Realme vuole creare smartphone più innovativi

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Crediti: Realme

Dopo Huawei con Honor, vivo con iQOO e Xiaomi con Redmi e POCO, anche OPPO ha creato Realme per far propria la strategia dei sub-brand. Era il 2018, e da allora la compagnia fondata da Sky Li si è fatta un nome puntando al mercato economico, creando smartphone mediamente più convenienti della concorrenza. E questo nome se lo è fatta in un breve lasso di tempo, diventando a tutti gli effetti il brand di smartphone che ha raggiunto più velocemente quota 100 milioni di smartphone venduti. Ma come accade con ogni sub-brand, anche Realme ha realizzato smartphone sulle spalle di una OPPO che, essendo la casa madre, investe milioni e milioni nelle proprie tecnologie.

Realme afferma che aumenterà gli investimenti per le proprie tecnologie

In occasione del quarto 828 Fan Festival, il presidente Realme ha ringraziato la popolosa community indiana per i traguardi raggiunti, sfruttando l’occasione per parlare del futuro della sua compagnia. Dopo una prima fase di nascita e crescita, la startup cinese sta per adottare una nuova strategia denominata “Simply Better“.

Questa strategia prevede più investimenti in ricerca e sviluppo, che aumenteranno del +58% rispetto allo scorso anno. Questo sforzo economico contribuirà Realme a offrire soluzioni più tecnologiche e originali, come avvenuto recentemente con la serie GT Master. L’obiettivo è quello di incentrare la visione di Realme su lungo termine, una visione che si concentrerà sulla qualità dei prodotti e sulla loro accessibilità ai consumatori. Visti anche i numeri di vendita, il focus sarà la cosiddetta “Number Series“, cioè quella famiglia di smartphone a cui appartengono Realme 9, 8, 7 e così via. Realme afferma che aumenterà la risorse per lo “sviluppo globale unificato” e ciò potrebbe significare meno modelli esclusivi per la Cina.

L’ambizione di Realme è tanta, come dimostra la nuova strategia “Market Cultivation“: attualmente, l’azienda vende oltre 10 milioni di smartphone in 2 paesi e oltre 1 milione in 7 paesi, ma in futuro conta di superare il milione in 15 paesi e passare dalla top 5 alla top 3 nei paesi più di successo (come l’India). La missione di espansione non sarà facile, vuoi per il rischio di ban in Europa e in India, vuoi per la crisi degli smartphone che sta colpendo tutti i produttori di smartphone sul mercato.

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