Ogni anno rispuntano le indiscrezioni attorno al SoC proprietario di Xiaomi, azienda cinese che si starebbe apprestando a riaccendere il progetto avviato anni fa ma senza riscuotere grandi fortune. Il primo SoC Xiaomi si rivelò un flop tale da costringerla a ridimensionare pesantemente la sua divisione semiconduttori; da allora, si è limitata solamente alla realizzazione di microchip dedicati a ruoli minori, che sia gestire la fotocamera, la batteria o la ricarica.
Nuove voci di corridoio sul System-on-a-Chip proprietario di Xiaomi: cosa sappiamo finora
Realizzare il System-on-a-Chip da soli è un’impresa ardua, tutt’altro che facile da raggiungere: ce l’hanno fatta soltanto Samsung, che ha il vantaggio di avere gli impianti con cui fabbricarli, Apple, che ha alle spalle una lunga storia fatta di successi e introiti utili a raggiungerlo, e Huawei, che però si è scontrata col ban USA. OPPO c’ha provato senza riuscirci e si vocifera che vivo voglia fare altrettanto, e come anticipato il tentativo di Xiaomi è andato a vuoto.