Quando gli Stati Uniti hanno ufficialmente bannato Huawei, l’hanno costretta a tornare indietro nella corsa che la stava portando a essere una delle aziende più tecnologicamente innovative al mondo. In pochi anni, l’azienda cinese è crollata nei consensi, arrivando a livelli di vendita ai minimi termini che l’hanno paralizzata sul mercato. Da avere gli smartphone più venduti e avanzati al mondo, Huawei si è trovata costretta a portare sugli scaffali prodotti più arretrati della concorrenza. HiSilicon è ferma e non può più far costruire i chip Kirin da TSMC, e da Qualcomm può ricevere solamente chipset 4G. È paradossale che una realtà come Huawei, che prima era leader del mondo 5G, adesso si trovi costretta a non poter utilizzare questa tecnologia sui propri smartphone e tablet.
Il 5G per gli smartphone Huawei rimane lontano, nonostante la volontà della compagnia
Nonostante questi blocchi, arrivano dalla Cina nuove indiscrezioni sulla volontà di Huawei di tornare ad avere prodotti completi di 5G per essere nuovamente competitiva. L’azienda starebbe pianificando il ritorno dei loro smartphone 5G nel 2023, seppur le prospettive le siano tutte contrarie, a partire dai limiti delle sanzioni USA che la compagnia starebbe provando ad aggirare.
Uno dei modi con cui Huawei vorrebbe aggirare il ban USA è far realizzare SoC 5G dai chipmaker cinesi, anche se ciò significherebbe fare affidamento a chip meno avanzati rispetto a quelli realizzati da Qualcomm o MediaTek. I processi produttivi adottati dagli impianti cinesi non sono all’altezza di quelli delle più avanzate fabbriche taiwanesi e sud-coreane: per esempio SMIC, che in più occasioni si è vociferato che potrebbe rappresentare una scialuppa di salvataggio per Huawei; o anche PXW e Yangtze, produttori cinesi di semiconduttori che potrebbero aiutarla fornendole alternative ai chip occidentali. Il problema è che gli Stati Uniti stanno istituendo nuove regole per bloccare l’invio alla Cina di semiconduttori e macchinari per stamparli.
Come afferma una persona vicina ai piani di Huawei, “non può aspettare all’infinito e ha bisogno di riportare i telefoni 5G sul mercato il prima possibile“. Lo si nota dall’aver lanciato sul mercato delle cover 5G appositamente create per rendere gli smartphone 4G tecnicamente compatibili con le reti di nuova generazione, per quanto si tratti di un escamotage e non di una soluzione realmente compensatoria.
Lo stesso è accaduto con l’ultima serie Mate 50, oggetto di una curiosa dinamica: “in appena una settimana dal lancio, centinaia di persone mi hanno contattato per modificare il loro Mate 50 in modo che possa supportare le reti 5G“. Questo è quanto dichiara Michael Li, proprietario di un laboratorio di riparazione a Shenzhen, citando clienti che hanno chiesto addirittura se fosse possibile inserire il chip di Mate 50 dentro al loro Mate 40. Stando a Douglas Fuller, esperto del settore cinese dei semiconduttori, “Huawei impiegherebbe così tanto tempo per costruire internamente o esternamente la catena di approvvigionamento di cui ha bisogno per farcela che probabilmente saremo nell’era del 6G prima che ciò possa essere fatto“.
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