Non ci fa molto piacere leggere l’ultimo rumor di Teme, secondo cui non ci sarà nessun Huawei Mate 50. L’insider si sbilancia con una notizia abbastanza clamorosa per il settore, visto l’hype che i top di gamma Mate sono soliti sollevare. Teme non si è sbilanciato molto nel dare ulteriori specificazioni, ma basta fare 2+2 per capire che una scelta del genere possa derivare dalle difficoltà riscontrate post-ban USA.
Da quando Huawei non può più operare con TSMC, si è trovata costretta a ridimensionare di molto la catena produttiva. In particolar modo HiSilicon, la divisione incaricata della realizzazione dei potenti chipset Kirin che poi sarebbero dovuti essere normalmente fabbricati dal chipmaker taiwanese. Rompendo la catena, Huawei non sa più a chi affidarsi per la fornitura di chipset: ad oggi l’unica alternativa è MediaTek, ma la situazione si fa ben più complessa quando si parla di fascia alta.
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Fintanto che si tratta di realizzare un prodotto modesto come può essere un Huawei Y9a un chipmaker come MediaTek può andare benissimo. Ma realizzare un SoC all’altezza delle aspettative per un dispositivo come Huawei Mate 50 comporta tutt’altre difficoltà, anche perché con il Kirin 9000 l’asticella è stata ulteriormente aumentata. Fra l’altro, le scorte di questo SoC sono con il contagocce, come dimostra l’apparente mancato utilizzo su prossimi Honor V40. Molto probabilmente Huawei ha preferito conservarsi le ultime scorte disponibili per la produzione della serie Huawei P50. Ovvero gli unici top di gamma del 2021 di Huawei, sempre secondo le affermazioni di Teme.