Aggiornamento 27/06: nuove voci di corridoio su NPU e AI che troveremmo su Apple A18 Pro, le trovate all’interno dell’articolo.
Miniaturizzare un microchip è importante non tanto per renderlo più piccolo quanto per avere più spazio a disposizione per i transistor, come pare sarà il caso di Apple A18 Pro. Nella conta dei transistor, il SoC che alimenterà i futuri iPhone 16 Pro e Pro Max sarà probabilmente uno se non il migliore come da tradizione per Apple; e si sa, più transistor più potenza, specialmente adesso che l’AI di Apple Intelligence ne richiederà non poca.
iPhone 16 Pro e Pro Max avranno un Apple A18 Pro più potente per alimentarne l’AI
In rete è infatti spuntata una nota del centro di analisi Haitong International Tech Research, in cui si parla delle modifiche Apple avrebbe attuato per la progettazione dell’A18 Pro. Ecco quanto recita: “secondo i nostri controlli sulla catena di fornitura, […] notiamo che l’A18 Pro di Apple, la versione a 6 GPU, presenterà un’area del die più ampia (rispetto all’A17 Pro), che potrebbe rappresentare una tendenza per l’edge AI computing“.
Per chi non lo sapesse, il termine “die” si riferisce alla porzione di silicio su cui è inciso il circuito integrato. Quando un microchip viene fabbricato, vengono stampati più circuiti su un’unica lastra di silicio detta wafer, che viene poi suddiviso in singoli chip, ognuno dei quali contiene un circuito completo. Ogni singolo chip, prima di essere finalizzato e reso funzionante, rappresenta il “die” del dispositivo in cui viene infine inserito, in questo caso l’A18 Pro.