Prosegue la bizzarra strategia di Huawei, che dopo il lancio improvviso di Mate 60 e Mate 60 Pro decide nuovamente di stupirci presentando a sorpresa Huawei Mate 60 Pro+ (assieme a Mate X5). È la prima volta da quando ne ho memoria che la compagnia non presenta la serie Mate con un evento dedicato, che sia in Europa o in Cina, ed è anche la prima volta che i modelli non vengono presentati tutti assieme bensì a distanza di qualche giorno. Ma non perdiamoci in troppe chiacchiere e vediamo quali sono le sue novità.
Huawei lancia nuovamente a sorpresa il nuovo Mate 60 Pro+: tutte le novità
Design e display
Il design di Huawei Mate 60 Pro+ è molto simile agli altri due modelli, anche se cambiano le colorazioni. Per lo smartphone è stata adottata una doppia finitura con lavorazione nanometrica, il cui risultato sono due versioni Beige e Inkstone Black per una scocca che ricorda l’ecopelle ma realizzata in vetro. Misura 163,65 x 70 x 8,1 mm e ha un peso di 225 grammi con certificazione IP68, per uno schermo sempre quad curved LTPO OLED da 6,82″ Full HD+ (2.616 x 1.212 pixel) in 19.5:9 con densità di 423 PPI, refresh rate da 1 a 120 Hz, campionamento del tocco a 300 Hz, PWM Dimming a 1.440 Hz, protezione Kunlun Glass 2 e supporto HDR10+.
Davanti rimane la controversa scelta di utilizzare un triplo punch-hole come su Mate 60 e 60 Pro, scelto da Huawei per ospitare selfie camera e riconoscimento facciale 3D.
Specifiche tecniche
Come previsto, anche Huawei Mate 60 Pro+ si basa ufficiosamente sul Kirin 9000S. Dico “ufficiosamente” perché Huawei non ha ancora parlato pubblicamente del ritorno ai SoC proprietari, e le teorie sul perché si sprecano, a partire dalla possibile violazione del ban USA di Huawei e SMIC. Non mi sto a dilungare sulle caratteristiche di questo microchip, perché su di esso trovate diversi articoli dedicati, che si tratti di nanometri, specifiche e benchmark.
Oltre alla reintroduzione di un modem 5G, dopo anni di smartphone solo 4G, anche questo nuovo modello ha dalla sua la comunicazione satellitare sulla rete cinese BeiDou con supporto alle telefonate, il primo ad averla nel mercato mobile. C’è nuovamente una batteria da 5.000 mAh con ricarica rapida 88W, wireless a 50W e anche inversa a 20W, molto potente e utile per usare lo smartphone come una powerbank. Per il software, troviamo ovviamente l’ultimo HarmonyOS 4.0, e non manca l’espandibilità via NanoSD, così come Wi-Fi 6, Bluetooth 5.2 e USB-C 3.1.
Chiudiamo col comparto fotografico, praticamente l’unica differenza rispetto a Mate 60 Pro, con una tripla fotocamera da 48+40+48 MP. Il sensore principale è stabilizzato OIS ed è dotato di apertura variabilef/1.4-4.0, e ad affiancarlo ci sono un ultra-grandangolare a più alta risoluzione e un teleobiettivo 3.5x/macro anch’esso con OIS e con un’apertura f/3.0 più luminosa. Davanti, invece, la selfie camera è da 13 MPf/2.4 ed è accompagnata dalla fotocamera 3D per lo sblocco facciale.
Prezzo e disponibilità
Huawei Mate 60 Pro+ è disponibile nelle due varianti da 16/512 GB e 16 GB/1 TB, delle quali non conosciamo ancora ufficialmente il prezzo. Tuttavia, salvo sorprese, la serie Mate 60 non arriverà in Italia.