Il 2021 non si sta rivelando un’annata particolarmente impressionante per la categoria dei gaming phone. E no, non mi riferisco alla componente estetica né tantomeno alle prestazioni, bensì al fattore della resistenza. L’abbiamo visto con ROG Phone 5 e Lenovo Legion Phone Duel 2, due esponenti che sono caduti miseramente quando messi sotto tortura da parte di JerryRigEverything. Ma c’è anche Black Shark 4, il cui esito è stato decisamente più positivo della concorrenza. Non restava che testare l’altro gaming phone per eccellenza, quel Red Magic 6 nato dall’idea del sub-brand di Nubia.
Red Magic 6 è uno dei gaming phone più resistenti, parola di JerryRigEverything
Con Red Magic 6 e 6 Pro abbiamo visto passi in avanti notevoli per la divisione degli smartphone da gaming in termini di specifiche e prestazioni. In modo da offrire una fluidità al top del settore, integrano uno schermo AMOLED da 6,8″ Full HD+ in grado di raggiungere i 165 Hz di refresh rate. Un traguardo mai visto prima su uno smartphone, se si escludono alcuni Sharp che però sono venduti esclusivamente in Giappone. L’altro aspetto importante è la reattività del tocco ed infatti Red Magic 6 gode di un campionamento a 500 Hz, indispensabile per anticipare gli avversari in game. Ma se torturato, come si comporta lo schermo? Come prevedibile, il vetro di Red Magic 6 offre lo stesso grado di protezione di praticamente tutti gli smartphone odierni: si graffia al livello 6 della scala di Mohs, con righe più evidenti al livello 7. Degno di menzione è il fatto che, pur graffiandoci sopra, il sensore d’impronte continua a funzionare come deve.
Red Magic 6 ha anche altri assi nella manica: per esempio, la sua variante Pro può vantarela ricarica a 120W, la più rapida mai vista finora. Per non parlare dell’integrazione di un ventola interna che, come visto nel teardown, permette di mantenere basse le temperature sotto sforzo. Anche perché l’impianto tecnico si basa sullo Snapdragon 888, non propriamente uno dei chipset più “freschi” in circolazione. Proprio per questo, Red Magic 6 include un sistema di raffreddamento ICE 6.0, la cui ventola gira fino a 20.000 RPM, potendo mantenere il SoC intorno ai 16° C.
Ma come nel caso del succitato Lenovo Legion Phone Duel 2, un design che prevede interruzioni della scocca può comportare una debolezza strutturale. E Red Magic 6 presenta delle griglie poste sul frame laterale: da un lato aspira l’aria dall’esterno, dall’altro espelle quella riscaldata dal chipset. Ma per fortuna dell’azienda, questo design non comporta in alcun modo una possibile falla strutturale. Lo dimostra il famigerato bend test di JerryRigEverything, il cui esito è assolutamente positivo, senza alcuna flessione del telefono.
Ecco il teardown | Aggiornamento 09/07
Puntuale come un orologio svizzero, è arrivato il teardown di Red Magic 6 svolto da JerryRigEverything. Un disassemblaggio più intrigante del solito, visto che si ha a che fare con un gaming phone strutturalmente atipico rispetto ai telefoni classici. Al suo interno, infatti, si cela una ventola incaricata della dissipazione delle temperature interne, al fine di mantenere delle prestazioni elevate. Una volta rimossa la back cover, il primo elemento in cui ci si imbatte è proprio il sistema di raffreddamento, composto dalla ventola ma anche dalla camera di vapore, dalla heatpipe in rame e da abbondante pasta termica.
La ventolina era già stata introdotta su Red Magic 3, ma questa volta la struttura include un sistema che impedisce alla polvere di entrare nel meccanismo di aerazione. Il tutto è stato affinato rispetto alle precedenti iterazioni, migliorando così l’intervento sulle temperature. Per il resto, Red Magic 6 ha una costruzione interna in linea con altri smartphone, per quanto la rimozione della batteria non sia fra le più facili.