Presentato poche ore fa, Red Magic 6 Pro è la dimostrazione di come le tecnologie di ricarica rapida stiano avanzando ad un livello impensabile fino a pochi anni fa. Sono lontani i tempi in cui il miglior top di gamma che si potesse trovare si caricava a “soli” 18W, con OnePlus e OPPO che stupivano tutti con le proprie ricariche a 20W. A fare da apripista ci ha pensato Xiaomi Mi 10 Ultra, il primo smartphone della storia a poter vantare una ricarica a 120W, pur non senza qualche critica.
La ricarica 120W di Red Magic 6 Pro è portentosa: vedere per credere
Dopo l’ammiraglia Xiaomi, iQOO 7 è stato in grado di eguagliare tale traguardo, giungendo anch’esso sugli scaffali con una ricarica a 120W. E come prevedibile, la categoria degli smartphone da gaming non poteva essere da meno. Ed infatti Red Magic 6 Pro è a tutti gli effetti il terzo capostipite di questa nuova generazione di smartphone dalle batterie ancora uguali ad anni fa, ma con ricariche rapidissime. Nubia e Red Magic sono riuscite in un traguardo considerevole, visto che il nuovo gaming phone è il più veloce di sempre a caricarsi.
Lo dimostra il video test pubblicato su Weibo, con cui possiamo saggiare la forza bruta sprigionata dal caricatore di Red Magic 6 Pro. Una volta collegato all’alimentazione, il telefono riesce a passare dal 3% al 100% in soli 12 minuti. Un risultato persino migliore dei 18 minuti che iQOO 7 impiega per una carica completa, per non parlare dei 23 minuti di Xiaomi Mi 10 Ultra. Certo, non si tratta di una differenza abissale, ma è segno di come Red Magic si sia riuscita a spingere ulteriormente in avanti nell’abbassare al minimo i tempi di ricarica.
Siamo certi che constatare quanto poco ci metta Red Magic 6 Pro a caricarsi renderà ancora più dubbiosi gli scettici di queste nuove ricariche velocissime. In più occasioni, sono stati sollevati dubbi sugli effetti nocivi che questi standard ultrarapidi potrebbero avere sulla longevità delle batterie, con uno stress che potrebbe degradarne la struttura chimica. È ancora presto per trarre delle conclusioni definitive, ma siamo sicuri che ne risentiremo parlare nel prossimo futuro.