Sorgono nuovi problemi in Europa per Huawei, stavolta è successo in Italia: infatti, il colosso cinese si è visto bloccare la trattative che avrebbero permesso a Fastweb di usufruire delle sue infrastrutture per il 5G nel nostro paese.
Huawei: il governo italiano blocca la fornitura per il 5G a Fastweb
Dopo il veto imposto dalla Svezia, anche il governo italiano si è mosso per bloccare la trattativa per la fornitura di infrastrutture 5G Huawei che Fastweb stava portando avanti. Questo è il primo intervento che l’Italia prende nei confronti del colosso cinese, i cui rapporti sono sempre stati positivi. Questa mossa però, potrebbe essere arrivata in seguito alla sollecitazione che il Segretario di Stato USA, Mike Pompeo, aveva fatto nella sua visita nel nostro paese in settembre 2020.
A quelle parole rispose all’epoca il Presidente della divisione italiana di Huawei, Luigi De Vecchis, ribadendo la volontà del brand di essere totalmente trasparenti sulla sicurezza. Nonostante questo, il governo ha attuato questo blocco tra la filiale italiana di Swisscom e la potenza tecnologica cinese. Questo perché Fastweb aveva scelto Huawei come unico fornitore delle infrastrutture per il 5G, mentre il Governo Conte ha chiesto che fosse diversificata tra i vari player.
Tra l’altro, l’ufficio del Premier ha affermato che Roma sta valutando anche se Huawei può svolgere un ruolo nelle reti Core 5G. Di per sé, a differenza ad esempio della Gran Bretagna, l’Italia si è sempre rifiutata di imporre sanzioni e divieti veri e propri al brand cinese, ma ora la linea pro-USA sta prendendo piede. Forse anche perché l’accordo ottenuto con la Cina l’anno scorso ha portato finora pochi frutti.
E questo, si è riflesso anche tra i vari operatori di telecomunicazione italiani, come TIM che ha escluso Huawei dalla gara d’appalto e le altre che hanno ottenuto varie clausole d’uscita qualora i requisiti per rimanere con il brand cinese fossero troppo esosi.
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