigore da oggi

ChatGPT

Pochi minuti prima della mezzanotte, OpenAI ha imposto un blocco che impedisce l’accesso a ChatGPT dal territorio italiano, per evitare sanzioni da parte del Garante della Privacy. Provando ad accedere al servizio, adesso viene mostrato un errore con tanto di scuse da parte degli sviluppatori che promettono di adempiere quanto prima alle normative previste dalla GDPR e dal Garante Italiano.

OpenAI invierà i rimborsi a tutti gli utenti di ChatGPT Plus che hanno sottoscritto un abbonamento nelle ultime settimane, disattivando in automatico il rinnovo automatico per evitare l’addebbito di un servizio che non può più essere utilizzato in Italia. Gli sviluppatori hanno anche lanciato una nuova pagina per le domande più frequenti sull’argomento che vi invitiamo a consultare nel caso in cui aveste bisogo di maggiori informazioni sulle tempistiche dei rimborsi e sui dettagli dell’abbonamento. Al momento l’unico modo per accedere a ChatGPT in Italia è quello di utilizzare una VPN, come NordVPN.

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