Dopo tanti teaser ed elucubrazioni, Nothing Phone (1) è stato presentato ufficialmente, segnando l’ingresso della compagnia dell’ex OnePlus Carl Pei nel mercato degli smartphone. Un progetto ambizioso, visto che spesso e volentieri Carl parla della volontà di rendere Nothing “la Apple del mondo Android“, obiettivo a dir poco ambizioso (e forse irraggiungibile). Per farlo, ha deciso di optare per un software che rispecchi la mentalità di Nothing, con estetica e funzionalità essenziali e che non stravolgano l’esperienza stock di Android.
Nothing OS è la nuova interfaccia proprietaria di Nothing Phone (1): ecco le sue novità
Prima di tutto, non fatevi confondere dal nome: Nothing Phone (1) monta Nothing OS, ma non è un sistema operativo a sé stante bensì una rivisitazione dell’OS di Google, in questo caso Android 12. A tal proposito, l’azienda promette 3 anni di aggiornamenti Android e 4 anni di aggiornamenti per le patch di sicurezza (con rilasci bimestrali).
Come detto, l’intenzione per Nothing Phone (1) è quella di offrire un’esperienza software snella e leggera, priva di troppe personalizzazioni e opzioni che potrebbero rischiare di appesantire il tutto. Appena installato, si può notare che il bloatware è ridotto quasi a zero: l’unica eccezione è rappresentata dalle app Fotocamera e Registratore, oltre che dagli widget per Meteo e la propria collezione di NFT. Un’altra piccola aggiunta è la pre-installazione del supporto alla connettività alle automobili Tesla.
Ciò non significa che non siano state apportate delle modifiche e delle aggiunte al software, però. La principale novità di Nothing OS la si trova abbassando la tendina delle notifiche: al posto delle classiche 8 scorciatoie di Android 12, in alto nella schermata dei Quick Panel ci sono due cerchi il cui scopo è quello di raggruppare più scorciatoie in un unico posto. Il primo cerchio è dedicato alla gestione della connettività a internet, potendo switchare con uno swipe fra rete dati, Wi-Fi e hotspot. Il secondo è dedicato alla gestione della connettività Bluetooth, potendo switchare con uno swipe fra i dispositivi connessi allo smartphone.
Ovviamente se si parla di Nothing Phone (1) non si può non parlare della sua Glyph Interface, il sistema di luci LED che ne contraddistinguono l’estetica. Ma per quello c’è un articolo dedicato.
Sotto il profilo della personalizzazione, non sono molte le aggiunte incorporate sulla Nothing OS. A muovere il tutto è il Nothing Launcher, ma le sue novità ve le ho già mostrate in un video dedicato, ricordandovi anche che potete scaricarlo e provarlo sul vostro smartphone Android. Oltre al font puntinato tipico dell’estetica Nothing, gli sviluppatori hanno aggiunto la possibilità di avere icone giganti nella home. Una scelta non propriamente elegante ma che potrebbe tornare utile a chi vuole cliccare più facilmente sulle app che usa più frequentemente; ah, lo stesso si può fare lo stesso anche per le cartelle. Essendo basato su Android 12, Nothing Phone (1) non manca di avere la configurazione Material U, potendo impostare i colori della UI sulla base dei colori dello sfondo utilizzato.
A tal proposito, chi ha già fra le mani Nothing Phone (1) ha ben pensato di estrapolarne gli sfondi ufficiali, adesso disponibili al download per chiunque volesse provarli. Se ciò non bastasse, sono disponibili anche l’animazione d’avvio (installabile solo tramite root) e le suonerie:
Scarica gli sfondi di Nothing Phone (1)
Scarica animazione d’avvio e suonerie di Nothing Phone (1)