L’UE la pensa come Apple e Xiaomi: niente caricabatteria in confezione

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La Commissione Europea sarebbe pronta ad abbracciare la decisione di varie aziende (tra cui Apple e Xiaomi) di rimuovere il caricabatterie nella confezione degli smartphone: un’occasione per pensare anche ad una porta di ricarica unica e che dovrebbe interessare tutti i prodotti venduti nel territorio dell’UE.

Aggiornamento 24/09: Anker ha rilasciato una dichiarazione ufficiale in merito alla proposta dell’UE. Trovate tutte le novità direttamente a fina articolo.

L’UE sta pensando di rimuovere il caricabatterie nella confezione degli smartphone, proprio come fatto da Xiaomi, Apple ed altri brand

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La nuova proposta dovrebbe essere presentata proprio oggi, giovedì 22 settembre e andrebbe a toccare il modo concreto la questione del caricabatterie in confezione per smartphone e non solo, ma anche ad unificare le varie tipologie di porte di ricarica in un unico standard valido per tutti gli OEM. In realtà questo aspetto è noto da parecchio tempo: da oltre un decennio l’UE spinge verso un caricabatterie comune, una soluzione utile sia in termini di impatto ambientale che per quanto riguarda l’esperienza (e il portafoglio) degli utenti.

Avere un unico caricabatterie (e quindi un unico standard) permetterebbe di utilizzare lo stesso caricatore per più prodotti. Inoltre sarebbe un passo avanti verso la rimozione dello stesso all’interno delle confezioni.

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Per quanto riguarda lo standard unico, ovviamente è impossibile non guardare a Cupertino e alla sua soluzione Lightning. La maggior parte dei dispositivi – smartphone Android ma anche accessori come cuffie, power bank, laptop e così via – ha virato verso l’USB Type-C: probabile che questo possa essere proposto come standard unico, anche se per il momento non vi è ancora una menzione ufficiale. Le porte micro-USB sono ormai quasi un ricordo, sostituite dallo standard più recente e performante.

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In merito al caricabatterie nella confezione degli smartphone, Apple si è già mossa in questa direzione da due generazioni ed è stata seguita a ruota da Samsung, Xiaomi e Huawei. Nel caso di questi ultimi due brand, il caricatore è stato rimosso solo in Cina (anche se danno la possibilità agli utenti di acquistare il bundle telefono e caricabatterie allo stesso prezzo): i modelli internazionali non hanno subito variazioni nel box di vendita.

Ovviamente per il momento è ancora tutto molto nebuloso ed è bene trattare la questione come una semplice indiscrezione: non appena ci saranno novità al riguardo, provvederemo ad aggiornare questo articolo con tutti i dettagli.

Anker dice la sua sulla proposta dell’Unione Europea | Aggiornamento 24/09

Anker, uno dei brand più noti quando si parla di accessori e prodotti di elettronica, ha rilasciato una dichiarazione ufficiale in merito alla proposta dell’UE relativa allo standard USB-C unificato per l’elettronica di consumo.

“Sosteniamo questa iniziativa dell’UE e crediamo che avrà un impatto positivo sia sulla comodità del consumatore che sulla riduzione dei rifiuti elettronici. L’USB-C è stato creato per essere la porta universale che unifica tutta l’elettronica di consumo e diventare lo standard per tutti i protocolli di ricarica. Quando i produttori ignorano i vantaggi dell’USB-C, contribuiscono ad aumentare il numero di dispositivi di ricarica utilizzati dai loro clienti e ignorano la necessità di ridurre la quantità di rifiuti elettronici da circa 300.000 tonnellate all’anno generate da dispositivi mobili smaltiti, caricabatterie e cavi”.

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