Aggiornamento 21/02: ci sono nuovi dettagli sul previsto anno di debutto di TSMC in Europa, trovate i dettagli all’interno dell’articolo.
Sin da quando la crisi dei semiconduttori ha duramente colpito il mondo tecnologico, si è parlato di come realtà importanti come TSMC possano cercare vie alternative all’Asia. Specialmente quando si parla di produzione telefonica, tutto il mondo dipende in buona parte dagli impianti taiwanesi (e in minor parte cinesi) del colosso dei chip. E mentre la Cina viene nuovamente colpita da una grossa ondata di contagi che rischiano di rallentare per l’ennesima volta la filiera tech, c’è chi avanza l’ipotesi che l’Europa potrebbe rendersi più dipendente grazie all’apertura dei suoi primi impianti.
Ecco dove dovrebbe sorgere la prima fabbrica europea del chipmaker TSMC
Delle 28 fabbriche di chip che possiede TSMC, la pressoché totalità è situata nell’isola di Taiwan e soltanto 1 si trova in Cina. Nonostante la globalizzazione, l’industria dei chip tende a essere piuttosto conservativa quando si parla di dove geolocalizzare le proprie strutture per non correre il rischio di avvantaggiare paesi stranieri. Ma in un contesto come quello odierno, dove tenersi tutto nei propri confini diventa svantaggioso a causa della crisi di approvvigionamento globale, anche TSMC si sta muovendo per svincolarsi dall’Asia. Lo si nota dalla costruzione delle prime fabbriche negli USA, un traguardo importante per ambo le parti, a cui a quanto pare potrebbero aggiungersi le prime fabbriche in Europa.
Come riporta il Financial Times, TSMC sarebbe già in fase di trattativa avanzata per la realizzazione del primo stabilimento europeo. In passato si era parlato di una possibile ipotesi Italia, ma sarebbe la Germania la nazione scelta dal chipmaker taiwanese, essendo il suolo tedesco il cuore della produzione di chip in Europa assieme all’Olanda. Il luogo scelto sarebbe quello della città di Dresda, in cui alti dirigenti TSMC si recheranno per discutere col governo della sostenibilità del progetto, fra finanziamenti, infrastrutture e quant’altro, in virtù anche dell’European Chips Act. TSMC si è parzialmente espressa in merito, affermando di “non escludere alcuna possibilità, seppur al momento non esista un piano concreto“.
La regione della Sassonia, di cui Dresda è la capitale, punta a diventare la Silicon Valley europea, vantando la presenza già consolidata di fabbriche di semiconduttori per aziende quali GlobalFoundries (AMD), Infineon, Bosch e X-Fab. Ma al contrario degli USA, dove gli impianti TSMC puntano a chip molto avanzati in termini di nanometri, gli impianti previsti per l’Europa sarebbero più modesti, puntando alla produzione di chip a 22 e 28 nm.
Parlando di tempistiche, fonti di settore indicano il 2025 come l’anno in cui le prime fabbriche TSMC potrebbero sorgere in Europa. I piani iniziali prevedevano che ciò accadesse già nel 2023 per sopperire alla crisi dei chip automobilistici, ma essendo rientrata sarebbe venuta meno l’esigenza di accelerare le tempistiche. In tutto ciò, sarà interessante valutare quale saranno i piani di Intel, che nel prossimo futuro si prevede voglia diventare una vera e propria rivale di TSMC e voglia aprire la sua prima fabbrica in Italia.
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