Aggiornamento 15/05: dopo mesi di silenzio, ci sono nuovi risvolti per il ban di OPPO e OnePlus e Germania. Trovate tutti i dettagli a fine articolo.
A quanto pare, la situazione attorno al ban in Europa per OPPO e OnePlus è più seria del prevista e potrebbe coinvolgere anche Realme e vivo. Forse ricorderete che lo scorso luglio Nokia ha citato in giudizio le due compagnie cinesi per la violazione di brevetti, rivolgendosi al tribunale competente di Mannheim per la risoluzione della vicenda legale. In attesa che le parti arrivino a un eventuale accordo, Nokia ha richiesto e ottenuto il blocco in Germania della vendita degli smartphone coinvolti. Quando ve ne avevamo parlato inizialmente la situazione era ancora in fase di sviluppo, ma adesso ha assunto connotati ben decisi e che mettono a rischio l’operatività delle aziende incriminate.
Arriva il ban in Germania per OPPO e OnePlus, anche Realme e vivo rischiano di lasciare l’Europa
Era il 2018 quando Nokia depositava brevetti relativi all’utilizzo di tecnologie legate alla connettività 4G e 5G, di cui è diventata leader negli anni. Ed è stato nel 2021 che Nokia ha citato in giudizio OPPO e Lenovo (e i rispettivi sub-brand OnePlus e Motorola) per la loro violazione di questi brevetti, che richiedono il pagamento di royalties pari a 2,50€ per ogni smartphone. Ma se con Lenovo ha raggiunto un accordo pacifico, lo stesso non è accaduto con OPPO, che ha definito “irragionevolmente alta” questa tassa e ha presentato ricordo al tribunale di Monaco 1. Arriviamo così a oggi, con OPPO e OnePlus che, avendo perso il ricorso, dal 5 agosto si sono viste costrette a interrompere la vendita di smartphone in Germania.
Visitando il sito ufficiale di OnePlus Germania si può constatare la sparizione degli smartphone dal catalogo, mentre rimangono tutti gli altri dispositivi non telefonici come cuffie, caricatori e quant’altro. Lo stesso vale per il sito di OPPO Germania, con tanto di messaggio nella home che rassicura i clienti sul supporto degli smartphone precedentemente acquistati. E immaginiamo che lo stesso avverrà anche nei vari negozi fisici presenti nella nazione tedesca. Per il momento, rivenditori come MediaMarkt (il nostro MediaWorld), Saturn, Amazon e gli operatori telefonici potranno continuare a vendere gli smartphone già nei magazzini fino a esaurimento scorte. Si menziona anche la possibilità di importarne di nuovi dalle filiali all’estero, fra cui i Paesi Bassi, anche se Nokia potrebbe agire richiedendo una confisca doganale.
È anche possibile che OPPO decida di abbandonare definitivamente la Germania: dei quasi 150 milioni di smartphone venduti globalmente nel 2021, solo 2 milioni sono stati venduti in Germania, e immaginiamo che la quota di OnePlus sia ancora minore. Qualcuno potrebbe chiedersi perché dovrebbero preferire la dipartita piuttosto che a sborsare 2,50€ per ogni smartphone: il problema è più profondo, perché per accettare andrebbe stipulato un accordo di licenza su scala mondiale, ergo pagare le royalties anche su tutti gli altri smartphone venduti nel resto del mondo.
A questo punto, ci si chiede quale sarà il futuro delle due aziende in Germania: come ha dichiarato un portavoce, “nonostante la sospensione della vendita e della commercializzazione di alcuni prodotti, OPPO continuerà ad operare in Germania“. Tuttavia, Nokia non si è fermata qui, perché per lo stesso motivo anche Realme e vivo sono state citate in giudizio in Francia, Finlandia, Svezia, Spagna, Regno Unito e Paesi Bassi. Qualora i vari tribunali nazionali dessero ragione a Nokia, si configurerebbe una situazione alquanto negativa per OPPO, OnePlus, Realme e vivo, che si vedrebbero buttate fuori da alcuni dei principali mercati europei, per quanto l’Italia non sembra ancora coinvolta. Fra l’altro, è ironico che a inizio 2022 la stessa Nokia sia stata citata in giudizio in Europa per la violazione di brevetti che hanno comportato il ritiro di alcuni suoi smartphone dal commercio.
Comunicato OPPO | Aggiornamento 09/08
Ecco il comunicato ufficiale di OPPO sulla vicenda del ban in Germania:
Comunicato Nokia | Aggiornamento 17/08
Dopo il comunicato di OPPO, anche la diretta interessata Nokia si esprime ufficialmente sulla questione ban in Germania:
Comunicato OnePlus e vivo | Aggiornamento 24/08
Ecco il comunicato ufficiale di OnePlus:
Il ban è ufficiale | Aggiornamento 11/10
Dopo averla bloccata dal mercato offline, diventa ufficiale il ban in Germania contro OPPO e OnePlus, costringendola a essere estromessa anche dal mercato online per gli store digitali. La corte tedesca di Karlsruhe ha respinto il ricorso per la sospensione del contenzioso con Nokia, anche se mancano dettagli specifici. Nel frattempo, Nokia si starebbe muovendo per attuare le stesse restrizioni anche in altre nazioni europee come l’Olanda, non solo ai danni di OPPO ma anche di vivo.
OPPO parla con Nokia | Aggiornamento 04/04
Dopo i rumors della dipartita dall’Europa, si torna a parlare della vicenda che gravita attorno a OPPO e OnePlus in Germania, visto che il contenzioso con Nokia sarebbe la ragione per cui ci sarebbero problemi nel nostro continente per l’azienda cinese. Ma OPPO è tornata a smentire questa possibilità, aggiungendo nuovi dettagli sulla situazione in terra tedesca, ecco il comunicato ufficiale:
OPPO si prepara a lasciare la Germania?
Dopo settimane di silenzio, ci sono nuovi indizi che sembrerebbero indicare che OPPO (e quindi OnePlus) stia valutando di lasciare il mercato tedesco. Provando a cercare su Google “oppo german” o “oppo deutschland” si trova il sito Global, mentre visitando direttamente il sito tedesco, è sempre attivo ma la compagnia ha eliminato tutte le pagine relative ai suoi prodotti, lasciando solamente quelle relative all’assistenza e il riferimento alla partnership con Champions League, probabilmente perché obbligata dagli accordi contrattuali fra OPPO e UEFA. Nella parte bassa, è specificato quanto segue: “Nessuna informazione sul prodotto è attualmente disponibile sul nostro sito web. Alcuni dei prodotti non sono disponibili anche in Germania, tra cui Reno 8 Series, Find N2 Flip“. Questa ipotesi si aggiunge alle indiscrezioni che vedrebbero la compagnia stare abbandonando il mercato francese.
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