La vendita da parte di mamma Huawei sta portando non pochi benefici ad Honor, perlomeno nell’immediato. Da quando il colosso cinese si è dovuto privare del proprio sub-brand, per Honor è partito un processo di indipendenza che la porterà ad essere un’entità a sé stante. E se da un lato ciò comporterà difficoltà maggior dal punto di vista produttivo, non potendosi più affidare a Huawei, dall’altro i benefici sono molteplici. Tecnicamente Honor non fa più parte della Entity List derivante dal ban USA a Huawei, perciò potrà tornare a commerciare liberamente con tutti. E proprio dalla Cina arriva un report che sembra confermare il ripristino della partnership con le aziende americane e non.
Il 2021 inizia bene per Honor, fra il lancio di V40 e il ritorno delle aziende partner
Stando a quanto riporta Reuters, Honor avrebbe firmato per riavere le varie collaborazioni perse nel corso dei mesi passati causa ban di Huawei. Fra le compagnie con cui potrà tornare a collaborare troviamo in primis Qualcomm, un nome chiave per il futuro della società. Non potendo più contare sui SoC HiSilicon Kirin, i futuri smartphone Honor potrebbero così montare a bordo soluzione Snapdragon. Sempre parlando di chipmaker, anche MediaTek sarà un alleato importante: lo dimostra il lancio odierno di Honor V40.
Ma la lista non si concluda qua per Honor. Rimanendo in ambito smartphone, l’ex costola di Huawei potrà tornare a fare affari anche con Samsung, Sony, Micron Technology e SK Hynix. Seppur tre di queste siano aziende asiatiche (sud-coreane e giapponesi), erano anch’esse soggette ai paletti del ban USA per via del loro utilizzo di tecnologie di matrice statunitense. In questo modo, Honor potrà ricevere da loro componenti fondamentali per la realizzazione di dispositivi, come display, memorie, controller e quant’altro.
Nell’elenco di aziende con cui Honor si sta per ricongiungere ci sono anche Microsoft, AMD e Intel. Oltre agli smartphone, la società si è cimentata anche nel mondo dei notebook: non a caso, pochi giorni fa al CES 2021 è stato presentato il nuovo MagicBook Pro 2021. Non resta che attendere per vedere se l’effetto post-ban si rifletterà anche nel ritorno ai servizi Google.
Come affermato dal CEO George Zhao, “gli ultimi cinque mesi sono stati un periodo estremamente difficile ma significativo“. Dopo essersi concentrata sulla fascia medio/bassa del mercato sotto l’egida di Huawei, il futuro di Honor vedrà un focus anche ad altre categorie, fra smartphone premium e la volontà di arricchire il catalogo IoT.
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