Spessore di 1 cm, 1 Kg di peso, webcam che “c’è ma non si vede” e processore Qualcomm Snapdragon Elite. Quando abbiamo visto per la prima volta l’HONOR MagicBook Art 14 ad IFA 2024 siamo rimasti stupiti per le sue caratteristiche tecniche e per le soluzioni che il brand aveva adottato nella progettazione del notebook.
Ed arrivo subito al sodo: già qualche mese fa dicemmo che si trattava probabilmente di uno dei notebook da 14” più belli del mercato, ma i dubbi sulla piattaforma Snapdragon Elite su cui si basa erano tanti. Ebbene, finalmente lontani dalle luci e dall’euforia dell’importante evento tecnologico di Berlino, abbiamo avuto la possibilità di provare in anteprima il nuovo notebook del brand e ve lo anticipo: un po’ come il Magic V3 (qui la recensione), HONOR MagicBook Art 14 è un’opera d’arte ingegneristica.
Indice
Recensione HONOR MagicBook Art 14 Snapdragon
Videorecensione HONOR MagicBook Art 14
Design e materiali
Partiamo subito dalla prima caratteristica di design che sicuramente attirerà l’attenzione di molti: la webcam. Nel suo HONOR MagicBook Art 14 il brand ha trovato una soluzione unica per il posizionamento della fotocamera, che nasce con due scopi: evitare di rendere più spessa la cornice superiore del display e migliorare al massimo la privacy. In sostanza, la webcam è un pezzo magnetico che si attacca sulla parte superiore del display e si infila nella scocca del notebook quando non è più necessaria. Questo vuol dire che la si potrà orientare anche verso la parte posteriore del notebook, girandola di 180 gradi, ed è una soluzione geniale che però porta qualche compromesso inevitabile.
In primis, per posizionare la webcam nell lato sinistro della scocca del notebook, HONOR ha dovuto rinunciare ad eventuali ulteriori porte USB-C dotando MagicBook Art 14 solo di due porte e poi, essendo un componente magnetico che va collegato e/o riposto nel suo slot, il rischio di perdere la webcam è piuttosto alto. Ma quando si apre lo schermo e si notano le cornici sottili e perfettamente simmetriche, alla fine si arriva alla conclusione che si tratta di compromessi effettivamente più che accettabili.
Tutta la scocca dell’HONOR MagicBook Art 14 è stata realizzata utilizzando una lega di magnesio, che non solo migliora notevolmente la sensazione di avere tra le mani un dispositivo premium, ma che ha permesso al brand di produrre un notebook leggerissimo che con i suoi 1.03 Kg sarà davvero comodissimo da portare con sé. È spesso poco più di 1 cm ma nonostante ciò la sensazione di solidità è davvero alta, anche per quanto riguarda la digitazione sulla tastiera che è retroilluminata, ha una corsa standard di 1.5 mm e ha tasti ben distanziati.
Anche il trackpad è davvero di alta qualità. A prescindere dalle dimensioni molto generose è protetto da una superficie in vetro liscio e permette uno scorrimento delle dita davvero piacevole. Supporta fino a 5 dita (anche se attualmente Windows ne supporta solo 4) e si può anche sfruttare per alcune gesture proprietarie di HONOR come lo screenshot e molto altro.
Data la sua natura, la webcam dell’HONOR MagicBook Art 14 non integra un sensore ad infrarossi per il riconoscimento facciale con Windows Hello, ma il notebook è dotato di un sensore per le impronte digitali posizionato sul tasto d’accensione che funziona bene, ma non benissimo: nel mio sample, soprattutto quando ho dovuto registrare l’impronta, ho notato qualche tentennamento nella scansione biometrica, ma non è nulla di profondamente grave.
E nonostante sia così sottile, HONOR MagicBook Art 14 ha comunque una buona dotazione di porte: in totale ha due porte USB-C Thunderbolt 4, una porta USB-A, un’uscita HDMI 2.1 e l’uscita per il jack delle cuffie da 3.5 mm.
Insomma, al netto di qualche porta USB-C mancante (ne avrei preferite almeno tre), HONOR MagicBook Art 14 è un notebook davvero ben realizzato, con un design pulito, materiali ultra premium e una robustezza quasi impensabile per un dispositivo spesso poco più di 1 cm.
E come al solito quelli di HONOR si confermano davvero forti in quanto a progettazione hardware e design. Peccato solo che in Italia non arrivi il modello verde, a mio avviso davvero molto bello.
Display
Accendendo il notebook, ci si trova al cospetto di un display FullView a 10 bit da 14.6 pollici con una risoluzione 3120×2080 pixel ed un rapporto di 3:2 che lo rende un po’ più “quadrato” della media. È un pannello a 120 Hz che supporta il multitouch a 10 punti, e nei nostri test si è dimostrato un signor pannello anche nella qualità delle immagini riprodotte con un DeltaE inferiore a 0.5 ed una copertura DCI-P3 del 100%. Il PWM è di 4320 Hz e lo schermo è stato certificato TUV Rheinland per la sua bassa emissione di luce blu.
Il brand dichiara fino a 700 nit in modalità HDR, e nei nostri test abbiamo rilevato una luminosità di picco media di 500 nit in SDR, che lo rendono comunque sufficientemente luminoso. Per darvi un’idea, non siamo ai livelli del HUAWEI MateBook X che si assestò intorno ai 950 nit, ma stiamo comunque parlando di un display che potrete utilizzare senza alcun problema anche in ambienti molto luminosi.
Caratteristiche tecniche e prestazioni
HONOR MagicBook Art 14 è uno dei primi notebook ad utilizzare un Qualcomm Snapdragon X Elite, affiancato da 32 GB di memoria RAM. Nello specifico il nuovo notebook del brand cinese utilizza un X Elite X1E-80-100, quindi non il top di gamma della serie ma il modello subito sotto in cui sono sempre presenti 12 core Oryon ma non è integrato il “boot” su due core per lavorare a frequenze più alte. Ma considerando come generalmente si comportano i SoC di Qualcomm quando lavorano a frequenze elevate, la scelta fatta da HONOR secondo me è più che sensata.
Ora, prima di scendere nel tecnico c’è una cosa assolutamente da non fare quando si testa un qualsiasi membro della famiglia X Elite di Qualcomm: non dare un giudizio su questa architettura basandosi solo sulle tipiche applicazioni di benchmark.
E vi dirò di più: nessuno strumento da quelli attualmente disponibili è in grado di leggere gli assorbimenti dei vari componenti dell’hardware di questo HONOR MagicBook Art 14 neppure lo Snapdragon Profiler proprietario di Qualcomm, che è un tool con il quale si può in genere avere letture su consumi, sui clock e sulle temperature dei vari core. Insomma, sono convinto che questa “limitazione” sia voluta direttamente da Qualcomm, ma dopo giorni di test e tentativi ho deciso arrendermi e rinunciare a portare avanti i soliti test. Magari qualcuno più bravo di me riuscirà a trovare la soluzione.
Quello che posso dirvi però, è che in determinate situazioni di stress il SoC di Qualcomm scalda parecchio. HONOR ha fatto un buon lavoro in termini di gestione delle temperature ed effettivamente le differenze quando il sistema è impostato su “Bilanciato” o su “Prestazioni ottimali” sono relativamente basse. E questo mi fa pensare che la scelta di non aver integrato la variante top dell’X Elite di Qualcomm (che arriva addirittura a 80w) sia sempre più sensata.
Ed anche se questo processore Qualcomm è “strano” e non sono riuscito a capire come vengono gestiti i vari core, va detto che tutto sommato questo HONOR MagicBook Art 14 si comporta molto bene con i task quotidiani, sia in termini di prestazioni nude e crude che valutando il rapporto prestazioni/consumi.
VS SCREEN SPEEDOMETER
Per capire le prestazioni nell’uso quotidiano del notebook mi sono chiesto: quale è l’attività che più si porta avanti con un computer? E la risposta è stata semplice: il web browsing. Ed effettuando un test delle prestazioni dei vari framework Javascript con Chrome le prestazioni dell’HONOR MagicBook Art 14 sono leggermente superiori a quelle di un M2 di Apple, anche se chiaramente inferiori a quelle del mio M3 Max.
Infine parliamo i GPU, perché la Adreno che accompagna l’X Elite è sì un’ottima GPU, ma qui stiamo su Windows ed è indubbio che la stragrande maggioranza del suo “cuore grafico” è Direct3D. Ora, il punto è questo: con tutte le applicazioni e giochi che utilizzano Vuklan ed i driver Adreno le prestazioni sono buone, ma nonostante siano supportati anche DirectX 11 e 12 quando si utilizzano questi driver le cose cambiano un po’ (in peggio).
Quindi, o crescono le app e i giochi che utilizzano Vulkan su Windows, oppure a mio parere quelli di Qualcomm dovranno rivedere qualcosa nella GPU perché in sostanza mentre nelle performance in Single-Core e Multi-Core questo X Elite riesce a competere con i processori x86 (e a risultare anche più fluido nell’utilizzo in alcuni casi), non è così per quanto riguarda la GPU.
Insomma, senza entrare ancor più nel tecnico, dopo aver testato il nuovo notebook di HONOR e, per la prima volta, la nuova piattaforma di Qualcomm sono giunto alla conclusione che non si tratta di un modello pensato per la produttività spinta (e per spinta intendo rendering 3D complessi e similari), ma funziona molto meglio di molti processori che abbiamo visto sino ad oggi sui computer Windows ed onestamente si fatica a vedere la differenza con altri laptop basati su architettura x86 soprattutto dal punto di vista della reattività.
Inoltre il laptop è dotato di Honor Six-speaker Spatial Audio con AI, che include quattro woofer e due tweeter, ed è un sistema davvero buono che nonostante lo spessore ridotto gli garantisce una buona qualità audio. Completa il tutto un sofisticato microfono bidirezionale con riduzione del rumore basata su AI grazie al quale potrete effettuare videochiamate anche in ambienti rumorosi senza problemi di rumori di fondo.
Buona anche la connettività alle reti WiFi: HONOR MagicBook Art 14 supporta le reti WiFi 7 su bande di frequenza a 2.4 GHz, 5 GHz e 6 GHz, ed è inoltre dotato di Bluetooth 5.4 e di NFC.
Software
HONOR MagicBook Art 14 arriva con Windows 11 Home e Copilot quindi, sì, si potrebbe definire perfettamente un “PC Copilot+”, anche se a me questo termine non è che faccia impazzire. Sono dell’idea che questa corsa all’integrazione dell’intelligenza artificiale stia andando un po’ troppo per le lunghe, ma mi rendo conto che avere l’assistente IA di Microsoft sempre a portata di mano (con un tasto della tastiera dedicato) potrebbe essere una cosa comoda per molti.
Ma la componente software più importante che HONOR ha integrato nel suo notebook è senza dubbio MagicRing che consente a più dispositivi connessi allo stesso account HONOR di connettersi automaticamente con un bassissimo consumo energetico.
Grazie a questa tecnologia, è per esempio possibile utilizzare il mouse e la tastiera del notebook su uno smartphone del brand, si potrà rispondere alle telefonate, leggere le notifiche e controllare la fotocamera dello smartphone direttamente dal computer. Si possono poi condividere file e funzionalità di applicazioni: ho provato ad utilizzare l’AI Eraser del Magic V3 direttamente dal HONOR MagicBook Art 14 per eliminare un elemento di una foto che avevo salvato sul computer, e grazie al fatto che il file sul quale si vuole lavorare viene inviato in background allo smartphone connesso (praticamente senza che l’utente se ne accorga), tutta l’operazione è stata veloce e semplicissima.
Autonomia della batteria
La durata della batteria da 60Wh dell’HONOR MagicBook Art 14 è un altro dei suoi punti di forza. Nei test effettuati il notebook riesce a superare ampiamente 9 ore di utilizzo continuo con riproduzione di video a massima luminosità, con rete Wi-Fi connessa e bilanciamento batteria in modalità alte prestazioni, che mai ho disattivato.
Ma, no, in questo notebook il brand non ha utilizzato le nuove batterie carbon silicon (che sicuramente vedremo nella versione 2025) anche se una novità HONOR l’ha comunque implementata: è una tecnologia che si chiama OS Turbo 3.0 ed è coadiuvata da un motore di ottimizzazione energetica che sfrutta il riconoscimento di scenari basato sull’AI con pianificazione e ottimizzazione in tempo reale.
Buona la ricarica: per passare dallo 0% al 43% HONOR MagicBook Art 14 ha impiegato circa 30 minuti, mentre per arrivare al 100% c’è voluto oltre 1 ora e mezzo con il caricabatterie standard.
Prezzo di vendita e considerazioni
Honor MagicBook Art 14 Snapdragon è disponibile in Italia solo nella colorazione Starry Gray, al prezzo di 1.699 euro. Fino al 31 gennaio sarà possibile usufruire di un coupon di 200€: in questo modo il prezzo finale sarà di 1.499 euro. Inoltre è previsto anche un bundle: basta aggiungere 1,9€ per ricevere anche il tablet Honor Pad 9 (del valore di 349€).
E traendo le somme, la considerazione che a mio avviso si dovrebbe tenere presente prima di passare all’architettura di Qualcomm è questa: lo Snapdragon X Elite non è il processore dei miracoli come ha voluto farci credere la stessa Qualcomm, e se nelle operazioni che richiedono un accelerazione della GPU non è che sia proprio velocissimo, in molte situazioni più “comuni” l’HONOR MagicBook Art 14 è risultato molto più reattivo di tanti altri computer Windows.
Ad esempio l’accensione è immediata ed anche se non è la macchina per giocare a Flight Simulator al massimo dei dettagli, nei miei test è stato in grado di gestire senza problemi Photoshop, Resolve, il browser con più di 10 schede aperte, Spotify e altre app tutte aperte contemporaneamente senza la minima incertezza.
HONOR MagicBook Art 14 è il notebook perfetto per i creativi ed i designer, che hanno la necessità di portare con sé un computer sottilissimo, leggerissimo ed ultra portatile con un display 3.1K di ottima qualità ed ottime prestazioni e autonomia. Dimenticatevi però di usarlo per operazioni che richiedono una GPU potente.
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