Se Mi 11 non aveva entusiasmato lato fotocamera, con Xiaomi Mi 11 Pro e Mi 11 Ultra l’azienda ha decisamente fatto all-in. Per non parlare dell’innovativa tecnologia Liquid Lens mostrata con Mi MIX Fold, ma quella è un’altra storia. Oggi ci concentriamo sui non-pieghevoli, anche perché hanno dimostrato di avere capacità fotografiche da veri camera phone, parola di DxOMark. Fra i due modelli corrono differenze rilevanti in materia di lunghezze focali, ma entrambi godono dello stesso nuovissimo sensore primario. Il Samsung ISOCELL GN2 si presenta come un’ottimo sensore, vantando dimensioni di 1/1.12″ e pixel da 1,4 µm, hardware che sarebbe sprecato senza un software all’altezza.
Aggiornamento 08/04: i primi sample foto della modalità notturna di Mi 11 Ultra sono impressionanti. Trovate tutti i dettagli direttamente a fine articolo.
Xiaomi spiega la fotocamera Night Owl di Mi 11 Pro e Mi 11 Ultra
Proprio per questo, gli ingegneri Xiaomi hanno realizzato un algoritmo pensato proprio per la fotocamera di Mi 11 Pro e Mi 11 Ultra. Viene definito Night Owl, ovvero Occhio di Gufo, proprio per indicare le ottime capacità in fase notturna tipiche di questo pennuto. Questa componente software è stata realizzata con in mente i tre aspetti più critici da gestire: gestione del rumore, stabilità dell’immagine e precisione cromatica.
Ridurre il rumore dell’immagine
Quando si pensa ad un camera phone, al giorno d’oggi abbiamo dispositivi che sono tranquillamente in grado di restituire immagini ottime anche in fase notturna. Ma ci sono contesti in cui è quasi impossibile tirar fuori una foto decente, specialmente quando la luminosità ambientale è pressoché minima e prossima agli 0,1 Lux. Quando la luce è così scarsa, il primo problema da affrontare è il rumore visivo che si ottiene scattando una foto. In circostanze come queste, i software tradizionali cercano di mitigare rumore e aberrazioni cromatiche. Tuttavia, questo processo è accompagnato dal cosiddetto “effetto acquerello”, con immagini dallo scarso livello di dettaglio.
Per impedire che ciò avvenga, l’algoritmo Night Owl adoperato su Xiaomi Mi 11 Pro e Mi 11 Ultra realizza otto foto consecutive con esposizione EV0. Parte poi una catena di elaborazione software composta da vari algoritmi che si occupa no misurazione, allineamento, ricostruzione e correzione cromatica. Il tutto con il fine di ottenere il miglior effetto di riduzione del rumore, aumentando la luminosità e andando il meno possibile a discapito di dettagli e colori.
Come tutti gli algoritmi che si basano su meccanismi di intelligenza artificiale, anche Night Owl è in grado di auto-regolarsi ed apprendere dalle situazioni che affronta. È così in grado di gestire un sistema di calibrazione del rumore quando la scena inquadrata è estremamente buia, grazie anche all’allenamento a cui è stato sottoposto da parte degli ingegneri Xiaomi.
Migliorare la stabilizzazione
L’altro cruccio per la fotografia notturna è la stabilizzazione dell’immagine. Fintanto che si può usufruire di una buona dose di luce ambientale, lo scatto avviene in una frazione di secondo. Ma quando l’ambiente è praticamente al buio, è necessario affidarsi alla tecnica della lunga esposizione, per la quale è necessario che l’otturatore elettronico della fotocamera stia attivo più a lungo. Tuttavia, in questa fase muovere la fotocamera significa avere una foto mossa, dato che il sensore cattura tutte le informazioni che ottiene mentre l’otturatore è aperto. Proprio per questo, per avere una lunga esposizione ottimale bisogna mantenere lo smartphone fermo, magari con l’ausilio di un treppiede.
Ma non tutti hanno sempre a portata di mano un cavalletto, pertanto le aziende di smartphone, come nel caso di Xiaomi, impiegano sistemi software per compensarne l’assenza. L’algoritmo Night Owl fa proprio questo, sfruttando una rete neurale ottimizzata per fornire ad esso dati in alta qualità per la gestione della riduzione del rumore. Nello specifico, viene usata una tecnica multi-frame EV0 RAW che compensa quei micro-movimenti della mano che rischierebbero di restituire un’immagine mossa, sfocata e con meno dettagli.
Ottenere colori più fedeli possibile
Infine, l’altro parametro che l’algoritmo Night Owl tiene sotto controllo è quello della fedeltà cromatica. Quando si ha a che fare con una scena molto buia, i rischi sono due: avere un’immagine sovraesposta con alti livelli di rumore o una sottoesposta e con un bilanciamento del bianco sfasato, solitamente tendente al giallognolo.
L’algoritmo che opera su Xiaomi Mi 11 Pro e Mi 11 Ultra utilizzata un sistema AI per misurare e correggere il colore acquisito, basandosi sulle informazioni ottenute dalla scena e dal sensore. In questo modo, la foto risulterà avere il giusto grado di illuminazione, senza penalizzare troppo la temperatura cromatica ottenuta.
La modalità notturna di Xiaomi Mi 11 Ultra offre performance assurde | Sample foto | Aggiornamento 08/04
Dopo aver illustrato in modo un po’ più tecnico le migliorie offerte dall’algoritmo Night Owl è arrivato il momento di buttare un’occhio sui primi sample fotografici in modalità notturna di Xiaomi Mi 11 Ultra. Il risultato è davvero impressionante, con una qualità che gli permette di ottenere scatti illuminati a giorno anche nelle condizioni più buie.
Come visto in precedenza, il nuovo algoritmo è in grado di ridurre il rumore negli scatti effettuati in condizioni di scarsa illuminazione, correggendo il colore e migliorando stabilizzazione e messa a fuoco. Il tutto si traduce in una modalità notturna in grado di “vedere al buio”, com’è possibile osservare dalle immagini in alto.
Alla luce di tutte le migliorie software viste nell’articolo, vi invitiamo a dare un’occhiata a questo primo confronto fotografico fra Xiaomi Mi 11 Ultra, Samsung Galaxy S21 Ultra, OPPO Find X3 Pro e OnePlus 9 Pro.
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