Realme GT 5 Pro si può sbloccare con la mano, ma i dubbi rimangono

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Crediti: Realme

Annunciato poche ore fa, Realme GT 5 Pro è uno smartphone molto promettente, e non soltanto perché si dota dell’ultissimo Snapdragon 8 Gen 3 di casa Qualcomm. Fra le novità passate un po’ più in sordina, infatti, ce n’è anche una che non manca di creare controversia: mi riferisco al riconoscimento della mano, che gli utenti possono utilizzare anche per effettuare una sorta di sblocco biometrico.

Realme GT5 Pro ha la tecnologia di riconoscimento della mano: utile o gimmick?

Non è la prima volta che assistiamo a qualcosa del genere: andando a memoria, il primo smartphone a dotarsi di una tecnologia del genere fu LG G8 ThinQ (RIP), che con la sua feature Hand ID utilizzava sensori IR e ToF per tracciare la mano e i suoi movimenti. Nel caso di Realme GT 5 Pro, invece, viene utilizzata la sola selfie camera da 32 MP, che immortala e memorizza l’immagine del palmo della mano dell’utente.

Come visibile nel video demo pubblicato da Realme, lo schermo si accede in automatico quando si avvicina e poi si allontana il palmo da esso, probabilmente lavorando in sinergia con un sensore di prossimità (forse a ultrasuoni, come quelli forniti da Elliptic Labs). Secondo Realme, utilizzare questo metodo di sblocco è più sicuro e più veloce del riconoscimento facciale, grazie anche al machine learning con oltre 10.000 modelli, capace di resistere a test con oltre 10 milioni di attacchi informatici.

Come su LG, anche lo smartphone Realme utilizza questa tecnologia non solo in termini di sblocco biometrico ma anche per muoversi nella UI e nelle app. Stringendo le dita si apre la schermata delle app recenti, muovendole di lato si fa uno swipe laterale, puntando il dito si clicca, con tre dita ferme si fa uno screenshot, girando la mano si torna alla home e avvicinandola allo schermo lo si spegne, mentre in app come TikTok si possono usare le gesture per mettere mi piace ai video, salvarli nei preferiti e skipparli.

Come anticipato, non è un’innovazione inedita in quanto già vista in passato su smartphone LG ma anche Huawei e Samsung (e sicuramente altri marchi che adesso dimentico), e praticamente sempre i risultati sono stati così deludenti da convincere le aziende a cancellarla al modello successivo. Vedremo se Realme riuscirà laddove queste compagnie hanno fallito, anche se i dubbi sull’effettiva utilità ed efficacia del tracciamento delle mani rimangono.

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