WhatsApp sarà cross-platform con il DMA: le chat di terze parti mostrate in video

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Aggiornamento 25/03: Nonostante la scadenza per il DMA sia abbondantemente passata, il sistema di chat di terze parti non è ancora disponibile in WhatsApp, però possiamo osservarlo in nuovo filmato. Trovate tutti i dettagli all’interno dell’articolo.

Con l’inclusione di WhatsApp nella lista dei “Gatekeeper” indicati nel Digital Markets Act (DMA) dell’Unione Europea, Meta dovrà assicurarsi che la piattaforma sia aperta ed interoperabile all’interno dei confini della comunità. Questo significa che entro il marzo del prossimo anno WhatsApp dovrà offrire il supporto per le app di terze parti e l’integrazione all’interno di altre piattaforme.

WhatsApp dovrà essere aperto e interoperabile in Europa: Meta prepara i cambiamenti

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Meta sembra essersi subito messa a lavoro e, dopo l’annuncio ufficiale della designazione come “Gatekeeper“, è apparsa la prima beta di WhatsApp per Android che sembra presagire l’arrivo della nuova funzioni. Nella versione 2.23.19.8, infatti, è comparsa la nuova schermata “Third-party chats” che però non sembra aver alcuna utilità al momento.

La schermata infatti risultato totalmente nera e priva di qualsivoglia funzione al suo interno, segno tangibile dell’inizio dello sviluppo delle modalità d’uso che consentiranno a WhatsApp di rimanere in attività in Europa. In questa nuova schermata dovrebbero poter comparire le chat che WhatsApp integrerà dalle altre applicazioni, ma al momento non ci sono dettagli su come effettivamente funzionerà.

Il DMA inoltre, permetterà a Meta di proporre il suo store personale sia su Android che iOS, aprendo ad una maggiore concorrenza per tutti i produttori.

Aggiornamento 07/02: ecco come funzionerà l’interoperabilità di WhatsApp

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In una nuova intervista rilasciata ai microfoni di Wired, l’engineering director di WhatsApp Dick Brouwer ha fornito i primi dettagli su come funzionerà l’interoperabilità con la famosa app di messaggistica istantanea di Meta. Il cross-platform includerà messaggi di testo, immagini, messaggi vocali, video e file inviati tra gli utenti, ma dipenderà anche delle altre applicazioni se accettare o meno l’interoperabilità con WhatsApp.

Le terze parti, infatti, dovranno utilizzare il protocollo Signal per criptare le conversazioni, ma Meta potrebbe accettare anche altri metodi di sicurezza se questi si dimostrassero all’altezza degli standard di WhatsApp. Inoltre, le applicazioni che vorranno interfacciarsi con l’app di messaggistica dovranno firmare un contratto con la compagnia di Mark Zuckerberg prima di poter avere libero accesso.

Maggiori dettagli su funzionamento ed eventuali accordi tra le parti arriveranno nel mese di marzo, quando il DMA entrerà effettivamente in vigore e le compagnie considerate Gatekeeper dovranno necessariamente uniformarsi alle nuove leggi.

Aggiornamento 02/03: nuove immagini dalla beta

Con la beta 2.24.5.20 prima, e 2.24.6.2 dopo, Meta sembra stia finalizzando gli ultimi dettagli per il lancio dell’interoperabilià di WhatsApp. Nelle nuove immagini provenienti dalla versione di test possiamo vedere come appariranno le chat con i servizi di terza parti, come ad esempio Instagram. Sarà anche possibile scegliere se disattivare totalmente questa funzione oppure impostare quali app potranno effettivamente comparire all’interno delle chat di WhatsApp.

Il DMA sarà attivo dal prossimo 7 marzo, quindi agli sviluppatori di WhatsApp rimane poco tempo per adeguare l’applicazione. La prossima settimana, quindi, l’interoperabilità dovrà necessariamente essere rilasciata ufficialmente.

Aggiornamento 09/03: nuovi dettagli sulla sicurezza e l’integrazione delle terze parti

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Meta ha annunciato in queste ore come intende proteggere la privacy gli utenti di WhatsApp anche quando sarà attiva l’interoperabilità del servizio. Con l’arrivo delle app di messaggistica di terze parti, infatti, Meta garantirà lo stesso livello di protezione anche con i servizi esterni a quello di WhatsApp.

Prendendo l’esempio di WhatsApp, i client di terze parti si connetteranno ai server WhatsApp utilizzando il nostro protocollo (basato sull’Extensible Messaging and Presence Protocol – XMPP). Il server WhatsApp si interfaccerà con un server di terze parti tramite HTTP per facilitare una serie di operazioni, tra cui l’autenticazione di utenti di terze parti e le notifiche push” si legge nel comunicato diramato da Meta. Gli sviluppatori, in questo caso, hanno voluto condividere diversi dettagli tecnici che vi invitiamo a leggere sul sito ufficiale.

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Dalla beta 2.24.6.11 di WhatsApp per Android, inoltre, si evince anche come la crittografia end-to-end verrà segnalata direttamente all’interno delle chat, in modo che sia sempre visibile un indicatore che mostra la sicurezza della conversazione. Questa funzione sarà particolarmente utile quando verrà sfruttata con i servizi di messaggistica istantanea di terze parti.

Aggiornamento 25/03: un video mostra le chat di terze parti in azione

Il celebre portale TheSpAndroid ha avuto accesso ad una beta di WhatsApp con il sistema di interoperabilità attivo e ha deciso di mostrare il processo di inizializzazione delle chat di terze parti. Gli utenti, infatti, non saranno obbligati ad utilizzare il cross-platform, bensì potranno scegliere se attivare o disattivare questa particolare funzionalità.

Quando il sistema è attivo, si può accedere ad una sezione interamente dedicata all’interoperabilità con gli altri servizi di messaggistica istantanea, che nel filmato sono assenti in quanto la funzionalità non è ancora disponibile per tutti.

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