Per il momento è un qualcosa che Xiaomi non ha ancora esplorato in occidente, quello della finanza nella MIUI, ma che è invece ben più diffuso in Oriente, India compresa. Da quando ha debuttato nella nazione, Xiaomi è velocemente diventata una delle più grandi compagnie tecnologiche che operano sul suolo indiano. Vien da sé che abbia così deciso di portare le sue piattaforme finanziarie anche in India, in modo da capitalizzare sui milioni di utenti MIUI nella nazione. Con l’app Mi Pay, i possessori di smartphone Xiaomi possono effettuare pagamenti contactless, trasferire denaro, pagare bollette e fare ricariche telefoniche; con Mi Credit, invece, Xiaomi permette agli utenti di ricevere prestiti digitali istantanei per i propri pagamenti.
Si tratta di due app importanti per l’ecosistema MIUI, necessario per Xiaomi per aumentare i guadagni dal software. Il problema è che entrambe non sono più riconosciute ufficialmente dal National Payments Corporation of India, organismo governativo per la regolamentazione del sistema finanziario indiano. Il risultato è che Xiaomi si vede costretta a chiudere i suoi servizi finanziari in India, dovendo quindi ritirare le app Mi Pay e Mi Credit dal Play Store indiano. L’ennesima tegola per un mercato, quello dell’India, che è sia uno dei più remunerativi che uno dei più ostici per Xiaomi, che negli scorsi mesi si è vista soggetto di un grosso sequestro monetario nonché il ban di alcune app MIUI.
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