Attualmente, gli smartphone compatibili, che si parli di Google Pixel o di modelli di terze parti, sono dotati di Gemini Nano, la versione più piccola del modello LLM di Google. Tuttavia, Brian Rakowski, dirigente della divisione Pixel, ha ufficialmente dichiarato l’intenzione da parte della sua compagnia di integrare Gemini all’interno di Android.
Google Gemini sarà integrato all’interno del sistema operativo Android, ecco i vantaggi
L’obiettivo è quello di rendere disponibile Gemini non più soltanto in cloud tramite data center ma anche in locale, permettendo agli smartphone di utilizzarlo anche offline, con vantaggi in termini di rapidità e privacy e senza la necessità di dover supportare il servizio tramite abbonamento. Le infrastrutture per far funzionare una piattaforma AI sono solitamente molto costose, sia per l’hardware richiesto che per il dispendio energetico; non è un caso che Samsung sia intenzionata a mettere a pagamento il suo Galaxy AI.
Come anticipato, gli smartphone Android possono usufruire di Gemini Nano, modello AI dotato di una potenza condensata di 1,5 miliardi di parametri e 200 token al secondo, ma ci sono anche Gemini Pro e Ultra, rispettivamente con 6/137 miliardi di parametri e 1.000/4.000 token al secondo. Come affermato da Brian Rakowski, l’inserimento di Gemini dentro Android è programmato nel corso del 2025: ne potremmo parlare quindi con il futuro Android 16 se non già con Android 15, il cui rilascio sta partendo in questi mesi.
Sai che siamo anche su WhatsApp? Iscriviti subito ai canali di GizChina.it e GizDeals per restare sempre informato sulle notizie del momento e sulle migliori offerte del web!
⭐️ Scopri le migliori offerte online grazie al nostro canale Telegram esclusivo.