A voler essere nostalgici, ricordo con piacere il periodo dei feature phone come uno dei più fantasiosi sotto il profilo estetico. I telefoni che avevamo in tasca erano tanto poco tecnologici quanto stravaganti nelle forme. La principale fautrice di questa ecletticità delle forme era probabilmente Nokia, con una serie di dispositivi tutti un po’ diversi dagli altri. A quei tempi non c’era la necessità, o meglio, la possibilità e l’esigenza di avere un design full screen e quindi i produttori si sbizzarrivano. Era anche un periodo di sperimentazione: vi ricordate il Nokia N90, per esempio? Con questo modello il brand svedese si sbizzarrì, proponendo un ibrido con tanto di display e fotocamera rotante. Evidentemente il team di Xiaomi non l’ha dimenticato, con dei nuovi brevetti che ce lo fanno tornare alla mente.
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Il pieghevole Xiaomi di questi brevetti è un amarcord della telefonia degli scorsi decenni
Il concetto di fotocamera rotante è stato parzialmente ripreso da OPPO e ASUS, rispettivamente nel 2013 con N1 e nel 2019 con ZenFone 6. Tuttavia, in questo caso la rotazione riguardava soltanto i sensori, mentre su Nokia N90 a ruotare era l’intera sezione della scocca dove era posizionata la fotocamera. Non c’è che dire: una soluzione più impressionante, ma al contempo più invasiva, in quanto metteva in movimento una porzione discreta del telefono.
Queste immagini vanno così a sommarsi a tutti quei brevetti visti nei mesi antecedenti. Di pieghevoli Xiaomi ne abbiamo visti in tutte le salse: a conchiglia, con pop-up camera, con quad camera, con penta camera e con tripla piega. Addirittura con display estensibile, proprio come il prototipo di TCL.
Guardando questi ultimi brevetti apparentemente depositati da Xiaomi, ritroviamo proprio questa tipologia di meccanismo. Questo perché, al contrario di OPPO ed ASUS, lo vediamo applicato ad uno smartphone pieghevole. Ciò che vediamo nelle immagini trapelate in rete è un telefono abbastanza atipico per gli standard odierni. Innanzitutto è un pieghevole in stile Moto RAZR e Galaxy Z Flip, ovvero la nuova generazione di smartphone a conchiglia che si piega in verticale anziché in orizzontale.
L’altra stranezza è rappresentata dal collocamento della fotocamera, posta in alto sopra al display. Una volta girata, poi, si vede un altro sensore, considerabile la selfie camera singola. A questo punto perché integrare un’ulteriore selfie camera, quando hai una quad camera a disposizione? Xiaomi potrebbe aver pensato di farlo per far sì che, nel caso in cui non si voglia usufruire della rotazione, si abbia comunque un sensore standard per gli autoscatti. O più maliziosamente, nel caso in cui si rompesse il meccanismo.