Samsung Galaxy S24 Ultra è quella che probabilmente si potrebbe definire la “sfida” più grande per il brand. Il nuovo top di gamma è arrivato ormai da circa una settimana, accompagnato da aspettative altissime dopo l’enorme successo della generazione precedente. Ed anche se continua a seguire la filosofia di design a cui ormai siamo abituati da tempo, in realtà è uno smartphone profondamente diverso dal tanto amato S23 Ultra. Nel bene e nel male.
Perché vedete, la scocca in titanio, il nuovo display piatto, lo Snapdragon 8 Gen.3, un nuovo zoom periscopico e soprattutto la Galaxy AI, sono solo la punta dell’iceberg di un dispositivo in realtà molto complesso da decifrare e che, per essere compreso a pieno, va utilizzato costantemente, stressato e messo alla prova in diverse situazioni.
E l’abbiamo fatto: stiamo utilizzando Samsung Galaxy S24 Ultra da circa due settimane ormai e siamo pronti a raccontarvi tutti i suoi pro ed i suoi contro, partendo da una domanda fondamentale: cosa poteva fare Samsung per migliorare uno smartphone (l’S23 Ultra) quasi perfetto?
Indice
Recensione Samsung Galaxy S24 Ultra: è il migliore smartphone del 2024
Videorecensione Samsung Galaxy S24 Ultra
Design, materiali ed ergonomia
Samsung Galaxy S24 Ultra è molto diverso dall’S23 Ultra. Non sono certo che si tratti di un passo avanti o di un passo indietro (questa è una cosa che dipende dalle proprie esigenze personali), ma ciò che posso dirvi con certezza è che l’ergonomia, l’usabilità, la comodità in tasca sono diverse. Insomma, anche se posteriormente sembra quasi identico alla generazione precedente, cambia praticamente tutto.
Non è uno smartphone comodo, poco ma sicuro. È grande (162.3x79x8.6 mm) e pesante (232 grammi), ma continua ad essere lo smartphone con il touch and feel più premium del mercato e, personalmente, mi piace moltissimo: la nuova colorazione Titanium Gray è molto bella, ma vi consiglio di dare uno sguardo sul sito ufficiale del brand dove troverete i “colori esclusivi Samsung Store” che, a mio avviso, hanno come al solito una marcia in più.
Il design molto più squadrato e la back cover in Gorilla Armor lo rendono un po’ più complicato da impugnare con una mano, ma la presenza del frame in titanio e del nuovo vetro protettivo lo rendono senza dubbio il più resistente di tutta la lineup. E a dirlo non siamo noi, ma PBKreviews che in un test di resistenza sulla scala di Mohs ha effettivamente dimostrato una migliore resistenza ai graffi sia della back cover che della cornice in titanio.
Mi sarebbe piaciuto però, che oltre a rendere lo smartphone più resistente e migliorare tutta una serie di fattori tecnici (che potete trovare in questo approfondimento), il frame in titanio avesse avuto anche l’onere (o l’onore) di ridurre anche il peso del dispositivo come abbiamo visto con gli iPhone 15 Pro e Pro Max.
Ad ogni modo, le novità di design si fermano qui. La disposizione dei tasti e degli speaker è praticamente identica alla generazione precedente, continua ad essere uno smartphone IP68 ed a integrare la S-Pen che è stata posizionata sul lato sinistro del dispositivo.
Il sensore per le impronte digitali è posizionato sotto lo schermo, in una zona facilmente raggiungibile con il pollice ed è il tipico, ormai ottimo, sensore ad ultrasuoni.
Display
A mio avviso però, il più grande upgrade rispetto alla generazione precedente è stato il display. La diagonale è da 6.8” ed utilizza un pannello AMOLED LTPO con refresh rate variabile da 1 Hz a 120 Hz ed una risoluzione QHD+. E, credetemi, è un display eccezionale soprattutto per due motivi.
In primis la luminosità, che arriva a 2700 nits di picco e che rende tutto perfettamente visibile anche in condizioni di luce diretta: sia chiaro, abbiamo imparato ormai che la luminosità media tipica è sempre più bassa di questi valori incredibili che dichiarano i brand, ma va detto che nei nostri test Samsung Galaxy S24 Ultra ha raggiunto un valore medio di poco inferiore ai 1300 nits, il che non è niente male.
L’altra novità, forse un po’ sottovalutata dai più, è il trattamento del vetro che protegge il display: in sostanza grazie ad un trattamento anti-riflesso praticamente perfetto, lo schermo risulterà più “nero” rispetto a tutti gli altri smartphone, eliminando il 75% dei riflessi e migliorando in maniera profonda la qualità delle immagini sia all’interno che all’esterno. Davvero eccezionale.
Anche la gestione dell’HDR è stata notevolmente migliorata, ed ora è molto più marcata nelle foto, nei video, ma anche nelle applicazioni compatibili come Instagram, in cui lo schermo “brilla” quando si riproducono reel in HDR.
Infine, anche in Samsung Galaxy S24 Ultra è presente una modalità che adatta le tonalità del display a quelle dell’ambiente circostante anche se, per quanto riguarda il PWM Dimming, il brand si è fermato soltanto a 492 Hz contro i 2000-3000 raggiunti dai suoi competitor cinesi.
Fotocamere
Ora, parliamo di fotocamere. Perché sulla carta le novità nel comparto fotocamere di Samsung Galaxy S24 Ultra sono davvero ridotte, almeno rispetto alla generazione precedente. Però, vi avviso, in realtà cambia tutto e secondo me quella di S24 Ultra è stata una mezza occasione persa. Ma non fraintendetemi, perché nonostante ci siano delle piccole cose da migliorare lato software, stiamo parlando ancora una volta di uno dei cameraphone dell’anno.
Partiamo prima dai dati tecnici: il sensore principale continua ad essere un ISOCELL HP2 da 200 megapixel, un sensore 10-bit con dimensioni di 1/1,3″ e con pixel da 0,6 μm che può scattare a 200 MP a 15 fps oppure a 50 MP a 30 fps e a 12,5 MP a 120 fps. Scatta di default a 12 megapixel unendo 16 pixel in uno, ed è affiancata da una ultra-wide a 120° da 12 megapixel f/2.2, uno zoom ottico 3x da 10 megapixel f/2.4 ed uno zoom periscopico 5x da 50 megapixel f/3.4.
Perché è stata una mezza occasione persa? Per diversi motivi. Innanzitutto l’abbandono del 10x a favore del 5x non è stata una mossa furba: in questo modo, Samsung si è allineata al trend di iPhone e di tanti altri brand, perdendo uno dei suoi biglietti da visita più grandi dal punto di vista fotografico. Certo, il sensore più grande permette un crop migliore quando si va a scattare con fattori di ingrandimento maggiori del 5X: nelle foto diurne fa decisamente meglio della generazione precedente, anche se non è ancora perfetto, ma quando si arriva al 10x gli scatti in alcuni casi (con particolari condizioni di luce) sono un filino sotto rispetto a quelli di S23 Ultra, soprattutto nelle notturne.
E potrebbe essere una mezza occasione persa perché con il suo nuovo top di gamma Samsung avrebbe potuto cogliere l’occasione per uniformare i sensori delle diverse ottiche: l’S24 Ultra dei miei sogni avrebbe dovuto avere ad esempio tutte le ottiche con sensori da 50 megapixel, ed il 10x periscopico, magari con l’ottica principale con un bel sensore da 1” e sensori leggermente più grandi anche nelle altre ottiche. Ma tant’è.
Sia chiaro però, Samsung Galaxy S24 Ultra scatta fotografie di ottima qualità e continua ad essere uno dei migliori cameraphone del mercato. Cambia però la “grana” delle foto, e cambia perché in realtà la novità più importante delle fotocamere dello smartphone dipende in realtà dal processore. Eh già, perché Samsung Galaxy S24 Ultra è animato dal nuovo Snap 8 Gen. 3, che arriva con un nuovo ISP cambiando totalmente le carte in tavola. Che le cose siano migliorate o meno rispetto alla generazione precedente lo lascio decidere a voi, ciò che mi è piaciuto però è stata la scelta del brand di abbandonare quelle immagini super saturate a favore di colori molto più naturali.
Un altro aspetto positivo della fotocamera di Samsung Galaxy S24 Ultra è stata l’idea di utilizzare il giroscopio per eliminare il rumore di notte, inoltre lo scatto 2X ora sfrutta per intero il sensore senza prima dover accoppiare i pixel ed anche l’utilizzo dell’HDR Ultra di Google. Insomma, capirete quindi che anche se da un punto di vista tecnico, oltre allo zoom 5x, non ci sono stravolgimenti, in realtà le novità sono tante. Purtroppo però, rimane un po’ di shutter lag quando si va a scattare a risoluzioni maggiori.
Tornando a noi, in linea del tutto generale la qualità delle immagini scattate in condizioni di buona luminosità continuano ad essere di eccellente qualità, anche se la difformità delle risoluzioni dei sensori si notano soprattutto in particolari condizioni di luce.
Di notte invece le cose cambiano, ed anche se tutto sommato Samsung Galaxy S24 Ultra riesce a garantire scatti di ottima qualità, privi di rumore e con la giusta gamma dinamica, quando si va a scattare con le lenti zoom le cose iniziano complicarsi soprattutto se ci si trova a scattare soggetti molto illuminati con sfondi invece molto bui: in questi rari casi il rumore è più presente e gli scatti risultano meno brillanti di quelli realizzati con la fotocamera principale.
Ciò che migliora tantissimo sono però i video, che possono essere registrati fino al 4K a 60 fps con tutte le ottiche, premettendo anche un cambio direttamente in registrazione, mentre nella modalità Pro possono essere registrati in 4K a 120 FPS. Tanti passi in avanti anche per l’autofocus, così come per i video ritratto che ora utilizzano due fotocamere per creare uno sfocato molto più naturale nei video in modalità ritratto.
Hardware e prestazioni
Prima di entrare nello specifico circa le prestazioni del Samsung Galaxy S24 Ultra, vanno fatte un paio di premesse. Punto primo (ed è inutile girarci intorno) è uno smartphone velocissimo, in qualsiasi cosa gli si chieda di eseguire. Punto secondo, sono stato super colpito dalla nuova camera di vapore per la dissipazione del calore, che è fondamentale per gestire il nuovo Snapdragon 8 Gen 3 for Galaxy, in cui le frequenze del core Prime sono più elevate rispetto alla versione standard.
Ora, come già detto Snap 8 Gen. 3 for Galaxy, affiancato da 12 GB di memoria RAM di tipo LPDDR5x e memoria interna che parte da 256GB fino ad arrivare ad 1TB di tipo UFS 4.0. C’è la compatibilità al WiFi 7, il GPS è sempre al top, il feedback della vibrazione è da primo della classe e sia l’audio in capsula che l’audio stereofonico sono ottimi. Insomma, in quanto a caratteristiche tecniche e prestazioni, Samsung Galaxy S24 Ultra è ai massimi livelli.
Ma soffre molto più di throttling rispetto allo Snap Gen. 2. E lo si nota anche dai risultati ottenuti con le diverse applicazioni di benchmark, in cui oltre a punteggi molto alti, Samsung Galaxy S24 Ultra ha dimostrato anche una gestione piuttosto lineare delle frequenze di funzionamento dei vari core del SoC che però dopo diversi minuti di funzionamento sotto stress tendono a scendere per tenere sotto controllo la temperatura.
Insomma, c’è stato un piccolo passo in avanti rispetto alla generazione precedente, ma il throttling è un fattore da non sottovalutare. Ad ogni modo si tratta di scenari di stress estremo, che mai e poi mai vi ritroverete ad affrontare nell’utilizzo quotidiano, e in soldoni qualsiasi cosa gli si chieda di eseguire, Samsung Galaxy S24 Ultra la farà senza il minimo rallentamento. Anche in giochi come Call of Duty o Genshin Impact l’esperienza di gioco rimane sempre impeccabile, al massimo della grafica, con FPS sempre costanti.
Ricezione
E migliora molto anche la ricezione, al punto che potremmo dire che i problemi che hanno accompagnato tutte le vecchie generazioni di Galaxy sono praticamente risolti: in alcune zone della mia casa, Samsung Galaxy S24 Ultra prende meglio di un iPhone 15 Pro Max con lo stesso operatore telefonico.
Certo, continua ad essere un filino sotto contro i suoi diretti competitor, ma è importante ricordarsi una cosa: gli smartphone Samsung sono tra i dispositivi più attenti alle “radiazioni” e tendono ad avere valori SAR spesso molto più bassi delle aziende cinesi.
Software
Android 14 personalizzato dalla One UI 6.1 e 7 anni di aggiornamenti garantiti, sia per quanto riguarda il sistema operativo che per quanto riguarda le patch di sicurezza. Insomma, Samsung Galaxy S24 (così come tutti gli altri esponenti della serie) è uno degli smartphone più longevi del mercato e, facendo due calcoli, verrà aggiornato fino al 2031.
Nel tempo, la One UI di Samsung è riuscita a diventare da una delle GUI che meno mi piacevano alla mia GUI preferita, e quest’anno si arricchisce con la tanto discussa Galaxy AI, che integra su tutti i nuovi S24 una serie di funzioni che sfruttano l’intelligenza artificiale di Samsung e di Google, e lo fa in una modalità talmente semplice e ben pensata, che anche le persone meno avvezze a questa tecnologia ne riusciranno a trarre beneficio.
Ad ogni modo, è una GUI estremamente fluida e ben strutturata, che non lagga mai e che è ricchissima di funzionalità e possibilità di personalizzazione anche grazie a Samsung Good Lock, che apre un mondo di personalizzazioni quasi infinito.
Tutta la Galaxy AI: quali sono e cosa fanno le funzioni di intelligenza artificiale
Un capitolo a sé stante va riservato all’argomento intelligenza artificiale, perché la serie Samsung Galaxy S24 fa ampio utilizzo delle funzioni Galaxy AI sotto diversi aspetti dell’utilizzo quotidiano. A partire dalla volontà di abbattere le barriere linguistiche: Traduzione Live traduce testi e chiamate in tempo reale, Interprete divide lo schermo per tradurre le conversazioni dal vivo fra due persone, Assistente Chat aiuta ad avere una conversazione in un’altra lingua correggendo espressioni e tono e la tastiera Samsung traduce messaggi e mail in tempo reale.
Ci sono poi Assistente Note, che nell’app Note può fare un riepilogo delle attività in programma e creare note in maniera ottimizzata e più rifinita, e Assistente Trascrizione si occupa di trascrivere, riassumere e tradurre le registrazioni vocali. Samsung parla poi di un nuovo standard di ricerca che “cambierà il modo in cui gli utenti Galaxy scoprono il mondo che li circonda”: si chiama Cerchia e Cerca, in collaborazione con Google: dopo aver tenuto premuto il tasto Home, l’utente può cerchiare, evidenziare o toccare qualsiasi cosa a schermo per eseguire una ricerca senza uscire dall’app che si sta utilizzando, con l’AI che si occuperà di fornire informazioni contestuali e rispondere anche a domande complesse.
C’è poi la suite di strumenti di editing ProVisual Engine, utilizzando l’AI generativa per elevare l’esperienza fotografica. Edit Suggestion suggerisce le modifiche migliori per le foto scattate, Modifica Generativa riempie parti dello sfondo quando se ne espandono i contorni, spostare persone e oggetti nell’immagine, e Instant Slow Motion prende video standard e li trasforma in slow-motion generando fotogrammi aggiuntivi.
Batteria e ricarica
Sotto la scocca, Samsung Galaxy S24 Ultra nasconde una 5000 mAh che viene gestita benissimo dal nuovo processore di Qualcomm. Certo, la ricarica a 45w resta ancora un po’ più lentina rispetto ai suoi diretti competitor cinesi, ma è comunque decisamente più veloce di quella che si trova in un iPhone 15 Pro Max.
E devo dire che sono piuttosto soddisfatto anche del consumo energetico: quello dell’autonomia è un fattore che varia tantissimo in base a ciò che si fa con lo smartphone, ma posso dirvi che quando ho stressato tantissimo lo smartphone, sono riuscito a fare circa 6 ore di display acceso, mentre in una giornata media ho superato le 7 ore e mezzo di display.
Prezzo e considerazioni
Il prezzo di vendita di Samsung Galaxy S24 Ultra è di di 1.499€ per la versione 12/256 GB, 1.619€ per la versione 12/512 GB e 1.859€ per la versione 12 GB/1 TB.Inoltre, fino al 26 febbraio, registrando lo smartphone su samsung members si riceverà in regalo un caricabatterie, una cover ed una pellicola protettiva per il display.
E vengo dritto al punto: anche se S23 Ultra rimane il più grande passo in avanti per la serie, la nuova generazione del top di gamma di Samsung introduce novità che nell’utilizzo quotidiano potrebbero migliorare la user experience. Certo, anche se potrebbe sembrare molto simile alla generazione precedente in realtà stiamo parlando di uno dispositivo che nell’utilizzo è tutto nuovo e sì, stiamo comunque parlando del migliore smartphone del 2024: a mio avviso il suo più grande pregio però non è nell’hardware, ma nell’essere riuscito a rendere l’intelligenza artificiale alla portata di tutti, anche dei meno esperti, grazie alla Galaxy AI. E non è una cosa né semplice né poi così scontata.
Sia chiaro, a meno che non si sia super appassionati a mio avviso acquistare un S24 Ultra da possessori di S23 Ultra non avrebbe molto senso, e nonostante il brand abbia alzato ancora di più l’asticella rispetto allo scorso anno in tante piccole finezze tecniche e software, sarei molto curioso di confrontarlo con un OPPO Find X7 Ultra (che da noi non arriverà) e con il prossimo Xiaomi 14 Ultra.
Perché sì, al netto delle tante critiche che mi sono sentito di fare al nuovo top sudcoreano, tutto sommato Samsung Galaxy S24 Ultra è ancora lo smartphone Android da battere.
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