POCO X3 esplode durante la ricarica ma la colpa… è dell’utente?

poco x3

A distanza di alcuni mesi dall’ultimo dispositivo esplosivo (una Mi Band 5), torniamo a parlare di incidenti ma questa volta il protagonista è il brand POCO ed uno degli smartphone più apprezzati della costola di Xiaomi. In India un POCO X3 è esploso durante la fase di ricarica ma l’azienda ha pensato bene di dare la colpa all’utente: come se non bastasse il tutto è avvenuto su Twitter, con un’ovvia risonanza.

POCO X3 esplode mentre è in carica: che cosa è successo

Nei giorni scorsi gli appassionati di POCO in India si sono ritrovati alle prese con una storia non proprio entusiasmante: un utente ha lamentato gravi danni al suo POCO X3 dopo che il dispositivo è esploso durante la ricarica. Stando a quanto riferito dal cliente, lo smartphone sarebbe stato acquistato a dicembre; non ci sarebbero stati problemi fino ad aprile. Alcuni giorni fa il dispositivo era in carica ed ha preso fuoco, un fenomeno di certo non nuovo e che riguarda proprio batteria e ricarica. Tuttavia ciò che stupisce è la risposta di POCO: tramite un commento su Twitter, l’azienda ha affermato che sulla base di “indagini iniziali” il danno è stato causato da una forza esterna.

poco x3 nfc

Insomma, la batteria sarebbe stata forata, generando poi l’esplosione; in base a quanto si legge, la manomissione sarebbe già evidente dalle foto mostrato dell’utente. Presumibilmente POCO si riferisce ad una delle immagini, in cui si vede una sorta di foro: tuttavia al primo impatto è un po’ difficile stabilirne l’origine (se la mano dell’utente o la stessa esplosione).

Ovviamente ci teniamo a precisare che si tratta di un episodio isolato e che al momento non ci sono altri casi analoghi riguardanti POCO X3. Anche se l’evento in sé può spaventare, si tratta di un problema noto che riguarda l’equilibrio tra batteria, velocità di ricarica e temperatura, seppur estremamente raro. La cosa più stupefacente è la risposta lampo di POCO che ha preso le distanze negando qualsiasi responsabilità, il tutto su Twitter.

Comunque anche in questo caso bisognerà vedere da che parte è la ragione: si è trattata di una manomissione dell’utente oppure un caso di esplosione spontanea?

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