Complice anche e soprattutto la “dipartita” di Huawei dal mercato occidentale, stiamo assistendo ad un’impennata nelle vendite degli smartphone Xiaomi. Lo abbiamo visto in Europa nel primo trimestre del 2021 e adesso questo trend è confermato dagli analisti anche su scala globale. Il report di mercato di Canalys parla chiaro: la compagnia di Lei Jun è ufficialmente il secondo produttore di smartphone al mondo, in barba ad Apple. Un risultato senza ombra di dubbio considerevole e che rimarca come il mercato si sia ribaltato in relativamente poco tempo. Se vi ricordate, infatti, un anno fa era Huawei ad aver conquistato la medaglia d’argento nel mercato della telefonia.
Aggiornamento 02/08: nuovi dati degli analisti IDC evidenziano lo stato del mercato, con Xiaomi che siede al secondo posto su scala globale. Trovate tutti i dettagli a fine articolo.
Xiaomi sale al secondo posto nella vendita di smartphone nel mondo
Al contrario del 2020, il 2021 si sta rivelando più positivo nei confronti dei produttori, come dimostrano le crescite di cui stanno beneficiando un po’ tutti i brand. Le vendite generali hanno segnato un +12%, con la sudcoreana Samsung che resta al primo posto con una fetta di mercato pari al 19%. Se ci si concentra sulla top 5 mondiale, Xiaomi è per distacco quella che è cresciuta di più, segnando un impressionante +83% annuale che la porta al secondo posto con il 17% del mercato. Sul gradino più basso del podio c’è Apple al 14%, mentre nelle ultime due posizioni ci sono a pari merito OPPO e vivo al 10%, con crescite praticamente uguali.
Se Xiaomi è riuscita a crescere così tanto rispetto alla concorrenza, è grazie alla sua strategia fuori dai confini. I dati di Canalys parlano di un +300% in Sud America, di un +150% in Africa ma anche di un +50% in Europa occidentale. L’analisi di Canalys mostra come Xiaomi stia passando dalla fase “challenger” a quella “incumbent”: in poche parole, da esordiente sta diventando un nome affermato, per quanto si rivolga ancora quasi esclusivamente al mercato di massa. Ciò significa un prezzo di vendita medio inferiore del 40% rispetto a Samsung e del 75% ad Apple.
La priorità per Xiaomi sarà quella di farsi un nome fuori dalla Cina anche nella fascia più premium, ma non sarà facile. Anche OPPO e vivo vogliono fare lo stesso, ma parliamo di due brand che sono maggiormente disposti a spendere in marketing. E il marketing, si sa, funziona molto quando si vuole vendere un prodotto particolarmente costoso.
Ecco i dati IDC | Aggiornamento 02/08
Dopo i dati di Canalys, anche quelli di IDC ci parlano dell’andamento di mercato del Q2 2021 su scala globale. Oltre a confermare le già viste quote di mercato, nei dati IDC abbiamo anche un prospetto delle quantità di smartphone vendute dai vari brand in classifica. In prima posizione c’è sempre Samsung che migliora il suo piazzamento, con 59 milioni di unità vendute contro le 54 del Q4 2020. In seconda posizione c’è appunto Xiaomi: se l’azienda è riuscita ad avere una crescita del +86.6% è grazie alle 53.1 milioni di unità vendute (erano 28.5 nel Q2 2020).
La medaglia di bronzo va così ad Apple e alle sue 44.2 milioni di unità, chiudendo con OPPO e vivo con rispettivamente 32.8 e 31.6 milioni. Anche in questo caso, è la Cina a fare da padrona: mentre Apple è cresciuta del +17.8%, le due compagnie di origine BBK salgono del +37% e del +33.7%. Va peggio al resto del mercato, con un -15.2% per il gruppo composto da tutte le altre compagnie. Da notare come tutti gli altri brand sommati contino 92.4 milioni di unità vendute, mentre i top 5 arrivino a 220.7 milioni, per un totale complessivo di 313.2 milioni ed un +13,2%. Ma d’altronde stiamo paragonando il Q2 2021 con il Q2 2020, uno dei periodi peggiori in quanto in piena pandemia.