Huawei: gli USA revocano la licenza di Intel, e non solo

intel

Il 15 settembre 2020 si avvicina e le forniture future di Huawei necessitano di una certa fretta, soprattutto nel trovare dei fornitori. Se MediaTek si sta impegnando al fine di ottenere l’autorizzazione dagli USA per i chipset, Samsung vuole fare lo stesso percorso per i display da fornire al colosso cinese.

Aggiornamento 18/01: pare che Huawei sia nuovamente al centro dei pensieri di Trump, stavolta in merito ai rapporti con Intel ed altre aziende del settore. Trovate tutti i dettagli in fondo all’articolo.

Huawei: Samsung Display spera di ottenere il permesso dagli USA

huawei samsung display autorizzazione usa 2

Secondo i media esterni alla Cina, la sussidiaria di Samsung Electronics, Samsung Display, fornitore da tempo di Huawei in ambito di display per i suoi smartphone, a differenza della sua principale rivale di mercato LG Display, vuole continuare a fornire i pannelli al brand cinese, nonostante il Ban USA, candidandosi quindi per ottenere il permesso speciale.

Infatti, LG Display ha dichiarato che, essendo le forniture a Huawei non così ingenti, le restrizioni non peseranno sui profitti e quindi può comunque farne a meno. Diversa la questione di Samsung Display, che ha nel colosso cinese uno dei maggiori clienti e quindi ci perderebbe non poco. La cosa curiosa è vedere come la società madre, Samsung Electronics, insieme ad esempio ad un fornitore di memorie come Hynix, non continuerà a rifornire il brand di Ren Zhengfei mentre la sua sussidiaria ha volontà di portare i suoi pannelli nei dispositivi futuri della compagnia.

Certo è che per il 15 settembre 2020 tanti nodi dovranno venire al pettine, con Huawei che resta spettatore di una situazione sempre più complessa.

Aggiornamento 27/10

È ufficiale: gli USA hanno dato il via libera all’accordo commerciale fra Huawei e Samsung. La compagnia coreana ha ottenuto le licenze speciali, necessarie per bypassare il blocco imposto dal ban statunitense. Si tratta a tutti gli effetti della prima azienda sud-coreana ad essere riuscita nell’intento, potendo così continuare a fornire schermi a Huawei. Al contrario, LG Display e SK Hynix sono ancora ferme a causa dell’inserimento della società cinese nella Entity List.

Secondo gli addetti ai lavori, la decisione degli USA di fornire a Samsung le suddette licenze deriverebbe dal fatto che i display sono materia meno sensibile rispetto ai semiconduttori. Inoltre, l’esistenza di BOE ed altre aziende cinesi renderebbe molto più facile la sostituzione della filiera di Samsung Display.

Aggiornamento 29/10

Oltre a Samsung, pare che Huawei abbia ottenuto il permesso per acquistare i prodotti Sony e Omnivision. Qui, ovviamente, non parliamo di display ma di sensori fotografici, assolutamente essenziali per la costruzione di uno smartphone. Ad oggi, infatti, il brand ha sfruttato molto queste due aziende, montando sui propri device top di gamma un sensore principali proprio di casa Sony.

Secondo il Financial Times le richieste per le licenze solitamente vengono respinte, soprattutto quando le componenti coinvolte potrebbero fare riferimento al 5G. Nel caso delle fotocamere, però, così come per i display, non dovrebbe presentarsi questo problema, non avendo nulla a che fare con il nuovo standard di rete.

Aggiornamento 02/11

Dopo aver ottenuto il permesso di richiedere fornitura per i display Samsung, i sensori CMOS Sony e Omnivision, Huawei è riuscita ad ottenere la licenza USA sia per le componenti Intel, sia per le componenti AMD. Questo si traduce nella fornitura di chipset per i notebook di cui Huawei è tra i player più interessanti sul mercato con i suoi MateBook.

Oltre ai due colossi dei semiconduttori per computer, Huawei è riuscita ad ottenere la fornitura parziale, ma ve ne abbiamo già parlato, da parte di TSMC che però si riferisce solo ai chipset fino a 28 nm, quindi non quelli più potenti come quelli a 5 nm, cioè i Kirin 9000. Questo però non esclude il fatto che nei prossimi giorni non possano arrivare succose novità in merito.

Huawei non può più “comunicare” con Intel | Aggiornamento 18/01

Da pochissimo Trump ha deciso nuovamente di far parlare di sé, rimuovendo le licenze concesse ad Intel per rifornire Huawei di nuovi chipset. Sembra, però, che tale destino possa toccare presto anche ad altri colossi americani, a cui in passato era stato concesso di commercializzare, sotto proroga, con Huawei stessa.

Questo sarebbe un ulteriore colpo basso dell’amministrazione Trump, che solo tra un paio di giorni dovrà ufficialmente lasciare il posto a Biden. Si vocifera, inoltre, che Intel sia solo una delle tante aziende che accuseranno il colpo: anche Kioxia Corp (produttore giapponese di chip di memoria flash) è interessata da questo ban.

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