Da quando Huawei ha dovuto affrontare le problematiche derivanti dal ban USA, si è prodigata nel dare una svolta per il suo futuro commerciale. Il mercato consumer è rapidamente crollato a causa delle limitazioni del ban statunitense, pertanto l’azienda sta valutando altre vie da percorrere. Per esempio, di recente abbiamo visto la EMUI per la prima volta montata a bordo di uno smartphone di terze parti. Alcuni hanno l’impressione che la compagnia di Ren Zhengfei stia lentamente effettuando una transizione che la porti dall’essere un’azienda hardware-centrica ad una software-centrica. L’abbiamo visto con la creazione di un HarmonyOS di cui a breve dovrebbe essere presentata la nuova iterazione.
EulerOS è il nuovo sistema operativo made in Huawei: tutte le novità
Ma non finisce qui, perché Huawei sta lavorando anche ad un altro sistema operativo, di cui non si è sentito parlare molto in questi mesi. Si chiama EulerOS, di cui vi avevamo accennato l’esistenza ad inizio 2020, quando ancora non avevamo un’idea chiara di quale sarebbe stato il futuro di Huawei post-ban. Ma il leaker Teme ci fa sapere che domani ci sarà un nuovo evento di presentazione, perciò vediamo di capire cosa sappiamo finora.
Cos’è EulerOS?
Per prima cosa, Huawei ha presentato EulerOS come un sistema operativo e a tutti gli effetti è una distribuzione Linux sviluppata sulla base del codice sorgente di un’altra distro Linux, cioè CentOS (Community Enterprise Operating System). Il progetto CentOS nasce dal team open source Red Hat di IBM e le fondamenta sono servite alla compagnia cinese per la creazione di questo nuovo sistema software.
Cosa cambia rispetto ad HarmonyOS? La principale differenza è che se quest’ultimo è dedicato al mercato consumer, cioè smartphone e dispositivi vari, EulerOS è indirizzato esclusivamente al mondo enterprise. Stando alle affermazioni della compagnia, “offre maggiore sicurezza, compatibilità, affidabilità e funzionalità di facile utilizzo” per le piattaforme informatiche. Uno dei suoi campi di utilizzo riguarda i server con architettura ARM64, focalizzandosi sull’ottimizzazione di prestazioni multi-core, compatibilità e consumi energetici. Viene garantita sicurezza a livello di kernel, nonché varie certificazioni secondo gli standard occidentali CC EAL4+, CC EAL2+ e US NIST CAVP e il supporto ai servizi di sicurezza Nessus e NSFOCUS RSAS contro le perdite di sicurezza.
Huawei garantisce supporto 24/7 per assistenza, manutenzione dei guasti, sostituzione, personalizzazione e rimozione errori software. ll tutto seguendo standard di settore come Unix03, LSB, IPv6 Ready e GB18030. Da EulerOS è poi nata una versione aperta alla community, ovvero OpenEuler, il cui codice può essere esplorato direttamente su Gitee.
Insomma, è evidente che Huawei voglia puntare molto sul business con le aziende, un fattore che era già presente prima del ban. Ricordiamo, infatti, che la compagnia cinese ha intrattenuto affari in tutto il mondo grazie alle sue infrastrutture telefoniche. Ma anche in questo caso, il ban USA ha messo a dura prova il suo business, con varie nazioni nel mondo che l’hanno bannata dalle rispettive reti 5G. E forse EulerOS, esente dai limite del ban, potrebbe essere una delle chiavi di volte per il suo futuro sul mercato.
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