Gli USA vogliono bloccare Huawei: calo previsto per TSMC

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L’opera di ostracizzazione di Huawei da parte del governo americano sta proseguendo senza sosta. Dopo un periodo di apparente stasi, gli USA si sono nuovamente schierati contro il colosso cinese. Le recenti accuse di spionaggio hanno riacceso aspramente la conversazione fra le due parti e pare che l’amministrazione Trump non voglia mollare la presa. Dalle parole si vuole passare ai fatti, con una mossa che, se venisse approvata, si ripercuoterebbe non poco ai danni di Huawei.

Aggiornamento 19/02: la faccenda si fa spinosa con Huawei, visto che si vocifera un calo da parte di TSMC. Trovate tutti i dettagli a fine articolo.

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Prosegue lo scontro fra USA e Huawei: il fronte occidentale vuole bloccare TSMC

huawei hisilicon kirin 970

Da quando Huawei è stata inserita nella famigerata Entity List, le aziende americane non possono più commerciare liberamente con essa. Per farlo è necessario un apposito permesso, non facilmente consentito da parte delle apposite autorità americane, per quanto sia in atto una proroga che facilita questo balletto fra le parti. Ciò che è chiaro è che Huawei non può più liberamente utilizzare tecnologie di provenienza americane. Da questo è conseguito il blocco dell’utilizzo dei servizi Google, probabilmente l’ostacolo più importante finora accaduto all’azienda di Ren Zhengfei.

Il prossimo passo riguarderebbe la componente hardware, con il blocco dei chipset TSMC. Le autorità competenti USA vogliono modificare le regole che riguardano i prodotti fabbricati all’estero ma con tecnologie derivanti dagli USA. Così facendo, si obbligherebbero le compagnie a doversi munire di un’apposita licenza per poter fornire i chipset a Huawei. Per il momento parliamo solo di indiscrezioni, per quanto basate su indiscrezioni tangibili. Ma se il tutto andasse in porto, si tratterebbe di un duro colpo per la filiera di HiSilicon, divisione di Huawei incaricata della produzione dei SoC proprietari Kirin.

Aggiornamento 19/02

Si vocifera che TSMC abbia effettivamente calato la produzione per Huawei. La collaborazione fra le due parti continuerebbe, seppur in maniera ridotta rispetto la passato, specialmente in vista dei futuri processi produttivi a 5 nm e 3 nm. La motivazione sarebbe da ritrovare nella volontà del chipmaker di evitare grossi ordini, anche nei confronti di clienti come Apple e NVIDIA. Anche se si ipotizza che le intenzioni del governo USA possano aver parzialmente influito. Questo non potrà che influire nella catena di produzione di Huawei, anche se potrebbe decidere di affidarsi alla filiera di Samsung.

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