A partire dal 2022, Apple ha scelto di utilizzare un differente approccio per i System-on-a-Chip dei suoi melafonini, ma con la futura serie iPhone 16 potrebbe esserci un altro cambiamento. Sia con la serie 14 che con l’ultima serie 15, i modelli Pro e Pro Max sono i soli a montare il SoC di ultima generazione, mentre quelli base e Plus si rifanno al modello precedente. In questo modo, Apple diversifica maggiormente le quattro versioni, una diversificazione che però sembra destinata a cambiare con gli smartphone del prossimo anno.
Apple prepara i prossimi SoC A18 e A18 Pro per la serie iPhone 16
Secondo quanto afferma l’analista Jeff Pu in una ricerca con la società di investimento Haitong International Securities, iPhone 16 Pro e Pro Max (o dovremmo chiamarlo Ultra?) monteranno l’Apple A18 Pro, ma la novità è che iPhone 16 e 16 Plus non avrebbero l’attuale A17 Pro bensì l’apparentemente inedito Apple A18.
Tutti e due i chip sarebbero ovviamente prodotti dagli impianti taiwanesi di TSMC e sul nodo produttivo N3E, cioè i 3 nm di seconda generazione dopo il nodo N3B di prima generazione usato per A17 Pro. Essendo una linea produttiva più evoluta, dovrebbe avere una resa migliore ed essere meno costosa da produrre, oltre che più efficiente nelle temperature.
Un’altra fuga di notizie svela un’altra novità hardware della serie iPhone 16, cioè l’introduzione di nuovi materiali grazie a cui rendere più compatti gli smartphone. A partire dal 2024, Apple dovrebbe utilizzare non più materiale di substrato in rame flessibile bensì fogli di rame rivestiti di resina per la produzione dei circuiti stampati, rendendoli così più sottili e lasciando spazio per ottimizzare le dimensioni complessive. Non a caso, si vocifera che iPhone 16 Pro e Pro Max/Ultra dovrebbe salire da 6,1″ e 6,7″ a 6,3″ e 6,9″, anche per ospitare un comparto fotografico più evoluto e il nuovo tasto Cattura.