Con l’aggiornamento alla OxygenOS 13 si aggiunge un altro capitolo nella saga che vede affiancate OnePlus e OPPO. Da quando le aziende sono tornate sotto lo stesso ombrello, i rispettivi team software sono stati fusi e il risultato sono due UI sempre più simili. Si vociferava persino di un vero e proprio Unified OS, ma le compagnie hanno fatto dietrofront e hanno deciso di lasciare le UI separate. Di conseguenza, gli smartphone OnePlus venduti in occidente si aggiorneranno la OxygenOS 13, mentre quelli in Cina alla ColorOS 13. E anche se OPPO non ha ancora presentato ufficialmente il suo nuovo major update, grazie al primo hands-on di quello OnePlus possiamo già farci un’idea.
OnePlus svela in anteprima la OxygenOS 13: ecco le sue novità dell’hands-on
Non starò a ripetervi le novità che OnePlus ha illustrato durante il lancio della OxygenOS 13: quelle le trovate nell’articolo dedicato. Parliamo quindi delle novità che sono passate in sordine, a partire dal miglioramento di Material You. Per chi non lo conoscesse, questo strumento fa sì che l’interfaccia possa essere personalizzata cromaticamente pescando fra i colori dello sfondo utilizzato, creando più coerenza estetica. Con la nuova versione della UI, gli utenti OnePlus potranno scegliere fra una maggiore combinazione di colori.
Ma passiamo adesso all’aspetto “dolente”, ovvero le forti similitudini fra OxygenOS e ColorOS. Per esempio il menu O-Haptics, che sugli smartphone compatibili gestisce il feedback aptico che ricrea una vibrazione più realistica, potendo regolarne stile e intensità della vibrazione.
Un’altra feature ereditata dalla ColorOS sono le Omoji, con cui creare il proprio avatar personale e usarlo come immagine di profilo e nelle videochiamate.
A proposito di Omoji e di Always-On Display, con la OxygenOS 13 sono state aggiunte nuove personalizzazioni grafiche, fra cui le opzioni “Custom Patterns” e “Text & Image“.
Navigando fra i vari menu delle Impostazioni, in particolare quello delle “Funzioni speciali“, le similitudini fra il software OnePlus e quello OPPO si fanno ancora più evidenti.
Avete presente il cosiddetto design Aquamorphic introdotto nella OxygenOS 13? Anche in questo caso, varie parti dell’interfaccia grafica sono accomunabili fra le due UI…
… e lo stesso possiamo dire per la tendina dei Quick Panel.
Per quanto riguarda la tendina delle notifiche, anche in questo caso sono palesi le similitudini e le differenze fra OxygenOS 13 e OxygenOS 12.
Fra le modifiche apportate da OnePlus c’è anche un redesign di Shelf, la schermata laterale da cui gestire widget e scorciatoie. Interessante notare la scomparsa dello storico slogan “Never Settle“, adesso sostituito dal calendario.
Infine, OnePlus ha rivisto anche la schermata di modifica degli screenshot, aggiungendo opzioni come la pixelizzazione automatica per censurare immagini di profilo e nomi delle chat.
In definitiva, OxygenOS 13 è sempre più una ColorOS con un altro nome. Se ciò sia un problema sta al gusto personale: personalmente posso dirvi che, nonostante non apprezzi (ma capisca) il cambiamento di OnePlus, la ColorOS è una delle migliori UI che si possa trovare su Android. Se avete uno smartphone OnePlus e volete sapere se verrà aggiornato, in questo articolo trovate la lista completa dei modelli che la riceveranno.
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