TSMC non si ferma, nonostante non abbia più nulla a che fare con Huawei. Dopo il ban degli Stati Uniti, infatti, il chipmaker non ha più potuto stabilire rapporti commerciali con il colosso cinese, perdendo una bella fetta di mercato. Malgrado questo, però, l’azienda non si è assolutamente persa d’animo. Sono cresciuti gli investimenti e, di riflesso, anche i guadagni. Motivo per cui, nel corso dei prossimi anni, si prevede una crescita ancora maggiore, anche grazie all’arrivo dei nuovi chipset a 3nm.
Aggiornamento 27/01: una grande azienda, in queste ore, avrebbe contattato TSMC per la fornitura di chipset a 3nm nei prossimi anni. Vi spieghiamo di chi si tratta in fondo all’articolo.
TSMC aumenterà le spese in conto capitale nel 2021
Cosa sono le spese in conto capitale? Dobbiamo innanzitutto capire questo per arrivare a comprendere gli sforzi che sta facendo TSMC. Queste spese, dunque, sono tutti quei soldi che un’azienda spende per migliorare i propri stabilimenti o per acquisire nuovi macchinari. Tutte operazioni che presuppongono anche una crescita del brand nel medio-lungo periodo. Nel corso dell’anno passato, quindi, TSMC ha speso circa 17 miliardi di dollari in tal senso. All’interno del 2021, però, si prevede una crescita delle spese in conto capitale abbastanza sostanziosa, tanto da raggiungere i 20 miliardi di dollari.
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Nonostante il ban di Huawei, è aumentata la richiesta di dispositivi 5G e di prodotti dotati di Wi-Fi 6. A livello produttivo, dunque, il brand è impegnato su diversi fronti, non meno quello della produzione di chipset a 3nm per il 2022. Xiaomi, OnePlus, OPPO e tanti altri, quindi, attendono con ansia questo momento, perché saranno sicuramente tra le prime azienda ad approfittare di questi nuovi chipset. Non resta, quindi, che attendere ancora diversi mesi, consci del fatto che TSMC continua a lavorare senza sosta su diversi fronti.
Aggiornamento 27/01
Anche Intel si sarebbe rivolta in queste ore a TSMC per la fornitura di chipset a 3nm. Ancora non è ufficiale questa notizia, ma secondo DigiTimes i termini dell’accordo parlerebbero di una fornitura pronta per la seconda metà del 2022. Questo sarebbe uno dei contratti più importanti, dunque, per il chipmaker taiwanese, che si troverebbe a dover soddisfare le richieste anche di altri brand noti, come Apple.
TSMC dovrebbe cominciare a produrre questi nuovi chipset già al termine di quest’anno, ma non sarà sicuramente facile restare al passo con tutte queste richieste.
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