Da quando Joe Biden è presidente degli Stati Uniti, per chi desidera la scomparsa del ban USA contro Huawei c’è una speranza. Speranza che è stata ulteriormente alimentata da alcune dichiarazioni di Gina Raimondo, nuovo capo del Dipartimento del Commercio. Rispetto alla precedenza presidenza Trump, sembra che i toni si stiano ammorbidendo, aprendo a scenari che vedono USA e Cina discutere in maniera più ragionata. Ma a quanto pare per Huawei la strada della “redenzione” è ancora lontana.
Aggiornamento 09/02: ci sono novità in merito all’infinita questione tra Stati Uniti e Huawei. Trovate tutti i dettagli in fondo all’articolo.
La presidenza Joe Biden torna a parlare del ban Huawei, questa volta con toni negativi
È dal 2019 che Huawei è nella famigerata Entity List e le conseguenze del ban le conosciamo ormai tutti, a partire dall’impossibilità di servirsi dei servizi Google sui propri smartphone. Un limite importante e che l’azienda vorrebbe superare con l’avvento di HarmonyOS, ma sul nuovo sistema operativo ci sono parecchi dubbi. In questo stato, la compagnia rischia seriamente di defilarsi dal mercato europei, laddove aveva maturato importanti risultati di vendita. In pochi mesi, infatti, Xiaomi e OPPO hanno progressivamente preso il sopravvento, conquistando posizioni di rilievo nella top 5 occidentale.
E quello spiraglio di speranza nato dopo le dichiarazioni di Gina Raimondo si è rapidamente chiuso. In risposta alle domande dei senatori repubblicani, ha risposto che non ci sono ragioni per togliere il ban alle altre aziende cinesi. Non solo il ban riguarda Huawei, quindi, ma anche ZTE, SMIC, DJI e Hikvision, per citare quelle più nominate. “Le parti nella Entity List e nella Military End-User List sono un rischio per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti o gli interessi di politica estera.Al momento non ho motivo di credere che le aziende in quegli elenchi non dovrebbero essere presenti“. A rispondere è stato il portavoce cinese Wang Wenbin: “Vi esortiamo a fermare questa sfrenata oppressione contro le aziende cinesi“.
Huawei non ci sta e conta di poter parlare con il Presidente degli USA | Aggiornamento 09/02
Dopo le dichiarazioni di Joe Biden, il nuovo Presidente degli Stati Uniti d’America, Huawei è crollata nuovamente in un pozzo profondo diversi metri. Ci si aspettava una qualche apertura dalla nuovo Presidente ma, purtroppo, così non è stato. Al momento, dunque, il CEO di Huawe, Ren Zhengfei, è intenzionato ad intavolare una trattativa con gli USA.
Secondo le ultimissime parole di Zhengfei, molto probabilmente a breve ci sarà un confronto con Biden. L’obiettivo è quello di abbassare i toni e di trovare una soluzione per il futuro, dato che sia gli Stati Uniti sia la Cina vogliono crescere ulteriormente. Da un rapporto più stretto fra queste due nazioni, aggiunge Zhengfei, potrebbe scaturire un reciproco vantaggio in termini economici, e non solo. Cosa succederà, dunque, nelle prossime settimane? Il CEO di Huawei riuscirà a parlare con Joe Biden?