Aggiornamento 19/12: ancora test sulle capacità del Dimensity 9300, questa volta dall’esito positivo, li trovate a fine articolo.
La fine del 2023 è stata segnata dal vivo X100 Pro, il primo smartphone al mondo a montare il Dimensity 9300, il nuovo SoC high-end di MediaTek con cui rivaleggiare contro lo Snapdragon 8 Gen 3 di Qualcomm. Per la prima volta, il System-on-a-Chip della compagnia taiwanese si pone come un serio competitor, avendo dalla sua delle specifiche tecniche sulla carta superiore alla controparte statunitense; tuttavia, questo esubero prestazionale ha sin da subito destato preoccupazioni in termini di consumi ed efficienza energetica.
MediaTek Dimensity 9300 e vivo X100 Pro: lo stress test rivela problemi di temperature
Realizzato da TSMC con processo produttivo a 4 nm, il MediaTek Dimensity 9300 possiede una CPU octa-core con un’inedita configurazione All Big Core: 1 x 3,25 GHz Cortex-X4 + 3 x 2,85 GHz Cortex-X4 + 4 x 2,0 GHz A720, senza alcun core a basse prestazioni. Nonostante ciò, i primi test sembravano dare ragione a MediaTek, il cui microchip si prospettava avesse consumi inferiori dello Snapdragon 8 Gen 3.
Mettendo però lo smartphone a prova tramite l’app CPU Throttling Test, alcuni utenti hanno notato che il SoC MediaTek presenta fenomeni di thermal throttling. Eseguendo il test che mette sotto sforzo in maniera sintetica il processore, cioè facendo girare tutti i core contemporaneamente, dopo meno di due minuti il SoC raggiunge temperature troppo elevate per poter girare a massima potenza. Di conseguenza, abbassa le frequenze operative per evitare di danneggiarsi, finendo per scendere al 46% delle sue performance massime: rispetto alle suddette frequenze, dopo solo 2 minuti la CPU scende a 1,5 GHz, 1,2 GHz e 0,6 GHz.
Come paragone, nello stesso test uno smartphone con Snapdragon 8 Gen 2 come Xiaomi 14 Pro mantiene l’80% delle prestazioni dopo oltre 10 minuti sotto sforzo. A questo punto, per avere la prova del 9 bisognerà attendere che il SoC debutti su un altro smartphone, eseguire lo stesso test e così capire se sia più da incolpare MediaTek o vivo.
La risposta di MediaTek | Aggiornamento 30/11
In risposta a quanto accaduto, MediaTek ha risposto definendo il test come “imperfetto” in quanto “non rappresenta accuratamente gli scenari di utilizzo del mondo reale” essendoci in gioco eventuali fattori penalizzanti come temperatura e umidità ambientali. Ecco quanto dichiarato dal chipmaker:
“È risaputo che tutti gli smartphone moderni includono la limitazione termica per garantire che la temperatura del dispositivo rimanga in un intervallo accettabile/sicuro. Un modo migliore per utilizzare il test dell’acceleratore della CPU per confrontare i dispositivi fianco a fianco sarebbe quello di eseguire il test con la stessa temperatura del case del dispositivo. Con l’architettura big core della CPU di MediaTek, Dimensity 9300 raggiungerà un punteggio massimo e medio molto più alto rispetto ai concorrenti se il test viene eseguito correttamente. In sintesi, Dimensity 9300 sarà in grado di fornire maggiori prestazioni di calcolo durante l’arco del test.”
Nuovi test, questa volta positivi | Aggiornamento 19/12
A distanza di qualche settimana, i ragazzi di GSMArena hanno svolto nuovi test per testare le capacità del Dimensity 9300, il SoC high-end di MediaTek presente su vivo X100 Pro.
Questa volta il risultato è decisamente meno negativo: quando messo sotto sforzo per 60 minuti con CPU Throttling Test, il microchip scende all’80% delle sue capacità dopo circa 20 minuti, rimanendoci per 40 minuti per poi giungere al 73% dopo circa 55 minuti.
Il risultato è in linea se non migliore di quello di uno smartphone con Snapdragon 8 Gen 3 come iQOO 12, che nello stesso test scende sotto all’80% già nei primi 20 minuti. Anche nei test di efficienza di un benchmark come quello di 3DMark, vivo X100 Pro ottiene un punteggio di stabilità del 55% contro i 53% di iQOO 12.
⭐️ Scopri le migliori offerte online grazie al nostro canale Telegram esclusivo.