Secondo fonti interne e anonime, Baidu avrebbe deciso di staccarsi da NVIDIA e iniziare a ordinare chip AI targati Huawei. Negli scorsi mesi, la Google cinese ha creato e lanciato al pubblico Ernie, il suo modello LLM in stile GPT di OpenAI con annesso chatbot in stile ChatGPT. Tecnologie del genere necessitano di piattaforme hardware adeguate, finora rimaste nelle mani del monopolo di una NVIDIA che, però, inizia a scontrarsi con la volontà cinese di rendersi più indipendente.
Gli USA bloccano i chip AI alla Cina, e Baidu decide di passare da NVIDIA a Huawei
In ottica futura, Baidu ha richiesto a Huawei una fornitura composta da 1.600 chip Ascend AI 910B realizzati dalla sua divisione semiconduttori HiSilicon per alimentare 200 server cloud; a ottobre, la società di Ren Zhengfei aveva evaso almeno il 60% di un ordine il cui valore complessivo è stimato attorno ai 450 milioni di yuan, quasi 62 milioni di dollari, la cui evasione totale è prevista entro fine anno.
Le cifre in ballo sono comunque inferiori alle decine di migliaia che il chipmaker californiano era solito spedire alle aziende cinesi ogni anno, ma è comunque un primo passo che potrebbe spingere altre realtà cinesi a compiere lo stesso passo di Baidu, come nel caso di Alibaba, Tencent e ByteDance, in un mercato AI che in Cina ha un valore stimato attorno ai 7 miliardi di dollari.
Dopo anni in standby per sopperire alle limitazioni del ban USA, il lancio della serie Mate 60 e del suo Kirin 9000S ha rimesso Huawei in carreggiata nell’industria dei microchip. L’Ascend AI 910B è considerato l’alternativa al chip NVIDIA A100, per quanto gli addetti ai lavori sottolineino che quello di NVIDIA sia nettamente più potente e che quello di Huawei sia attualmente l’unica alternativa minimamente valida; “stavano ordinando i chip 910B per prepararsi ad un futuro in cui potrebbero non essere più in grado di acquistare da NVIDIA“, dice una delle fonti in questione, riferendosi a Baidu.
Per il momento conosciamo solamente Ascend 910, il chip AI che Huawei lanciò nel 2019 con l’obiettivo di espandere il catalogo HiSilicon anche al mondo dell’intelligenza artificiale. Prodotto a 7 nm, aveva una potenza di 256 TFLOPs per operazioni in virgola mobile a mezza precisione (FP16) e 512 TOPS per calcoli di precisione intera (INT8) con consumi di 310W.
Si intensificano gli sforzi da parte degli Stati Uniti di impedire alla Cina di mettere le mani sulle soluzioni occidentali più avanzate in termini di chip AI: prima il blocco interessò i top di gamma NVIDIA A100 e H100, poi si è esteso anche ai meno potenti A800 e H800, inizialmente creati proprio per bypassare il ban statunitense salvo poi finire anch’essi interdetti. Nel mentre, la Cina sta venendo spinta a slegarsi dalle tecnologie statunitensi, preferendo investire sulle realtà locali.