Recensione Realme GT Master Edition: fila tutto LISCIO come l’olio!

Qui Realme gioca di inventiva, e lancia un prodotto, questo GT Master Edition, da cui aspettarsi tanto (almeno dal nome, è l’idea che io mi sono fatto), ma che in realtà non è altro che un Realme GT, come quello già provato in passato, lievemente depotenziato e con alcuni cambiamenti.

Sia chiaro, non è assolutamente un male, ma da una edizione chiamata “Master Edition” avrei voluto qualcosa di diverso, e forse migliore del GT base, ma qui comunque il livello è alto, e ve ne parlo nella review completa.

Recensione Realme GT Master Edition

Contenuto della Confezione

L’imponente confezione di vendita è realizzata in cartone nero ed al suo interno è presente la seguente dotazione di accessori:

  • Realme GT Master Edition;
  • alimentatore con ricarica rapida a 65W;
  • cavo USB – USB Type-C;
  • cover in silicone;
  • spilletta per lo slot SIM;
  • manuale d’uso e garanzia.

Design e Materiali

Anche a livello estetico le somiglianze con il modello GT “liscio” sono tantissime, ma sono rese meno evidenti dalle colorazioni che qui sono diverse e con sfumature cromatiche di altro tipo; in più Realme GT Master Edition arriva sul mercato anche con una versione con back cover in pelle realizzata dal noto designer giapponese Naoto Fukasawa, ma probabilmente non sarà disponibile sul mercato europeo in via ufficiale.

Detto ciò Realme GT Master è uno smartphone bello, davvero; sì, non è originale senza dubbio, ma è ben realizzato ed i materiali utilizzati sono ben lavorati e integrati sul dispositivo, tale da renderlo estremamente premium quando lo si guarda o lo si tiene in mano.

La back cover è realizzata in plastica, somiglia molto al vetro ma non lo è: le finiture lucide e gli effetti di luce la rendono ancora più bella ed accattivante, ma purtroppo va detto che trattiene non poche impronte e presto il suo destino è quello di essere coperta da una cover in silicone, prima o poi.

LE finiture, tuttavia, sono differenti a seconda della versione che acquistate: se qui nella versione Cosmos Black la back cover è lucida e quasi specchiata, la versione Luna White è molto simile ad un bianco perla con finiture opache che, probabilmente, trattiene anche molte meno impronte.

Le dimensioni sono bilanciate, 159.2 x 73.5 x 8 mm e il suo peso di 174 grammi lo rendono comodo da utilizzare con una sola mano, il che non è cosa da poco se consideriamo che qui è presente comunque un display 6.43″.

La dotazione lungo i quattro lati del dispositivo è completa: il tasto di accensione è sulla destra, mentre sulla sinistra c’è il bilanciere del volume oltre che il carrello SIM; è presente un doppio microfono, ma soprattutto un connettore da 3.5mm per le cuffie, accanto a quello Type-C per la ricarica.

Sono assenti, purtroppo, certificazioni e protezioni contro acqua e polvere.

Display

Realme GT Master Edition è dotato di un display Super AMOLED da 6.43 pollici 2400×1080 FHD+, con frequenza di aggiornamento fino a 120Hz e una velocità di campionamento del tocco pari a 360Hz; in più come se non bastasse, la luminosità massima arriva fino a picchi di 1000 nits. Aggiungo un altro dettaglio: il display è prodotto da Samsung, può bastare? Manca solamente il supporto all’HDR, ma non credo che si sentirà la mancanza.

Sapete quanto non sia un amante delle schede tecniche ma Realme GT Master Edition è davvero tutto ciò che dice di essere: questo display è fenomenale, i colori sono brillanti, la luminosità è ottima anche sotto la luce diretta del sole. È una goduria rilassarsi a vedere un film oppure a giocare sullo schermo di questo Realme GT Master, e non sto esagerando.

Nel menu delle impostazioni del display si può modificare la temperatura colore manualmente oltre che la modalità colore tramite tre preset predefiniti. È integrata anche la modalità OSIE, la tecnologia di ottimizzazione visiva sviluppata da OPPO che aumenta la saturazione e il contrasto delle immagini per migliorare l’esperienza visiva durante la visualizzazione di brevi video su app di terze parti.

In più il display, a scelta dell’utente, può essere anche Always-On, ma di default sarà disabilitato; personalmente è una cosa che apprezzo ed uso sempre su smartphone che ne sono dotati.

Hardware e Prestazioni

Il passo indietro, anche se solo relativamente, rispetto l’edizione GT sta nella scheda tecnica; mentre il modello base ha un processore Snapdragon 888, qui Realme ha usato un processore Snapdragon 778G Octa-core (1×2.4 GHz Kryo 670 Prime + 3×2.2 GHz Kryo 670 Gold + 4×1.9 GHz Kryo 670 Silver), accoppiato ad una GPU Adreno 642L e 8GB di memoria RAM (espandibili con altri 5GB virtuali) e 256GB di storage interno UFS 3.1.

Depotenziato o no, Realme GT Master Edition fa il suo dovere in tutti i campi, è certo. L’utilizzo di un processore di fascia media non influenza negativamente le prestazioni del dispositivo che, in tutta onesta, non fa rimpiangere un top di gamma, in quasi alcun contesto. La mancanza dello Snapdragon 888 non si sente neanche in ambito gaming, in quanto tutti i principali titoli, tra cui Call Of Duty Mobile, vengono eseguiti a dettagli massimi e con un framerate elevato.

Nell’uso quotidiano non c’è molto da scendere nei dettagli: il GT Master funziona bene in tutti gli ambiti, è fluidissimo dappertutto ed anche se posto sotto stress non accenna a faticare, merito anche dell’eccellente ottimizzazione software che Realme fa sui suoi dispositivi.

A livello hardware, inoltre, va menzionata la presenza del Bluetooth 5.2, l’NFC e la piena compatibilità con le reti 5G.

Fotocamera

Il comparto fotografico di questo GT Master è rimasto molto simile al modello GT, ma ci sono alcuni dettagli tecnici nelle lenti (almeno è quanto emerge dalle schede tecniche) che ci lasciano intendere di non trovarci di fronte alle stesse identiche fotocamere.

Tuttavia Realme GT Master anche in campo fotografico non delude, e sono davvero pochi gli scenari in cui avrebbe potuto darci qualcosa in più, quelli notturni su tutti. GT Master possiede tre fotocamere, rispettivamente da 64MP f/1.8, la Ultra-Wide da 8MP f/2.3 e la camera Macro da 2MP f/2.4; la selfie camera, invece, passa dai 16MP del fratello maggiore ai 32MP f/2.5 con lenti Sony.

L’aspetto lenti fotografiche è di tutto rispetto, così come anche i risultati fotografici che, onestamente, non mi sarei aspettato fossero cosi buoni. Le fotografie realizzate mi piacciono, molto: i colori sono vivaci e con una buona nitidezza, aiuta molto l’HDR automatico in alcuni scenari di utilizzo, mentre in altri tende un po’ a “smarmellare” i colori, ma tuttavia le foto sono sempre recuperabili con un minimo di ritocco in post.

È rapidissimo l’autofocus che ci consente di evitare il tap per la messa a fuoco in più casi; buoni la definizione anche degli scatti con la Ultra-Wide camera ed anche quelli con zoom digitale (non oltre i 10x, senza mai raggiungere i 20x).

L’app fotocamera è ben ottimizzata e consente di sfruttare al massimo il potenziale delle lenti presenti; sono tante le modalità a disposizione, e tutte ben funzionanti inclusa la modalità professionale. Ho utilizzato con grande piacere la modalità notturna in più scenari, ottenendo dei risultati ottimi e totalmente diversi dalla modalità classica: certamente si perde in definizione, ma da uno smartphone di fascia media non mi sarei aspettato di più.

La selfie camera è molto buona in diurna e poco più che discreta quando cala il sole.

I video possono essere girati fino ad un massimo di 4K 30 fps, oltre i soliti Full HD a 60 e 30 fps. La stabilizzazione delle immagini è di tipo EIS combinato al nuovo sistema di stabilizzazione UIS e UIS Max proprietario di Realme.

Software

Realme GT Master Edition può contare su Android 11 ed interfaccia proprietaria Realme UI 2.0. Come già detto in altre circostanze, sono molto soddisfatto di Realme e del software che installa a bordo dei suoi dispositivi.

La Realme UI è ricchissima di personalizzazione da parte del produttore sia a livello di funzioni che a livello estetico, ma tutte opzioni ben integrate nel sistema e mai invasive; non ci sono app di troppo installate, e se pur doveste trovare qualche app a voi non utile dopo il primo avvio, è facilmente rimovibile con un tocco.

L’ottimizzazione come sempre è eccellente e tutto ciò fa sì che, pur essendo il GT Master un dispositivo di fascia media, riesca ad ottenere delle performance decisamente buone.

Batteria

La batteria presente sul GT Master è un’unita da 4300 mAh, in linea con altri dispositivi sul mercato, ma soprattutto ben integrati a livello costruttivo, in quanto lo smartphone mantiene un peso decisamente basso. L’autonomia, tuttavia, è buona e vi porta fino a sera senza nessun problema, con qualsiasi tipologia di uso anche stressante.

Utilizzando lo smartphone per streaming su Netflix su rete Wi-Fi, ha un consumo di poco inferiore ai 10% ogni ora; a fine giornata di lavoro, invece, con un uso anche piuttosto stress tra mail, chiamate e Whatsapp, vi ritrovate con circa un 20% residuo.

Tempi di ricarica 10-100% con l’alimentatore da 65W

Il fiore all’occhiello dei dispositivi di Realme sta sempre nelle modalità di ricarica della batteria; se da una parte fa storcere il naso l’assenza di ricarica wireless, dall’altra ci sono delle super prestazioni nella ricarica di tipo Super Dart 65W che ci consente di ricaricare il dispositivo dal 10 al 100% (testato personalmente) in soli 27 minuti, valori che solo Realme e pochi altri riescono a raggiungere.

Prezzo e Considerazioni

Sfornare tanti dispositivi nel giro di pochissimo tempo non è necessariamente un male, soprattutto in casi come questo di Realme dove, effettivamente, ogni smartphone ha un suo perchè: questo GT Master ne è la dimostrazione.

La fascia di prezzo in cui si inserisce, quella dei 3-400 euro, è probabilmente la più richiesta sul mercato ed un player come Realme effettivamente ci mancava: se consideriamo le svalutazioni e le offerte disponibili al lancio, Realme GT Master probabilmente è la scelta più giusta da qui ai prossimi mesi.

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