Nonostante prestazioni da urlo e fotocamere al top, c’è un aspetto tecnico in cui i top di gamma Android non eccellono: il feedback aptico. Vi sarà capitato senz’altro di avere fra le mani un telefono costoso ma con un motore di vibrazione non all’altezza. Xiaomi ha fatto passi in avanti con gli ultimi top di gamma con l’introduzione della tecnologia Mi Haptic, ma OnePlus e OPPO sono ancora indietro. Fortunatamente per i produttori telefoni, Qualcomm sta lavorando al fianco di Google per migliorare la vibrazione sugli smartphone Android.
Il feedback aptico diventerà realtà su Xiaomi, OnePlus e OPPO grazie a Qualcomm
Con l’avvento del futuro Android 12, gli sviluppatori Google stanno studiando l’integrazione del feedback aptico all’interno del sistema operativo. Ciò permetterebbe così alle varie Xiaomi, OnePlus, OPPO, vivo, Realme e così via di integrarlo nelle rispettive UI senza ulteriore lavoro di sviluppo. Per chi non sapesse di cosa stiamo parlando, con “aptico” si indica quel tipo di sensazione tattile atta a simulare un contatto fisico reale. Anziché affidarsi ad una vibrazione unica per qualsiasi interazione, questa tecnica fa sì che ogni interazione abbia un effetto di vibrazione quanto più vicino alla realtà.
Il sistema che Google sta sviluppando prevede la combinazione con il reparto audio, con la vibrazione che sarebbe in grado di sincronizzarsi automaticamente con la parte sonora. Oltre a Google, anche Qualcomm sta lavorando per rendere sinergica una novità del genere anche lato hardware. Proprio per questo è nata una collaborazione con Lofelt, per sviluppare un “framework tattile universale eseguito nativamente sulle piattaforme Snapdragon“. La creazione di vere e proprie librerie API permetterebbe così a Xiaomi, OnePlus, OPPO e così via di usufruirne e migliorare il comparto “vibrante” dei propri telefoni.
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