Recensione Mi 10 Ultra: il miglior Xiaomi di sempre (ma non ancora Global)

Lo Xiaomi Mi 10 Ultra mi ricorda molto del mio mio primo smartphone di Xiaomi, un Mi2. Per acquistarlo dovetti fare un viaggio per Bologna, prenderlo da un ragazzo che era appena tornato dalla Cina e flasharlo con una ROM in global, che era stata realizzata dalla già folta community del brand che – in quei tempi – era composta soprattutto da nerd ed esperti sviluppatori. Ed anche se ormai Xiaomi è uno dei brand più famosi nel Bel Paese, ha aperto decine di retail store, ed ha una community decisamente più fasta ed omogenea, c’è molto del Mi A2 in questo Mi 10 Ultra presentato – tra l’altro – per il decimo anniversario dell’azienda.

Ed il motivo è semplice. In Europa probabilmente non arriverà mai, per provarlo abbiamo dovuto farcelo spedire dalla Cina (no, non ha la banda 20), ed abbiamo dovuto riflasharlo con una rom global sviluppata da xiaomi.eu. E perché l’abbiamo fatto? Perché il Mi 10 Ultra è probabilmente il miglior Xiaomi di sempre ma, in un certo senso, l’azienda fa bene a non venderlo in occidente.

Recensione Xiaomi Mi 10 Ultra

Contenuto della confezione

Argentata e luccicante, la confezione dello Xiaomi Mi 10 Ultra si fa notare sia per il suo aspetto che per ciò che contiene. Oltre allo smartphone sono presenti il caricabatterie veloce da 120w, una cover, una pellicola (già applicata allo schermo) ed un adattatore USB-C per il jack da 3.5 mm per le cuffie.

Design

Dire che lo Xiaomi Mi 10 Ultra è uno smartphone grande in tutti i sensi, non è sbagliato. Perché oltre alle specifiche tecniche da primo della classe, i suoi 162,4 x 76,1 x 9,5 mm e i 221,8 grammi di peso, lo rendono piuttosto scomodo da tenere in tasca e da utilizzare con una mano. Insomma, è tra i più grandi e pesanti della categoria, ma la struttura a sandwitch, con due cover con vetro curvo che si chiudono perfettamente sulla cornice di alluminio, ed il retro della Transparent Edition che da quel tocco “nerdie” proprio come successe con il Mi 9, gli donano un touch and feel da ultra-premium phone, come è giusto che sia.

Lo scanner per le impronte digitali è stato inserito sotto il display, è di tipo ottico ed è piuttosto veloce, non è presente il jack per le cuffie e non gode di alcuna certificazione IP per la resistenza ad acqua e polvere. Posteriormente, il grande camera bump è lungo quasi la metà dell’altezza totale del dispositivo ed è talmente grande che lo si tocca quando si impugna lo smartphone. Un particolare grigio chiaro mette in risalto lo zoom periscopico che – almeno sulla carta – dovrebbe essere in grado di garantire scatti decenti fino ad un’ingrandimento 120x, chiaramente in digitale. Ma, spoiler: non ci riesce.

Display

Il display dello Xiaomi Mi 10 Ultra è un OLED da 6.67 pollici in grado di garantire una frequenza di aggiornamento massima di 120 Hz e compatibile con lo standard HDR 10+. La risoluzione però, è una più conservativa e tradizionale FullHD+, è stato quindi abbandonato il QHD+ del quale – sinceramente – non sentiremo la mancanza.

Si tratta di uno schermo di ottima qualità, estremamente fluido nell’utilizzo ed in grado di riprodurre colori vividi, ben saturati e ben bilanciati. Di default lo schermo viene gestito con la funzionalità “Colore adattivo”, che personalmente apprezzo molto, ma chiunque non ami i colori troppo “spinti”, potrà modificare ogni setting nel menu delle impostazioni.

Buona la luminosità, che con i circa 1120 nits supera (seppur di poco) quella del Samsung Galaxy Note 20 Ultra, e che è decisamente sufficiente anche in condizioni di luce diretta.

Ma così come altri smartphone che adottano questa soluzione, se c’è una cosa che proprio non riesco più a mandar giù sono i bordi curvi che sì, esteticamente sono più belli e scenografici, ma nella pratica portano più complicazioni che giovamenti: in WhatsApp, ad esempio, con il Mi 10 Ultra si potrebbe avere qualche difficoltà a tappare il tasto per i messaggi vocali.

Hardware e prestazioni

Partiamo subito con un presupposto. Lo Xiaomi Mi 10 Ultra è uno degli smartphone con l’hardware più pompato di quest’anno. Il processore è il Qualcomm Snapdragon 865 affiancato da una GPU Adreno 650, i tagli di memoria RAM sono 3 ed arrivano addirittura a 16 GB di tipo LPDDR5 e sono 3 anche i tagli di memoria interna, che può arrivare fino a 512 GB con memorie UFS 3.1.

Ad ogni modo, è inutile dire che il Mi 10 Ultra è decisamente veloce. E lo è anche nelle versioni meno potenti. Con lo smartphone del decimo anniversario dell’azienda è praticamente impossibile inciampare in rallentamenti di sistema, micro-lag di sorta o problematiche circa l’esecuzione di task complessi o giochi molto pesanti che vengono caricati molto velocemente ed eseguiti al massimo del framerate.

Ecco la scheda tecnica dello Xiaomi Mi 10 Ultra:

  • CPU: Qualcomm Snapdragon 865
  • GPU: Adreno 650
  • RAM: 8/12/16 GB di tipo LPDDR5
  • Memoria interna: 128/256/512 GB di tipo UFS 3.1
  • Software: MIUI 12 su Android 10
  • Batteria: 4.500 mAh
  • Ricarica cablata: 120 W.
  • Ricarica wireless: 50 W.
  • Ricarica wireless inversa: 10 W.

Insomma, la sensazione che ho avuto utilizzando lo Xiaomi Mi 10 Ultra è che qualsiasi sia il task gli si possa chiedere, sarà leggero per l’hardware che integra.

Fotocamera – Xiaomi Mi 10 Ultra

Il comparto fotografico dello Xiaomi Mi 10 Ultra è composto da 4 fotocamere, tutte molto utili. Il sensore principale è un 48 megapixel da 1/3.2 pollici f/1.9 stabilizzato otticamente, affiancato da una fotocamera ultra-grandangolare da 20 megapixel f/2.2, uno zoom 2x da 12 megapixel f/2.0 ed uno zoom periscopico 5x da 48 megapixel f/4.1.

Ecco il comparto fotografico completo dello Xiaomi Mi 10 Ultra:

  • Fotocamera principale: 48 MP, f/1,9, sensore da 1/3,2 pollici, OIS;
  • Zoom periscopico: 5x da 48 MP, f /4.1, OIS;
  • Grandangolare: 20MP, f /2.2;
  • Zoom ottico: 2x 12MP, f /2.0;
  • Video: 8K a 24 fps, 4K a 60 fps, 1080p a 960 fps;
  • Fotocamera anteriore: 20 MP, f /2.3;
  • Video selfie: 1080p @ 30fps, 720p @ 120fps.

Insomma, lo Xiaomi Mi 10 Ultra è in grado di scattare fotografie molto incisive, che spiccano nel contrasto ed hanno una gamma dinamica nella media. La resa cromatica ed il bilanciamento del bianco sono piuttosto coerenti con la realtà, ed in nessuna delle foto scattate con lo smartphone ho avuto la sensazione che ci fosse qualcosa di sbagliato, eccetto quando ho superato i 10x di zoom, dove le immagini sono diventate – per forza di cose – piuttosto pastellate. Inutile dire che a 120x nella stragrande maggioranza dei casi sono proprio inguardabili.

Ottime anche le prestazioni in condizioni di scarsa luminosità quando si può scattare anche in automatico e senza la necessità utilizzare la modalità notturna, condizioni di luce cui sostanzialmente lo Xiaomi Mi 10 Ultra non sbaglia quasi mai e riesce a gestire il rumore piuttosto bene.

L’unico problema che ho riscontrato riguarda l’autofocus: una volta su tre sia la lente principale che il teleobiettivo non riescono a mettere a fuoco velocemente, e sarà necessario tappare sulla zona interessata per riuscire a vedere l’immagine nitida.

Molto male poi le foto in modalità notturna, una delle peggiori che ho mai provato in questo ultimo periodo su smartphone di fascia alta. Il punto è che, a differenza degli altri smartphone rivali che impiegano più tempo per scattare le fotografie in modalità notturna, il tempo di scatto del Mi 10 Ultra è piuttosto veloce e, di conseguenza, il risultato è scadente. Sono convinto che si tratta di un problema risolvibile tramite un aggiornamento software ma, finché non sarà rilasciato un fix, la modalità notturna del Mi 10 Ultra è assolutamente bocciata.

Nella media anche i video, che possono essere registrati alla risoluzione massima 8K a 24 fps, oppure in 4K a 60 fps. C’è anche il super slow motion a 960 fps in FullHD, piuttosto divertente da utilizzare quando ci si trova in condizione di buona luminosità.

Software

Ad animare lo Xiaomi Mi 10 Ultra ci pensa Android 10 personalizzato dalla nuova MIUI 12 che, ammettiamolo: o si odia o si ama. Io sono di quelli che amano l’esperienza stock, quindi non sono un fan della MIUI che, nella versione 12 è comunque diventata più piacevole da utilizzare. Le personalizzazioni sono comunque tantissime e si ritrovano in qualsiasi cosa: dal menu delle notifiche fino alle animazioni della rimozione delle applicazioni nella home.

Ci sono poi funzionalità molto utili, come il Mi Remote con il quale si potrà gestire la TV tramite il trasmettitore IR, c’è l’ottima modalità Game Turbo, con la quale si potranno bilanciare la frequenza dei fotogrammi, la qualità dell’immagine nei giochi e le prestazioni del sistema ed in effetti non ho riscontrato molti problemi neppure con la ricezione delle notifiche, che nella rom che abbiamo flashato funzionano abbastanza bene. Insomma, ci sarebbero tante cose da dire sulla Miui 12, ma lo faremo in un altra sede.

Autonomia della batteria

La batteria dello Xiaomi Mi 10 Ultra è una 4500 mAh in grado di garantire, nonostante la scheda tecnica ed il display a 120 Hz, un’autonomia più che sufficiente. Nei miei test, con un utilizzo piuttosto intenso, sono riuscito a superare le 6 ore di display acceso.

Buona poi la ricarica veloce da 120w, che funziona caricando in parallelo le due batterie che realmente si nascondono dentro la scocca dello smartphone (e che, sommate, arrivano a 4500 mAh), ma che mi ha lasciato piuttosto perplesso circa la longevità delle stesse: in fase di ricarica rapida lo smartphone diventa estremamente caldo, al punto dall’essere fastidioso quando impugnato in mano. Ma la ricarica è velocissima: dallo 0 al 100% in 21 minuti.

Prezzo e conclusioni – Xiaomi Mi 10 Ultra

Il prezzo dello Xiaomi Mi 10 Ultra (in versione Cinese) è di 717 euro per il modello da 8/128 GB (che salgono a 732 euro per la versione xiaomi.eu) e 849 euro per il modello da 12/256 GB. Prezzi da top di gamma, quale è, ed in effetti anche inferiori al neo arrivato in Italia Vivo X51 5G, che ha una fotocamera rivoluzionaria per il sistema di stabilizzazione, ma monta un hardware meno prestante.

Insomma, lo Xiaomi Mi 10 Ultra è ottimo per tantissime cose, il display, la fotocamera, prestazioni brillanti ed una buona durata della batteria. Però non è perfetto, gli manca la certificazione IP, si scalda tantissimo durante la ricarica, e la fotocamera è da migliorare sotto qualche aspetto. Insomma, se fosse venduto in Italia entrerebbe in diretta concorrenza con l’OnePlus 8 Pro, il Galaxy S20 Plus (o addirittura l’Ultra) oppure l’ottimo Oppo Find X2 Pro e rispetto a questi modelli ha una ricarica più veloce ed una configurazione della fotocamera più bilanciata, ma mancano ancora tanti degli accorgimenti in molte piccole cose necessari per giustificare una spesa di questo genere.

N.B. Se non doveste visualizzare il box con codice o il link all’acquisto, vi consigliamo di disabilitare l’AdBlock.

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