C’è molto da discutere su sull’OPPO Find N2 Flip. Il nuovo smartphone pieghevole del brand, il terzo della sua lineup ma il primo ad arrivare ufficialmente anche in Italia, è un prodotto premium, realizzato con materiali e tecniche di assemblaggio di altissima qualità, che va in diretta concorrenza con il Samsung Galaxy Z Flip 4.
E sebbene il form factor sia praticamente lo stesso rispetto al foldable a conchiglia di Samsung, ha un display esterno più grande, una cerniera migliore che annulla il gap tra le due sezioni ed uno schermo pieghevole in cui la piegatura orizzontale è praticamente impercettibile.
Tutte caratteristiche che potrebbero giustificare i 50 euro in più nel prezzo di lancio ufficiale rispetto a quelli che vedemmo quando fu presentato lo Z Flip 4 di Samsung, a patto che si accettino una serie di compromessi relativi all’hardware, come la decisione del brand cinese di affidarsi ad un processore Mediatek ed una serie di “limitazioni” software che tendono un po’ a tagliare le gambe alla reale utilità del display esterno.
Indice
Recensione OPPO Find N2 Flip: poteva essere PERFETTO e invece..
Design e materiali
Ora, partiamo subito da un presupposto: è bello vedere come OPPO sia riuscita a produrre uno smartphone con design e materiali con questa qualità. Una volta piegato, OPPO Find N2 Flip è un quadratino piegato ed ordinato, senza spazio visibile tra le due sezioni e con un grande display esterno nel quale il brand ha fatto un ottimo lavoro di ottimizzazioni delle cornici che, diciamola tutta, sono quasi inesistenti. Lo smartphone ha uno di 16 millimetri e pesa 191 grammi, ed è un pelo più sottile e pesante dello Z Flip 4 (che, ricordiamolo, nella sua parte più spessa misura 17.1 mm e pesa 187 grammi). E sì, in questa recensione confronteremo molto OPPO Find N2 Flip con lo Z Flip 4, perché non solo è il diretto competitor del nuovo foldable, ma ormai Samsung è sinonimo di smartphone pieghevoli.
Realizzato in vetro e metallo, oltre al display esterno OPPO Find N2 Flip integra due fotocamere, un sensore per le impronte digitali posizionato nel tasto d’accensione ed una back cover che, almeno nella colorazione viola che abbiamo ricevuto in prova, è estremamente scivoloso sia quando lo si impugna che quando lo si appoggia sulle superfici. Fortunatamente però, nella confezione esce una cover in plastica rigida che migliora molto le cose.
La cornice è realizzata in metallo ed anche se la finitura della superficie rende un po’ più complicato aprire lo smartphone, l’ottima cerniera Flexion ingegnerizzata da OPPO migliora profondamente le cose, grazie ad un movimento fluido, poca resistenza e la totale assenza di quel rumore “plasticoso” che si fa notare quando si apre lo Z Flip 4.
Ed è proprio la nuova cerniera che rende possibile l’eliminazione del gap tra le due sezioni dello schermo, cosa che non solo migliora l’estetica generale del dispositivo ma azzera il fastidiosissimo problema dell’accumulo di polvere: con i foldable di Samsung, una delle cose più fastidiose è che, dopo essere messi in tasca, una volta aperti si può trovare qualche granellino sullo schermo entrato proprio dal gap presente nelle due superfici. Problema che con OPPO Find N2 Flip non vi si presenterà quasi mai.
Tuttavia però OPPO Find N2 Flip è meno resistente dello Z Flip 4. Ha una certificazione IPX4, quindi non è resistente alla polvere ed ha un basso livello di resistenza all’acqua, ed è un vero peccato soprattutto considerando che la controparte Samsung è certificata IPX8. Vero è però, che la cerniera Flexion è stata dichiarata resistente fino a 400.000 aperture e chiusure, quindi non si dovrebbe avere timore che il dispositivo si rompa nel suo utilizzo.
Display esterno
Ma è proprio lo schermo esterno, grande ben 3.26 pollici (con una frequenza di aggiornamento di 60 Hz ed una luminosità di picco di 900 nit) e decisamente più generoso di quello integrato nello Z Flip 4 o anche nel Motorola Razr 2022 (qui la recensione) la prima vera occasione persa del brand. Il suo concetto è (giustamente) ben distante da quello visto nell’OPPO Find N (qui la recensione) e non permette l’utilizzo completo del sistema operativo ma è limitato ad una serie di widget proprio come negli altri due clamshell del mercato.
E senza girarci troppo intorno: è più grande e comodo da vedere, ma ciò che ci si può fare è ancora molto (molto) limitato. Con lo schermo esterno dell’OPPO Find N2 Flip in realtà si può rispondere ai messaggi, ma con delle risposte predefinite, visualizzare il calendario, i timer, può essere utilizzato come mirino per la fotocamera e poco altro. Si può impostare uno sfondo che visualizzerà un “animale domestico interattivo” ma, anche qui, anche se le immagini sono molto carine, da qui a poter essere chiamate interattive ce ne vuole.
Ed anche se si può accedere al menu delle impostazioni rapide e leggere le proprie notifiche (che però non verranno visualizzate completamente), in sostanza il concetto su cui è stato sviluppato il software di gestione dello schermo esterno vi porterà sempre, e dico sempre, a dover aprire lo smartphone.
Insomma, il fatto che OPPO Find N2 Flip sia dotato di uno schermo esterno così grande e realizzato qualitativamente così bene potrebbe essere una marcia in più per il dispositivo, ma senza pensare realmente a funzionalità nuove e comode, potrebbe diventare una caratteristica piuttosto inutile. Spero molto in qualche aggiornamento software che lo migliori profondamente.
Display
Aprendo lo smartphone, si accede ad un display AMOLED da 6.8 pollici con una risoluzione di 1080 x 2520 pixel, una frequenza di aggiornamento massima di 120 Hz ed il supporto all’HDR10+. La luminosità di picco dichiarata è di 1200 nit ed anche se nei nostri test il valore massimo che abbiamo rilevato è di poco inferiore ai 1100 nit, di certo utilizzare OPPO Find N2 Flip in condizioni di luce diretta non sarà minimamente un problema: i valori di retroilluminazione del nuovo foldable del brand sono profondamente maggiori rispetto a quelli dello Z Flip 4 e la differenza la si nota anche ad occhio nudo.
Insomma, è un gran bel display, con neri profondi e colori ben saturati, che integra una pellicola praticamente invisibile e che è sbalorditivo in quanto a gestione della piega: è realizzato con 12 layer sottilissimi ed in connubio con la cerniera Flexion, che ha una struttura interna a goccia, ha sì una piega (quella deve esserci per forza) ma è praticamente impercettibile alla vista e al tatto, se non quando non si guarda il display controluce con immagini scure.
Insomma, se si mettono accanto lo Z Flip 4 e l’OPPO Find N2 Flip, si può pensare che si tratti di due smartphone distanti di almeno tre generazioni.
Ciò che non mi ha fatto proprio impazzire è la fedeltà nella riperoduzione dei colori, che tendono molto alle tonalità fredde, ma non è nulla di preoccupante considerando che è presente una sezione delle impostazioni che permette di gestire proprio questi fattori: ad esempio, quando si arriva la modalità Pro Cinematografico, il dE2000 medio è di 0,8. Ossia la perfezione.
Hardware e prestazioni
OPPO Find N2 Flip è animato dal Mediatek Dimensity 9000+, un SoC di fascia alta prodotto a 4 nm che, in linea di massima, dalla nostra esperienza eravamo certi garantisse prestazioni simili a quelle di uno Snapdragon 8+ Gen. 1. La RAM è di 8 GB di tipo LPDDR5 mentre la memoria interna è di 256 GB di tipo UFS 3.1. Insomma, è una configurazione di buon livello, non paragonabile a quella degli attuali top di gamma (che, oltre al SoC Qualcomm, utilizzano memorie RAM e interne più veloci) che però, complice probabilmente un software un po’ acerbo o una gestione un po’ conservativa del processore Mediatek, tende un po’ a tagliare le gambe al dispositivo.
Abbiamo eseguito tutti i benchmark di rito, ottenendo risultati leggermente inferiori al livello previsto, anche se più che accettabili. In GeekBench, ad esempio, OPPO Find N2 Flip ha ottenuto dei punteggi più bassi rispetto a quelli che abbiamo visto nel TecnoPhantom X2 Pro (che ha un Dimensity 9000) e al Samsung Galaxy Z Flip 4. E sono risultati che effettivamente si verificano in praticamente tutti i test che abbiamo eseguito, compreso 3D Mark ed AnTutu.
Insomma, è chiaro che il form factor a conchiglia tende ad abbassare le prestazioni generali dei SoC utilizzati, probabilmente per una diversa gestione delle temperature, ma in quanto a numeri nudi e crudi l’OPPO Find N2 Flip si è rivelato inferiore agli altri clamshell del mercato, compreso il Motorola Razr, anche se non proprio in tutti campi. Ed è una cosa piuttosto strana, soprattutto perché anche dallo stress test di AntuTu è emerso che le temperature vengono gestite egregiamente, ma probabilmente per via di una gestione un po’ conservativa delle frequenze di funzionamento dei vari core del SoC.
È chiaro però che un prodotto con questo form factor non viene progettato ed acquistato per le prestazioni nude e crude, ma per il form factor e la comodità quando ad esempio lo si ripone in tasca, ma sono dell’idea che quelli di OPPO abbiano ancora un po’ di lavoro da fare per quanto riguarda l’ottimizzazione del software che, a tratti, soffre di qualche rallentamento e di qualche incertezza anche nel rilevamento del touch.
Si tratta comunque di un prodotto con prestazioni più che sufficienti per la vita di tutti i giorni, che ha ancora un ampio margine di miglioramento in quanto a prestazioni e fluidità del sistema.
Detto questo, l’audio in capsula è buono, così come la connessione alle reti cellulari e l’effetto stereofonico che viene generato dalla capsula auricolare, ma ciò che non mi ha molto convinto è la precisione del sensore per le impronte digitali integrato nel tasto d’accensione: sarà perché è troppo piccolo o tarato non perfettamente, ma non sempre riconosce l’impronta al primo tocco, neppure dopo aver provato a riconfigurare il tutto.
Fotocamere
Il modulo fotocamere dell’OPPO Find N2 Flip è in linea con quanto si trova nei dispositivi della concorrenza: sono presenti due fotocamere, una principale ed un’ultra-wide, il che conferma il fatto che con questi form factor nessuno è ancora riuscito a trovare lo spazio per una lente tele.
La fotocamera principale si basa su un sensore Sony IMX890 da 50 megapixel ed un’apertura focale f/1.8, ed è affiancata da un’ultra-wide decisamente più modesta che si basa su un sensore Sony IMX355 da 8 megapixel con apertura f/2.2. Nessuna delle due ottiche è dotata della stabilizzazione ottica e l’ultra-wide non dispone neppure di un qualsivoglia sistema di autofocus.
Anche questo comparto fotocamere è realizzato in collaborazione con Hasselblad, e la mano del celebre brand fotografico si vede soprattutto nelle tarature relative al bilanciamento del bianco e della saturazione, oltre che nella modalità Pro disponibile nel menu dell’app Fotocamera.
Il display esterno e la natura stessa dello smartphone ampliano poi le possibilità di scatto, permettendo l’utilizzo dello schermo da 3.6” come mirino alternativo per foto e video (in modo da scattare selfie con le fotocamere principali) e la modalità Flex che permetterà di scattare con inquadrature un po’ più spinte o di appoggiare lo smartphone su una superficie a mo’ di treppiedi.
Ma veniamo alla qualità. In condizioni di buona luminosità OPPO Find N2 Flip scatta delle splendide foto, con colori naturali e ben bilanciati, una buona gestione della gamma dinamica ed un bilanciamento del bianco sufficiente, anche se in alcuni casi tende un po’ al verde. In linea generale la fotocamera principale del foldable di OPPO tende a garantire scatti più piacevoli e naturali rispetto a quella integrata nello Z Flip 4.
Purtroppo però non si può dire lo stesso per quanto riguarda l’ultra-wide, che soffre molto del gap qualitativo rispetto all’ottima fotocamera principale e genera foto che tendono un po’ più al morbido e meno dettagliate, seppure con una buona gestione della gamma dinamica. In tutta sostanza, per quanto riguarda l’ultra-wide il Galaxy ha prestazioni migliori.
Come al solito, grazie alla presenza del Marisilicon X, in condizioni di scarsa luminosità le fotografie scattate con OPPO Find N2 Flip sono di ottima qualità, a patto che le si scatti solo con la fotocamera principale. Con questa fotocamera gli scatti hanno una gamma dinamica molto ampia, le ombre e le luci sono elaborate molto bene ed i colori sono ben saturi. Certo, il software forse spinge un po’ troppo sulla nitidezza, ma gli scatti sono sempre ben dettagliati e puliti.
Le cose però cambiano con l’ultra-wide, che non è a tutti gli effetti la fotocamera da utilizzare per scattare con poca luce. In questo caso le immagini realizzate tendono ad essere generate con ombre troppo sottoesposte e morbide, e la colpa è da dare al sensore che è troppo rumoroso con poca luce e al software che è costretto a “pulire” troppo le immagini scattate.
Buoni i selfie, che possono essere scattati con tre diversi livelli di zoom, e che sono qualitativamente molto precisi anche grazie alla presenza dell’autofocus, niente male i video che però soffrono un po’ della mancanza relativa alla stabilizzazione ottica e di una risoluzione a mio parere poco più che sufficiente per uno smartphone venduto comunque ad un prezzo da top di gamma.
OPPO Find N2 Flip registra massimo in 4K a 30 fps, e se si vogliono video a 60 fps bisognerà accontentarsi di un FullHD. L’ultra-wide inoltre, è in grado di registrare solo a 1080p a 30 fps. E questa è un’altra delle tante stranezze di questo smartphone che, tra l’altro, non permette di registrare video in 4K quando lo si utilizza da chiuso sfruttando il display esterno.
Software
OPPO Find N2 Flip arriva poi con la ColorOS 13, ossia l’interfaccia grafica con cui il brand ha personalizzato l’esperienza utente di Android 13, che riceverà ben 4 anni di aggiornamenti di Android e 5 anni di aggiornamenti di sicurezza. Ed eccetto alle funzionalità pensate per le modalità fold, in tutta sostanza è la stessa interfaccia grafica che si potrà trovare su un OnePlus 11 (qui la recensione) o su un Realme.
È una GUI pulita e ben ordinata, ma personalizzata da tutta una serie di funzioni extra come Shelf (che personalmente non mi fa impazzire), oppure la possibilità di personalizzare la GUI in ogni minimo particolare e molto altro.
Come al solito, un software affidabile e adatto a chi cerca sia semplicità sia un ventaglio di possibilità di personalizzazione senza necessariamente strafare, che è sempre fluido, semplice da utilizzare anche dai meno esperti che però, come vi dicevo, attualmente soffre leggermente di rallentamenti: ma sono convinto che OPPO risolverà il problema con un aggiornamento software. Insomma, non è proprio tra le mie interfacce grafiche preferite, ma è chiara e veloce, e non integra funzioni assurde che a lungo andare potrebbero influenzare negativamente l’esperienza utente.
Batteria e ricarica
La batteria dell’OPPO Find N2 Flip è un’enorme 4300 mAh, decisamente più capiente della 3700 mAh che troviamo nello Z Flip 4 e che è in grado di garantirgli un’autonomia superiore rispetto a tutti i suoi diretti competitor. Sia chiaro però, conoscendo ormai piuttosto bene il Mediatek 9000 sappiamo quanto sia un SoC con cui in realtà l’autonomia varia in base a tantissimi fattori, ma tutto sommato in quanto a batteria questo OPPO è più che promosso: l’idea che ha avuto il brand di dividere le celle e posizionarle in entrambe le sezioni dello schermo è risultata vincente e garantisce senza problemi l’intero giorno di utilizzo medio.
La ricarica invece è a 44w e permette allo smartphone di essere ricaricato in 30 minuti di circa il 60% e in poco meno di 1 ora del 100%. Purtroppo però, OPPO Find N2 Flip non dispone di alcuna tecnologia di ricarica wireless, cosa presente nello Z Flip 4.
Prezzo e considerazioni
Il prezzo di vendita di OPPO Find N2 Flip è di 1199,90 euro, nelle colorazioni Astral Black e Moonlight Purple ed arriva con diverse promozioni: dal 18 Febbraio fino al 27 Febbraio, sarà invece possibile effettuare il pre-ordine in bundle con cover, 100€ di sconto su un secondo prodotto acquistato su OPPO Store e una garanzia convenzionale aggiuntiva per la copertura di danni accidentali allo schermo. Successivamente, dal 28 Febbraio al 16 Aprile sarà attiva la promo nazionale con la quale si potrà acquistare OPPO Find N2 Flip in bundle con una cover e una garanzia convenzionale aggiuntiva per la copertura di danni accidentali allo schermo.
Ed è uno di quegli smartphone che ero molto curioso di provare nella versione Global, soprattutto perché il brand ci ha messo un po’ per farlo arrivare da noi. Certo non è un prodotto perfetto, anzi, e continuo a non essere molto d’accordo sulla scelta del brand di affidarsi a Mediatek, ma è senza dubbio il Flip meglio realizzato attualmente in circolazione con la migliore fotocamera principale, la migliore cerniera e il migliore schermo con piega praticamente invisibile.
La fotocamera ultra-wide però è più da smartphone di fascia media, e la mancanza della certificazione IP, della ricarica wireless e l’impossibilità di registrare video a buona risoluzione (soprattutto quando si utilizza il display esterno) mi hanno fatto un po’ storcere il naso. Con lo schermo esterno poi, OPPO ha perso una grande opportunità, ma sono convinto (o, forse, spero) che con qualche aggiornamento software le cose potrebbero migliorare.
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