Dopo aver riscritto il modo in cui valuta gli smartphone, DxOMark decide di mettere alla prova anche la fotocamera di Xiaomi 12T e 12T Pro. I due nuovi esponenti di fascia alta si vanno ad aggiungere a una famiglia che include Xiaomi 12S Ultra, uno dei migliori camera phone in circolazione. Tuttavia, la serie 12 non ha impressionato particolarmente il team di DxOMark, al punto da lasciare Mi 11 Ultra nella parte alta della sua classifica top 10. E dopo il sensore da 1″ di 12S Ultra, 12T Pro debutta come uno dei primissimi a sfoggiare una fotocamera da 200 MP: ma com’è all’atto pratico?
DxOMark parla della qualità fotografica del duo composto da Xiaomi 12T e 12T Pro
Xiaomi 12T
Partiamo dal modello base, Xiaomi 12T, e dalla sua dotazione hardware:
- Primario da 108 MPf/1.7, sensore da 1/1.67″, pixel da 0.64 µm, OIS, PDAF
- Ultra-grandangolare da 8 MPf/2.2, FoV di 120°, sensore da 1/4″, pixel da 1.12 µm
- Macro da 2 MPf/2.4
Nonostante non abbia velleità fotografiche da primo della classe, Xiaomi 12T migliora quanto fatto con il precedente 11T, offrendo un miglior compromesso fra dettagli e rumore, con buone foto anche con poca luce. La messa a fuoco automatica si dimostra rapida e affidabile e la modalità Ritratto offre un effetto bokeh accurato in base alla profondità dell’inquadratura. Allo stesso tempo, la gamma dinamica catturata non è particolarmente ampia e ci sono problemi con la resa della pelle, spesso imprecisa nel tono e nei dettagli.
Per quanto riguarda i video, catturabili fino in 4K a 30 fps, pro e contro rimangono sostanzialmente quelli visti nelle foto. I dettagli ci sono, anche con poca luce, seppur si noti una tendenza al rumore digitale così come una tendenza alla sovraesposizione in scene ad alto contrasto, restituendo colori e un bilanciamento del bianco instabili.
Xiaomi 12T Pro
Passiamo al piatto forte, cioè Xiaomi 12T Pro, la cui fotocamera è stata da noi recensita ed è così composta:
- Primario da 200 MPf/1.7, sensore da 1/1.22″, pixel da 0.64 µm, OIS, PDAF
- Ultra-grandangolare da 8 MPf/2.2, FoV di 120°, sensore da 1/4″, pixel da 1.12 µm
- Macro da 2 MPf/2.4
A parte il sensore principale, le specifiche rimangono immutate dal modello base, ma si notano migliorie generali in tutti i comparti valutati. Le foto immortalate hanno buoni valori per esposizione, colore e dettagli, anche quando si scatta all’interno e col flash. Inoltre, avere 200 MP fa sì che sia in grado di ottenere buoni dettagli in fase di zoom, a patto di non esagerare con la lunghezza focale. Superato un certo grado di magnificazione, si palesa l’assenza di un teleobiettivo dedicato. Più in generale, poi, anche il modello Pro soffre di gamma dinamica limitata, così come di artefatti e cambi di tonalità, sottoesposizione in fase notturna e foto ultra-grandangolari non particolarmente nitide. Il risultato è un punteggio, pari a 129 punti, che non lo pone nella classifica dei migliori ma comunque alla pari del più costoso Xiaomi 12 Pro.
Oltre a poter filmare in 4K a 60 fps, l’hardware di Xiaomi 12T Pro gli permette di spingersi fino in 8K a 24 fps. Risoluzione a parte, lo smartphone dimostra buoni valori di esposizione e gamma dinamica, una stabilizzazione efficace e una buona cattura dei dettagli senza esagerare nel rumore; fra i contro, DxOMark segna sbalzi di esposizione, bilanciamento del bianco a volte inaccurato, messa a fuoco da rivedere e nitidezza incoerente durante i movimenti.
Ecco come rimane invariata la classifica top 10 dei migliori camera phone secondo DxOMark:
- 147 – Google Pixel 7 Pro, Honor Magic 4 Ultimate
- 146 – Apple iPhone 14 Pro, iPhone 14 Pro Max
- 143 – Huawei P50 Pro
- 141 – Xiaomi Mi 11 Ultra, Apple iPhone 13 Pro, iPhone 13 Pro Max
- 139 – Huawei Mate 40 Pro+
- 136 – Xiaomi 12S Ultra
- 135 – Huawei Mate 40 Pro, Samsung Galaxy S22 Ultra (Snapdragon)
- 134 – Google Pixel 6 Pro, vivo X70 Pro+
- 131 – Apple iPhone 12 Pro Max, Samsung Galaxy S22 Ultra (Exynos)
- 130 – OPPO Find X5 Pro