Il continente asiatico è da anni il primo banco di prova per molti produttori globali, che siano essi cinesi, giapponesi, sudcoreani ma anche gli statunitensi. Quindi, occupare un mercato comunque definibile “emergente” come quello del Golfo Persico è sicuramente un obiettivo non da poco e brand come Xiaomi e Huawei non si sono lasciate scappare l’occasione, sebbene siano dietro rispetto ad Apple e soprattutto a Samsung nelle spedizioni di smartphone.
Huawei e Xiaomi terza e quarta nelle spedizioni di smartphone per il Golfo Persico, Samsung stacca tutti
Secondo le stime di IDC, nel Q3 2020 Samsung ha praticamente recuperato tutto il terreno che Huawei ha perso in termini di spedizioni di smartphone. In termini di numeri, il super colosso sudcoreano occupa il 45% del mercato del Golfo Persico, registrando una crescita del 40%. A seguire, troviamo Apple, che ha comunque subito un calo, visto che dal 18% è scesa al 15% in termini di unità.
Quanto ai cinesi, nel Golfo Persico abbiamo Huawei al terzo posto con il 13% di market share, mentre Xiaomi quarta occupa il 12%. Numeri buoni, ma Samsung ha fatto davvero il vuoto dietro. Questo però, paradossalmente (ma neanche tanto) non implica il primato per Samsung in termini di valore, dato che Apple ha raggiunto il 46.3%, mentre il produttore coreano è fermo al 30.8%.
Insomma, per i brand cinesi c’è ancora molto da lavorare, specie per Xiaomi, ancora non ben integrata in posti come l’Arabia Saudita ma anche gli Emirati Arabi Uniti, dove si punta più allo status symbol per gli smartphone che all’effettiva efficienza.
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