Ufficiale: nuovo ban per Huawei, basta microchip da due importanti aziende

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Aggiornamento 09/05: la notizia è stata confermata da alcune delle parti coinvolte, trovate tutti i dettagli nell’articolo.

La rinascita di Huawei sta continuando a impensierire gli Stati Uniti, che con una nuova mossa tattica hanno deciso di revocare due importanti licenze. A seguito del ban del 2019, l’azienda cinese si vide bloccata la cooperazione commerciale con realtà fondamentali: principalmente Google e TSMC, impedendole così di utilizzare la versione completa di Android (progressivamente sostituito da HarmonyOS) e di prodursi microchip in casa. Quest’ultimo limite incontrò i favori di Intel e Qualcomm, dapprima anch’esse bloccate dal ban USA salvo poi vedersi concesse quelle licenze che, però, adesso stanno nuovamente venendo rimosse.

Gli USA impediscono a Intel e Qualcomm di spedire microchip a Huawei

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Il Dipartimento del Commercio ha confermato di aver “revocato alcune licenze per le esportazioni verso Huawei“, pur senza specificare quali aziende siano quelle colpite dalla modifica. È una revoca con effetto immediato che segue le pressioni ricevute dal governo Biden da parte della frangia repubblicana dopo il lancio di Huawei MateBook X Pro, che ha indispettito il Congresso statunitense in quanto monta le ultimissime soluzioni Intel Core Ultra.

La deputata repubblicana Elise Stefanik ha così affermato: “Questa azione rafforzerà la sicurezza nazionale degli Stati Uniti, proteggerà l’ingegno americano e diminuirà la capacità della Cina comunista di far avanzare la sua tecnologia“. Intel dovrebbe accusare maggiormente il colpo, specie dopo che negli scorsi mesi ha visto il suo valore azionario perdere 11 miliardi di dollari a cause dell’andamento di mercato non entusiasmante, in quanto finora i notebook Huawei montavano praticamente tutti SoC Intel.

Questo cambiamento non dovrebbe invece impattare molto su Qualcomm, che dopo aver sopperito per qualche anno all’impossibilità di Huawei di prodursi da sola i microchip è stata rapidamente soppiantata dal ritorno dei SoC Kirin. È anche vero, però, che se questi nuovi Kirin hanno il supporto 5G è proprio grazie al chipmaker statunitense, che fino al 2025 ha un accordo per fornire a Huawei le sue tecnologie 5G, pertanto vedremo come la revoca delle licenze impatterà sulla compagnia di Ren Zhengfei.

Intel ha praticamente confermato la notizia: anche se non viene fatto il nome di Huawei, ha dichiarato che è atteso un impatto negativo sui suoi ricavi nel Q2 2024 a causa della revoca delle licenze verso “un cliente in Cina“.

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