Su una cosa non c’è dubbio: gli ultimi due anni sono stati piuttosto difficili per i pieghevoli di Samsung. E non mi riferisco alle vendite (perché il brand ne vende, ed anche in grandi quantità), ma al mercato dei foldable in generale che ormai è ricco di alternative tecnicamente eccellenti. Basti pensare all’Honor V3 appena presentato in Cina, ma anche al nuovo Motorola RAZR 50 Ultra (qui la recensione), o al OnePlus Open.
Insomma, più si arricchisce il mercato più gli utenti pretendono novità dall’azienda azienda che di fatto ha fatto nascere il mercato degli smartphone pieghevoli. Ma, si sa, Samsung da sempre si è dimostrata sicura delle sue scelte (spesso, vincenti) ed è sempre andata dritta per la sua strada, come è giusto che sia.
Ecco, con il Samsung Galaxy Z Fold6 la sensazione è quella che il brand stia cercando di raggiungere due obiettivi specifici: dimostrare che l’intelligenza artificiale generativa sia davvero una tecnologia in grado di rendere più intuitivi gli smartphone e che ormai i compromessi tra gli smartphone pieghevoli e quelli tradizionali sono praticamente scomparsi.
Ma convincere una persona ad acquistare uno smartphone con un prezzo di vendita ufficiale di 2099 euro, ossia praticamente quasi il doppio di un ultra-premium phone sta diventando decisamente difficile, soprattutto perché ormai gli utenti hanno capito che produrre un pieghevole sottilissimo e praticamente identico (da chiuso) ad uno smartphone tradizionale è possibile.
Ma è davvero così? Perché ok, è ovvio che se si va ad acquistare un VIVO X Fold 3 ad esempio ci si porterebbe a casa un prodotto tecnicamente eccezionale, ma poi però bisogna usarlo quotidianamente, quasi “obbligarsi” a sfruttare le eventuali modalità per pieghevoli, e farlo diventare il centro del proprio “universo digitale”: ed è qui, credetemi, che Samsung con i suoi foldable continua ad essere una spanna più in alto rispetto a qualsiasi altro brand entrato in questo particolare segmento di mercato.
E sì, seppur a primo acchito potrebbero sembrare minime e prive di alcune caratteristiche che mi sarebbe piaciuto vedere integrate in questa generazione (di cui vi parlerò a breve), le novità del Samsung Galaxy Z Fold6 ci sono, sono tangibili ed ancora una volta (nonostante la concorrenza) lo rendono il foldable perfetto per le mie esigenze. Ma andiamo con ordine.
Indice
Recensione Samsung Galaxy Z Fold6
Videorecenione Samsung Galaxy Z Fold6
Design e materiali
Per come la vedo io, con il design del Samsung Galaxy Z Fold6 il brand ha perso una sola occasione, e non parlo della piega che, tra le altre cose, quest’anno si vede ancora meno seppur il dispositivo continui ad essere resistente ad acqua e polvere. Mi riferisco all’S-Pen che, a mio avviso, quest’anno sarebbe dovuta essere integrata nello smartphone per diverse ragioni. Ora, le critiche che tutti farete al design del nuovo top dei pieghevoli di Samsung sicuramente riguarderanno lo spessore e le dimensioni del display esterno, critiche più che doverose, soprattutto considerando cosa stanno facendo gli altri brand del settore, che però mi sento di approvare solo a metà, e vi spiego il perché.
Immaginate un Samsung Galaxy Z Fold6 con la S-Pen integrata: tutte le critiche relative allo spessore del dispositivo (che comunque è palesemente inferiore rispetto alla generazione precedente) sarebbero svanite in un secondo perché sì, è più spesso di un Honor ad esempio, ma con la penna integrata questa caratteristica sarebbe stata un pregio. Certo, fisicamente lo spazio interno al dispositivo non gli permette di poter alloggiare anche la S-Pen, ma sarebbe bastato “allargarlo” di qualche millimetro, inserire la penna e, di conseguenza, allargare leggermente anche il form-factor del dispositivo, per non parlare dello spessore che (con la penna al suo interno, sarebbe stato “giustificato”. Insomma, non solo ci sarebbe stata la penna ma il display esterno sarebbe stato più largo: due piccioni con una fava. E premetto che quando parleremo della nuova Galaxy AI, torneremo sul discorso S-Pen.
Ma se ora vi dicessi che a me il design del Samsung Galaxy Z Fold6 piace parecchio, mi credereste? Perché è così ed a mio avviso è il foldable più comodo da utilizzare in assoluto. Lo spessore ridotto, se pur leggermente, lo rende comodissimo da utilizzare con una mano, stanca meno nell’utilizzo per lunghi periodi, ed in tasca ora davvero da la sensazione di un dispositivo tradizionale. Ed al costo di andare controcorrente, vi dico la mia: per me, il form factor del Samsung Galaxy Z Fold6 è perfetto.
E mi spiego meglio. Del pieghevole di Samsung ho sempre apprezzato la possibilità di utilizzarlo da chiuso con una mano e, quando ne ho la necessità, aprirlo per avere a disposizione un mini-tablet. Ditemi, di quanti smartphone si può raccontare la possibilità di utilizzo con una mano?
E poi, quest’anno Samsung Galaxy Z Fold6 è praticamente la versione “pieghevole” dell’S24 Ultra (qui la recensione), ed il nuovo design è davvero piacevole. Pesa molto meno dello Z Fold5 (239 grammi contro 253 grammi), gli angoli sono più marcati, quasi piatti, il display esterno è simmetrico e, da chiuso, sembra quasi uno smartphone tradizionale, anche grazie ad una nuova cerniera decisamente più compatta rispetto alla generazione precedente.
E non è una novità da sottovalutare, anzi: la cerniera è il cuore di uno smartphone pieghevole, e quella del Samsung Galaxy Z Fold6 è la migliore del mercato. Non fa più strani rumori quando si apre e si chiude, ovviamente ora le due sezioni sono parallele, ha meno ingranaggi interni (il che ne aumenta la durabilità), riesce a gestire angolazioni di apertura davvero minime e durante tutto il movimento di apertura e chiusura la resistenza è sempre la stessa.
Rispetto all’anno scorso, poi, il nuovo pieghevole di Samsung guadagna la certificazione IP48, un passo in avanti rispetto alla IPX8 dello Z Fold5. Cosa cambia? Che quest’anno no solo lo smartphone può essere immerso in 1 metro di acqua dolce, ma è anche resistente a granelli di polvere con diametro superiore ad 1 millimetro.
Display
Ed è proprio la certificazione IP48, che ci porta a parlare del display. Strano, ma vero. Perché il punto è sempre quello: la piega. Ora, nel Samsung Galaxy Z Fold6 i passi in avanti sono stati fatti e sono molto evidenti se paragonato alle generazioni precedenti: la piega si vede molto meno ed è meno percepibile quando ci si passa con le dita, anche grazie ad un nuovo strato che, tra le altre cose, dovrebbe rendere più resistente il display interno. Ma c’è, ed è più evidente rispetto ad altri pieghevoli venduti anche in Italia proprio per poter garantire al prodotto la tanto agognata certificazione IP.
Quindi ora la questione diventa solo una scelta personale: preferite uno smartphone con una piega invisibile ma non certificato, oppure un prodotto con una piega che seppur minimamente continua ad essere visibile ma certificato? Io opto per la seconda possibilità, ma qui la scelta è solo soggettiva.
Ad ogni modo, in quanto a dimensioni sia lo schermo interno che quello esterno diventano leggermente più grandi, e non per un cambio generale del form factor, ma per una gestione migliore delle cornici, che sono sottilissime e simmetriche in tutti i display e che fanno guadagnare circa 3 millimetri a quello interno e 1 millimetro a quello esterno.
E sì, detta così sembrano cambiamenti irrisori soprattutto per quanto riguarda il display esterno. E sì, torniamo al discorso di prima, se lo smartphone fosse stato “allargato” per permettere l’inserimento di una s-pen magari le polemiche che sicuramente ci saranno circa il form factor del display esterno sarebbero state messe a tacere.
Ma io voglio andare contro corrente: ora lo schermo dello Z Fold6 è ai limiti dell’usabilità con una mano, ed io continuo a preferire questo concetto. Ad ogni modo, veniamo alle specifiche tecniche: lo schermo interno mantiene la stessa diagonale di 7.6” ma guadagna un pizzico di risoluzione in più rispetto alla generazione precedente (1856 x 2160 pixel rispetto ai 1812 x 2176 pixel dello Z Fold5), quello esterno invece è da 6.3” ed ha una risoluzione HD+. Entrambi sono dei Dynamic AMOLED 2X ed entrambi riescono a gestire un refresh rate adattivo fino a 120 Hz.
Insomma, poche novità, se non fosse per la luminosità di picco del display principale che arriva ora a 2600 nits, rendendolo molto meglio visibile alla luce diretta del sole rispetto allo Z Fold5.
Ed è inutile sottolineare che stiamo parlando di schermi di ottima qualità, compatibili con tutti gli standard HDR10+ etc, nel quale però Samsung ha “dimenticato” di integrare un particolare: a differenza di quanto succede con S24 Ultra, con l’attuale versione software dello Z Fold6 Instagram non è compatibile con i video in HDR. Ma sono dettagli, che sicuramente verranno corretti.
Hardware e prestazioni
Non mi soffermerò molto sull’hardware e le prestazioni del Samsung Z Fold6 perché il concetto è semplice: utilizza lo stesso Qualcomm Snapdragon 8 Gen. 3 for Galaxy che abbiamo visto nell’S24 Ultra, e le prestazioni sono le medesime.
In sostanza, il Samsung Galaxy Z Fold6 compete direttamente con l’S23 Ultra in termini di potenza ed esperienza utente, è un top di gamma a tutti gli effetti, in grado di gestire ad occhi chiusi anche i giochi più complessi o i rendering di video ad alta risoluzione. Quindi la domanda è questa: preferisci avere prestazioni del genere su un form factor tradizionale, o su un pieghevole? Fortunatamente non c’è una scelta sbagliata, e dipende tutto dalle proprie esigenze.
Vi dico solo una cosa però: se per voi il multitasking è importante, la strada da intraprendere è quasi “obbligata” ed il Fold è assolutamente la scelta giusta.
C’è una novità importante però: una nuova camera di vapore, grande 1.5 volte quella presente nella generazione precedente, che lavora decisamente bene nella gestione delle temperature, seppure lo smartphone non sia esente da leggeri fenomeni di thermal throttling.
Tornando a noi, buono l’audio in capsula e la ricezione della rete cellulare, così come la connessione e le prestazioni con le reti WiFi che ho notato essere profondamente più stabili anche con le nuove reti WiFi 7. Buono il sensore per le impronte digitali, che continua ad essere posizionato nel tasto d’accensione alla giusta altezza e che è profondamente più veloce e preciso di quello under-display dell’S24 Ultra.
Infine un appunto, come al solito il sensore di prossimità è di tipo virtuale (è sempre stato così negli anni) ma, anche con il nuovo foldable, Samsung ha fatto un lavoro certosino nella calibrazione: in pratica, funziona benissimo e nessuno si accorgerebbe di questo particolare.
Fotocamere
Ad ogni modo, la presenza del nuovo Snap 8 Gen. 3 si fa sentire anche lato fotocamere. Ed è ancora più palese se si considera che il Samsung Galaxy Z Fold6 ha praticamente le stesse identiche fotocamere della generazione precedente, al netto di un nuovo sensore nella fotocamera ultra-wide che, secondo il brand, dovrebbe avere prestazioni migliori soprattuto in condizioni di scarsa luminosità.
Sia chiaro, non è un cameraphone, e non lo valuteremo come tale. È comunque un ottimo pieghevole in quanto a fotocamere, soprattutto grazie all’elaborazione software delle immagini che, soprattutto in condizioni di necessità di HDR spinti, riesce davvero a produrre immagini ben saturate, molto contrastate e dalle tonalità naturali.
In tutta sostanza, la sua fotocamera principale da 50 megapixel f/1.8 stabilizzata otticamente, affiancata da uno zoom 3x da 10 megapixel f/2.4 ed una ultra-wide da 12 megapixel f/2.2 in soldoni allinea il foldable dell’azienda con l’S24+. Questo però non vuol dire che non mi sarebbe piaciuto vedere il Samsung Galaxy Z Fold6 con un nuovo modulo fotocamere, o addirittura con una periscopica.
Migliora però la fotocamera sotto lo schermo, che rimane è una 4 megapixel f/1.8, quindi in linea di massima è pensata per essere sfruttata nelle videochiamate, ma che presenta molti meno problemi di definizione rispetto alle generazioni precedenti.
In condizioni di buona luminosità le foto scattate con tutti gli obiettivi sono di buona qualità, con un’ottima gestione della gamma dinamica, un buon bilanciamento dei colori e senza essere troppo influenzate da quella saturazione eccessiva tipica dei dispositivi dell’azienda. Insomma, la fotocamera del Samsung Galaxy Z Fold 6 è la migliore espressione di Samsung nel settore dei pieghevoli, e senza dubbio rappresenta uno dei comparti più completi e di qualità dell’intero mercato dei foldable.
E la stessa qualità la si ritrova anche negli scatti notturni: sempre grazie all’ottima elaborazione software, è possibile realizzare fantastici scatti di notte, anche in condizioni di luce nulla a mano libera anche se, soprattutto in particolari condizioni di scatto, è proprio di notte che si nota di più il divario qualitativo tra l’ottica principale e le altre due.
Non mancano poi le tante modalità di scatto a cui ci ha abituati l’azienda, come la possibilità di utilizzare lo schermo esterno come mirino o quella di poter utilizzare lo smartphone “ad L” come se fosse uno stand evitando quindi la necessità di un treppiedi: cosa che personalmente non farò mai, perché non ho assolutamente il coraggio di appoggiare il dispositivo su una qualsivoglia superficie sullo schermo.
Bene i video, che possono essere registrati alla risoluzione massima 8k a 24 fps, e che (alleluia) possono essere registrati in 4K a 60 fps con tutte le fotocamere, a differenza di quello che accadeva con la generazione precedente.
Infine, una piccola chicca software derivante dalla Galaxy AI: così come S24 Ultra, anche X Fold6 dispone dello slowmotion istantaneo su tutti i video, con la differenza che ora si possono salvare le clip. Ed è davvero una funzione divertente.
Software e Galaxy AI
Samsung Galaxy Z Fold6 arriva con Android 14 personalizzato dall’ormai ottima OneUI 6.1.1 che, con il nuovo pieghevole, garantisce la stessa esperienza utente della generazione precedente, arricchita però da alcune novità che affinano ancora di più la sottilissima linea di confine tra esperienza mobile e desktop. Certo, continua ad essere presente la modalità Dex, ma è bello notare quanto il brand abbia lavorato bene verso una convergenza di questo tipo.
Sia Z Fold6 che Z Flip6 sono i pieghevoli più longevi del mercato, e verranno aggiornati per ben 7 anni di major update del sistema operativo e 7 anni di aggiornamenti di sicurezza.
Ma così come abbiamo visto nell’S24 Ultra, anche nel nuovo Samsung Galaxy Z Fold6 tutto gira intorno all’intelligenza artificiale. Il fotoritocco, la produttività e la traduzione linguistica continuano ad essere i tre punti fondamentali per Samsung quando si tratta di funzionalità di intelligenza artificiale. Arrivano però anche nuove funzioni come Portrait Studio, che genera versioni IA delle proprie foto in base a diversi stili(acquerello, cartone animato o fumetto).
Oppure si potrà disegnare su una fotografia e fare in modo che la Galaxy AI interpreti lo schizzo e generi un’immagine più realistica, oppure si potrà disegnare su un “foglio vuoto” e far generare l’immagine all’IA. Tutto molto bello, ma qui torniamo alla necessità di integrare una S-Pen perché, seppure lo schermo intero sia grande, disegnare a mano libera limita tantissimo queste funzionalità.
Ci sono poi tante altre funzioni che sfruttano il design a doppio schermo: la nuova funzione interprete ora integra una modalità di conversazione che consente ad entrambe le parti di visualizzare il testo tradotto, la Traduzione Live (che traduce le telefonate in tempo reale) è ora estesa anche ad alcune applicazioni di terze parti ed ora in Samsung Notes è stato integrato anche il registratore vocale che, grazie alla Galaxy AI, trascriverà il testo, riconoscerà chi parla, genererà riassunti della conversazione, tutto sfruttando solo una delle sezioni dello schermo interno, in modo da lasciare spazio anche alle note scritte a mano.
Autonomia della batteria e ricarica
Nessuna novità dal punto di vista della batteria e della ricarica, il che mi ha lasciato non poco perplesso. E non per quanto riguarda l’autonomia, che con i suoi 4400 mAh con un utilizzo medio mi è riuscito a garantire circa 5 ore di display acceso (il che non è male, considerando il grande e luminosissimo display interno, che uso spesso), ma per quanto riguarda la ricarica. Ok, dispone di ricarica wireless e di ricarica inversa, ma i 25w di ricarica cablata iniziano a farsi sentire obsoleti.
Come dico ormai sempre, penso sia giunta l’ora per quelli di Samsung di pensare a soluzioni di ricarica più veloci per i loro dispositivi, anche perché ormai la concorrenza è molto più avanti ed estremamente agguerrita.
Prezzo di vendita e considerazioni
Nei colori Silver Shadow, Pink e Navy (anche Crafted Black e White esclusive dello store Samsung), Samsung Galaxy Z Fold 6 è disponibile in Italia al prezzo di partenza di 2.099€ per la versione da 12/256 GB, salendo a 2.219€ per quella da 12/512 GB e a 2.459€ per quella da 12 GB/1 TB.
Acquistandolo su Samsung.com dal 10 luglio 2024 al 23 luglio incluso è possibile sfruttare il trade-in ed avere una super valutazione del proprio dispositivo usato, ottenendo fino a 780 euro di valutazione e 100 euro di sconto nel carrello, oltre a 12 mesi di protezione gratuita Samsung Care+ per danni accidentali.
Ora, però c’è un problema: consigliare l’acquisto a prezzo pieno del nuovo foldable di Samgung è difficile. Perché sì, pian piano sta diventando la variante pieghevole della serie “S” e sì, anche se potrebbero sembrare inizialmente poche, in realtà le novità introdotte dal nuovo foldable sono tante e si notano sin dal primo utilizzo.
Ma costa tanto, il che mi fa arrivare ad un solo consiglio: se si è già possessori di uno Z Fold5 e non si ha la scimmia di avere sempre l’ultimo modello, il mio consiglio è quello di evitare l’upgrade a meno che non si riesca a farlo spendendo cifre “umane”. Se, invece, si vuole acquistare il proprio primo fold o si utilizza ad esempio uno Z Fold4, allora le cose cambiano ed acquistando uno Z Fold6 ci si porterà sicuramente a casa il pieghevole migliore: è quello assemblato meglio, è quello più resistente, è quello più bilanciato, è quello con il migliore software in circolazione e sì, è quello più intelligente.
E poi, se il display interno e la cerniera ne permetteranno una longevità così lunga, verrà aggiornato fino ad Android 21.
N.B. Se non doveste visualizzare il box con codice o il link all’acquisto, vi consigliamo di disabilitare l’AdBlock.
I link di acquisto presenti in questo articolo generano una piccola commissione per GizChina.it. Scopri tutti i dettagli qui.
⭐️ Scopri le migliori offerte online grazie al nostro canale Telegram esclusivo.