È di pochi giorni fa la notizia che Xiaomi abbia preso le distanze dalla pratica del modding. Notizia che trova una lieve smentita con la pubblicazione, da parte dell’azienda cinese stessa, dei sorgenti kernel riguardanti alcuni suoi device.
Nello specifico stiamo parlando dello Xiaomi Mi Note Pro, Mi 4c e Mi 4s.
Quello che più sorprende è la presenza di quest’ultimo, neo-arrivato in casa Xiaomi, che sarebbe dovuto rientrare nella lista dei device sui quali sarebbe stata attivata la funzione dm-verity (funzione già esistente a partire da Android 4.4 KitKat, ma mai attivata) in grado di bloccare la pratica del modding.
Xiaomi non è nuova a rilasci di sorgenti kernel, come già successo nel mese di Marzo dello scorso anno, con il Mi 3, Mi 4 e Mi Note, e come successo poche settimane fa con altri suoi device.
Sebbene la notizia possa essere utile solo per sviluppatori e utenti particolarmente esperti e in grado di sfruttare realmente ciò, è sicuramente positivo il fatto che Xiaomi abbia reso pubblici i suddetti. Questo comportamento discordante, da parte dell’azienda di Lei Jun, lascia però interdetti gli utenti stessi, che si ritrovano a muoversi nell’incertezza più totale e poter vedere il loro lavoro andare in fumo, senza ancora una chiara presa di posizione di Xiaomi sull’argomento.
Attenderemo dunque maggiori chiarimenti da parte dell’azienda cinese, nel frattempo ecco i link di download su GitHub.