Addio Wi-Fi, benvenuto Li-Fi: come la luce migliorerà le nostre connessioni

wifi vs lifi

Era il 1997 quando l’ente di standardizzazione IEEE dette il lascia passare per la tecnologia Wi-Fi, e da allora è radicalmente cambiato il nostro modo di accedere alla rete. Quell’innovazione liberò il mondo intero dalla schiavitù dei cavi, dando vita al concetto di connessione wireless, oggi comune a chiunque. Ma se pensavate che non potessero esserci evoluzioni radicali in tal senso, allora sappiate che sempre l’ente IEEE ha ufficializzato lo standard Li-Fi, quella che potremmo considerare la prossima pietra miliare della comunicazione digitale.

Come lo standard Li-Fi vuole cambiare e migliorare il mondo della connettività

li-fi purelifi

Cos’è lo standard Li-Fi

Se l’acronimo Wi-Fi sta per Wireless Fidelity, Li-Fi sta per Light Fidelity, ed è una tecnologia wireless che utilizza la luce per trasmettere dati. Ufficializzato dall’IEEE sotto forma di standard 802.11bb, nasce nel 2011 ad opera di Harald Haas, professore di comunicazioni mobili dell’università di Edimburgo, e viene portato avanti dal 2018 da parte delle aziende pureLiFi (fondata da mr. Haas) e Fraunhofer HHI.

Il concetto è “semplice”: usare onde luminose al posto delle onde radio per spostare dati da un dispositivo a un altro in modo più veloce e affidabile, con velocità che possono raggiungere fino a 224 Gigabit al secondo grazie a uno spettro utilizzabile fino a 10.000 volte più ampio delle frequenze usate nel Wi-Fi. Tralasciando le misurazioni in ambienti ideali di laboratorio, in ambienti comuni come case e uffici si possono comunque raggiungere velocità fino a 1 Gbps senza saturare il segnale.

Come funziona la connessione Li-Fi

Affinché entri in azione, la tecnologia Li-Fi utilizza luce visibile e invisibile (infrarosso e ultravioletti) emessa da apposite lampade LED, basandosi sul concetto di comunicazione a luce visibile (VLC) che i Bell Lab usarono nel 1880 per inventare il fotofono. Affinché possano inviare dati, la luce LED viene modulata ad alta velocità accendendola e spegnendola rapidamente o variandone l’intensità. Il dispositivo ricevente è generalmente un sensore fotosensibile, per esempio un fotodiodo o una fotocamera, incaricato di rilevare le variazioni dell’intensità luminosa causate dalla modulazione. Queste variazioni vengono convertite in segnali digitali, permettendo di estrarre i dati trasmessi.

Se ve lo steste chiedendo, funziona anche al buio proprio perché utilizza non solo lo spettro di luce visibile agli occhi umani ma anche altre bande dello spettro elettromagnetico come luci a infrarossi o ultraviolette.

Vantaggi e svantaggi del Li-Fi

Usare la luce anziché le onde radio ha come principale vantaggio l’utilizzo di frequenze più elevate e quindi avere velocità più rapide e meno interferenze: il Wi-Fi viaggia solo a 2,4 e 5 GHz, frequenze che possono essere condivise anche con altri dispositivi con conseguente rischio di interferenze. È una tipologia di connessione più sicura: al contrario delle onde radio, che oltrepassano le mura ed escono quindi dai propri confini, la luce viene bloccata dalle superfici ed è quindi meno vulnerabili ai cyberattacchi.

Avrete già capito, quindi, che l’altro lato della medaglia è proprio questa limitazione fisica: venendo bloccata da superfici e oggetti, la connessione Li-Fi ha una copertura limitata. La necessità di contatto più o meno diretto fra trasmettitore e ricevitore fa sì che possano esserci oscillazioni nella connessione. Immaginate di avere uno smartphone con Li-Fi e di avere una lampada Li-Fi sul soffitto: se il sensore Li-Fi dello smartphone non è rivolto verso la luce, la connessione ne risente, un po’ come quando si prova a usare invano il telecomando a infrarossi senza puntarlo verso la TV.

Quando avremo i primi dispositivi Li-Fi

La succitata pureLiFi ha debuttato sul mercato con Light Antenna ONE, antenna che potrà essere integrata all’interno di dispositivi elettronici fra cui anche gli smartphone. A tal proposito, abbiamo visto che OPPO sta già lavorando in tal senso, ma è solo questione di tempo prima che, da qui in avanti, anche altri produttori si muovano in questa direzione.

C’è poi LiFi Cube, quello che possiamo considerare un modem Li-Fi dotato delle luci LED incaricate di trasmettere i dati ai dispositivi circostanti fino a 250 Mbps.

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