Samsung Galaxy Z Fold 5 è tanto fragile quanto resistente: il test di JerryRigEverything

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Recentemente non è andata benissimo a Google Pixel Fold e Motorola RAZR 40 Ultra, le cui sorti non si sono rivelate benigne nelle mani di JerryRigEverything, ma in queste settimana è stato annunciato anche Samsung Galaxy Z Fold 5. Ampiamente criticata dalla community tech per la pochezza di novità rispetto ai modelli precedenti, rimane comunque una delle serie di smartphone pieghevoli più venduta in tutto il mondo, seconda soltanto a quella Flip sempre di Samsung.

JerryRigEverything ci mostra il grado di coriaceità del nuovo Samsung Galaxy Z Fold 5

Alla luce della mole di vendite che Samsung ha nel settore dei pieghevoli, è decisamente utile che uno come Zach metta le “grinfie” su Samsung Galaxy Z Fold 5. Le poche novità si riflettono anche nel test di resistenza: lo schermo esterno (Gorilla Glass Victus) si graffia come al solito al livello 6/7 sulla scala di Mohs, mentre quello interno al livello 2. La tecnologia odierna fa sì che l’Ultra-Thin Glass che usano Samsung e altre compagnie per proteggere gli schermi flessibili non sia granché resistente ai graffi, arrivando persino a rovinarsi semplicemente premendo con un’unghia.

Il frame è in alluminio (Samsung lo chiama Armor Aluminum) ed è qui che si trova il sensore d’impronte digitali, anziché nel display come sugli smartphone tradizionali; attenzione, però, perché se si graffia in maniera evidente potrebbe non funzionare più correttamente. Nonostante la certificazione IPX8 dica che ufficialmente Z Fold 5 è protetto solo dai liquidi, anche riempendolo di polvere e sabbia non succede nulla, il ché è decisamente un bene. Merito anche della nuova cerniera, che oltre a eliminare lo spazio da chiuso fra le due parti è ben protetta dai detriti. Infine il bend test, che fortunatamente mantiene lo smartphone intatto nonostante le forti sollecitazioni.

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