Sembravano essere lontani i giorni fasti per il nuovo corso di Honor, quando ad inizio 2021 aveva appena il 3% delle quote di mercato. Ma con una serie di colpi nel mercato smartphone, l’ex sub-brand di Huawei è riuscito ad ottenere vendite che l’hanno portato ad essere il terzo brand inCina in pochissimo tempo. Già un paio di mesi fa, Honor era riuscito a risalire la china andando a prendersi una fetta del 9.5% del mercato, in attesa degli smartphone che avrebbero dato inizio alla nuova vita del brand di George Zhao.
Aggiornamento 28/10: i dati di vendita degli analisti di mercato ci mostrano come Honor sia riuscita riprendersi dopo il ban USA. Trovate tutti i dettagli a fine articolo.
Honor 50 la chiave per diventare il terzo brand in Cina per vendite
Con l’arrivo dei mid-top range Honor 50, si è riusciti a fare molto di più di quanto ci si aspettasse. Infatti, le vendite dopo 3 mesi sono state tali da portare l’azienda ad essere tra le prime tre in patria, con un market share del 14,6%. Questo è sicuramente un incentivo importante per l’uscita del vero top gamma dell’anno o meglio, dei top gamma della serie Magic 3, che promette scintille in quella fascia di prezzo. Le premesse per arrivare a questo punto Honor se l’è davvero dovuta dare da sola, sostenendo nel tempo di voler superare quanto fatto proprio dalla serie P e Mate della ex casa madre Huawei. Insomma, una vera e propria rinascita per un brand che vuole imporsi quanto prima anche nel mercato internazionale. Ci riuscirà?
Ecco i dati pubblici | Aggiornamento 30/09
Dopo le parole dell’azienda, a fare il punto della situazione di Honor ci sono i dati pubblici di vendita forniti dagli analisti di Counterpoint Research. Si parte da agosto 2020, periodo in cui Honor deteneva ancora il 15% dello share di mercato in Cina ma era prossima al declino. Il picco più basso è stato raggiunto nel gennaio 2021, periodo in cui ricordiamo è stata presentata la serie Honor V40. Ma così è andata per tutta la primavera, salvo poi iniziare la risalita in concomitanza con il lancio del succitato Honor 50.
Da quel momento in poi, Honor è progressivamente cresciuta ad un ritmo decisamente rapido, arrivando a superare Xiaomi ad agosto e piazzandosi così al terzo posto. Un boost del 18% su base mensile che ha reso Honor uno dei brand più in crescita in Cina nella scorsa estate. L’aver superato la compagnia di Lei Jun l’ha così reso il terzo brand in Cina, riconquistando quel 15% raggiunto giusto un anno fa. A questo punto, davanti ad Honor ci sono vivo e OPPO, rispettivamente al 23% e 21%. Sarà interessante osservare come si svilupperà questa “nuova” sfida a tre, i cui risultati potrebbero rispecchiarsi anche sul nostro mercato.
I commenti degli analisti di Counterpoint Research evidenziano gli aspetti che hanno permesso ad Honor di arrivare al punto attuale. Uno su tutti (nonché il più ovvio) l’aver riottenuto tutte le partnership, con la possibilità di commerciare con le aziende proibite dal ban USA come Google e Qualcomm. L’altro punto di svolta è stato proprio il lancio di Honor 50, un rapido successo nella fascia media di mercato. Ma anche la volontà repressa dei clienti cinesi più attaccati a Huawei e Honor in Cina, che con la sua rinascita hanno avuto modo di riacquistare uno smartphone del proprio brand preferito.
Viene da chiedersi se accadrà lo stesso in Europa, anche se Counterpoint non è di questa opinione. Secondo gli analisti, la crescita delle quote di mercato Honor fuori dalla Cina sarà più lenta, in quanto la fedeltà del mercato occidentale nel settore mid-range tende ad essere più bassa.
Ecco la classifica Q3 2021 delle vendite in Cina | Aggiornamento 28/10
Sempre grazie ai dati riportati dagli analisti di Counterpoint Research, possiamo avere una panoramica più ampia sull’andamento del mercato degli smartphone in Cina nel Q3 2021. Il primo dato che si evince è un calo generale del -9% su base annua, per quanto ci sia comunque una lieve crescita del +3% rispetto al Q2. Le motivazioni di questo trend non propriamente positivo sono molteplici: vuoi per la crisi dei chip, vuoi per la mancanza di vere innovazioni degli ultimi modelli.
Dei 76,5 milioni di smartphone venduti in questi tre mesi, il 23% appartiene a vivo, il 20% a OPPO e il 15% – appunto – a Honor. Percentuali che già conoscevamo, ma adesso possiamo dare uno sguardo anche al resto della classifica, partendo da Xiaomi che adesso siede al quarto posto con il 14%. Non c’è molto scarto rispetto ad Honor, ma è interessante notare come l’ex sub-brand di Huawei sia cresciuto in un anno del 96%, mentre Xiaomi sia calata del -14%. Nelle posizioni seguenti troviamo Apple con il 13%, in crescita grazie all’uscita della serie iPhone 13, mentre Huawei crolla dal 30% del Q3 2020 all’attuale 8%. A chiudere la graduatoria c’è Realme, che dall’essere totalmente assente lo scorso anno, adesso siede in settima posizione con il 3% del mercato cinese.