Nonostante sia Qualcomm il chipmaker più stimato nel mondo, MediaTek non si sta dimostrando da meno, specialmente negli ultimi anni. Secondo le ultime stime di settore, MediaTek sta dominando nelle vendite con quasi la metà dello share di mercato. Risultati possibili in particolar modo grazie ai chipset 5G low-cost che hanno trovato ampio spazio nei cataloghi di Xiaomi, OPPO, vivo e tutti quei brand che hanno inondato gli scaffali di smartphone economici ma in 5G. Allo stesso tempo, MediaTek non vuole essere soltanto la scelta per il segmento entry-level ed ha ambizioni da prima della classe.
Lo dimostrano i lavori congiunti con leader in ambito chip come AMD e NVIDIA, potendo così condividere reciprocamente i rispettivi know-how. Per esempio, alla GDC 2021 NVIDIA ha mostrato come tecnologie come il ray-tracing siano possibili anche su architettura ARM proprio grazie alla sinergia con MediaTek. Una novità grafica sdoganata al grande pubblico con l’avvento delle schede grafiche RTX e che sembra matura per debuttare anche su smartphone.
MediaTek spiega come vuole innovare il gaming mobile, anche col ray-tracing
Non è la prima volta che sentiamo parlare di ray-tracing su smartphone, con Samsung e AMD che stanno preparando le GPU mobile di prossima generazione. GPU che permetteranno di avere anche sui dispositivi tascabili prestazioni grafiche degne della controparte PC, con le ovvie limitazioni del caso. Per chi non sapesse di cosa stiamo parlando, il ray tracing è una tecnica che aggiunge un certo grado di fotorealismo nel mondo videoludico. Senza scendere troppo nel tecnico, il ray tracing fa sì che negli ambienti di gioco ci sia un’illuminazione realistica mediante la simulazione del comportamento fisico della luce. Il risultato è un impatto visivo più vicino alla realtà, con luci e riflessi che agiscono in maniera dinamica proprio come avverrebbe nella nostra dimensione.
All’interno del catalogo MediaTek figura il Dimensity 1200, un SoC di fascia medio/alta che comprende già possibilità di ray tracing in ambito mobile. Ma come sempre, è necessario che produttori hardware e sviluppatori software lavorino di pari passo per far sì che effettivamente anche i giochi lo integrino. Per questo, MediaTek ha lanciato una soluzione SDK per l’implementazione del ray tracing con le librerie API Vulkan. Questi strumenti software sono già nelle mani di ARM (produttore delle GPU Mali che troviamo nei SoC MediaTek) e Tencent Games, in modo da integrarli all’interno dei propri titoli.
Essendo una tecnica vicina al fotorealismo, il ray tracing è una feature particolarmente energivora e MediaTek sta lavorando per lenire questo aspetto. La creazione di questo SDK punta a ciò, sfruttando il pieno potenziale di rendering delle GPU ma al contempo con consumi energetici inferiori. Ecco quanto dichiarato da Geraint North, direttore di ARM: “Le future GPU Mali miglioreranno significativamente l’efficienza della tecnologia di ray tracing sui dispositivi mobili fornendo accelerazione hardware. Allo stesso tempo, attribuiamo grande importanza alla cooperazione con l’ecosistema software per facilitare ai partner l’utilizzo completo delle nostre apparecchiature. La cooperazione tra ARM, MediaTek e Tencent Games in questo campo consente agli sviluppatori di esplorare più facilmente i vantaggi del ray tracing per i giochi mobili, garantendo che i contenuti di ray tracing possano essere utilizzati in diversi ecosistemi. Funzioni di trapianto tra dispositivi multipiattaforma per migliorare ulteriormente l’esperienza di gioco dell’utente.“.