Recensione Razr 2022: display senza piega e hardware potente, ma manca ancora qualcosa

Se c’è un brand che negli ultimi tempi ha dimostrato un netto cambio di rotta, è Motorola. Lo abbiamo visto con i suoi ultimi smartphone, i pochi del mercato ad essere introdotti con un posizionamento corretto e mai eccessivo, e lo ritroviamo anche nell’impegno che il marchio ha messo nel software con cui, oltre ad una personalizzazione molto gradevole, per alcuni modelli vengono garantiti 3 major update e 4 anni di patch di sicurezza.

Ebbene, il nuovo Motorola Razr 2022 si inserisce a gamba tesa proprio in questa strategia: display flessibile a 144 Hz, nuova cerniera che si chiude (quasi) senza gap e con una piega quasi invisibile, form factor molto più prossimo a quello degli smartphone tradizionali, sono tutte caratteristiche che, sulla carta, farebbero pensare che si tratta del miglior spartphone pieghevole in circolazione. Ma sarà così?

Recensione Motorola Razr 2022: tanti passi in avanti

Design e materiali

Ok, che il Motorola Razr 2022 abbia totalmente abbandonato tutti quei riferimenti iconici dello storico smartphone dei primi anni 2000 è una cosa risaputa a tutti. Non c’è più quel grande mento inferiore, e scompare il notch squadrato. E, a dirla tutta, assieme a questi elementi il Motorola Razr 2022 perde anche un po’ di personalità, forse anche perché è disponibile solo in colorazione nera e totalmente privo di combinazioni cromatiche che possano renderlo più attraente.

Vero è però che Motorola Razr 2022 è nettamente più comodo da utilizzare rispetto alla generazione precedente ed il peso e le dimensioni maggiori sono giustificate dalla presenza di una batteria più grande, un hardware da top di gamma e fotocamere più spesse. Insomma, è tutto un altro smartphone.

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C’è anche un nuovo meccanismo di chiusura, una nuova cerniera, che permette alle due sezioni di chiudersi in maniera quasi parallela, e di poter essere utilizzate ad angolazioni differenti un po’ come abbiamo visto nello Z Flip 4 di Samsung. Da questo punto di vista però, mi sarei aspettato un passo in avanti più marcato a livello costruttivo: ok, la piega è stata resa decisamente meno marcata, ma la cerniera è piuttosto rumorosa e non è stabile quanto quella vista nello smartphone sud coreano, il display interno poi ha anche una pellicola in plastica che soffre tantissimo le impronte digitali.

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Esternamente, poi, c’è il grande (ma non grandissimo) display protetto da un vetro in Gorilla Glass 5, che Motorola ha voluto considerare come uno schermo a tutti gli effetti, non limitandone assolutamente l’utilizzo, ottenendo un risultato che un po’ mi ha lasciato perplesso. Ma a questo ci arriveremo.

È uno smartphone certificato IP 52 ed integra un sensore per le impronte digitali integrato nel tasto d’accensione posto accanto al bilanciere del volume. E qui, di nuovo, ci risiamo, si sarebbe potuto fare di meglio: a mio avviso, il tasto d’accensione è posizionato troppo in alto per rendere comodo lo sbloccaggio del dispositivo, e i due tasti per il controllo del volume non solo stanno ancora più in su, ma sono particolarmente piccoli e scomodi da utilizzare.

Display

In quanto a display, c’è poco da criticare al Motorola Razr 2022. Aperta la conchiglia ci si ritrova con un luminosissimo pannello pOLED da 6.7 pollici con refresh rate a 144 Hz con qui, è sempre bene ricordarlo, si potranno sfruttare solo 120 Hz quando si interagisce con l’interfaccia. Ed è inutile girarci intorno: è un ottimo pannello, in grado di garantire una qualità di visione eccezionale e quando ci si trova in condizioni di luce diretta il boost di luminosità permette una visione altrettanto chiara grazie ai 1013 nits che abbiamo rilevato nei nostri test. E, diciamola tutta, è solo in questa circostanza che si potrà iniziare a percepire leggermente la presenza della piega.

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Insomma, Motorola Razr 2022 è l’unico smartphone pieghevole che è possibile acquistare ufficialmente in Italia in cui la piega è diventa praticamente impercettibile, che è però stato un pochino rovinato dalla presenza di cornici estremamente spesse, sulle quali Motorola avrebbe dovuto lavorare meglio.

E sono proprio le proporzioni dello schermo che hanno reso il Motorola Razr 2022 molto più largo dello Z Flip 4 di Samsung. Una scelta che ha un pro ed un contro molto importanti. Dato il rapporto di aspetto del suo display interno (che è di 21:9), il pieghevole di Motorola da aperto è effettivamente molto più scomodo da utilizzare rispetto alla controparte di Samsung (che ha uno schermo 22:9), vero è però che sono proprio le proporzioni del display che permettono di vedere contenuti a schermo pieno riducendo al minimo la presenza delle bande laterali e rendono più comoda anche la digitazione. In buona sostanza, preferisco la scelta fatta da Motorola rispetto a quella di Samsung.

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C’è poi lo schermo esterno, che utilizza un pannello OLED da 2.7 pollici con il quale è possibile interagire abbastanza bene con tutte le app installate nel dispositivo. E quando dico tutte, intendo davvero tutte: tramite le impostazioni è possibile scegliere di rendere avviabile praticamente qualsiasi app installata sullo smartphone, il che mi ha portato a pensare una cosa: è vero, meglio avere uno smartphone senza limitazioni piuttosto che un prodotto in cui il brand decide cosa si può fare e cosa no, ma a questo punto è pur vero che il display esterno è comodissimo e migliorato in tutto, ma a mio parere rimane ancora troppo piccolo per poterlo usare senza alcuna limitazione.

Hardware e prestazioni

Ad animare Motorola Razr 2022 ci pensa uno Snapdragon 8+ Gen. 1, affiancato da 8 GB di memoria RAM e 256 GB di memoria interna. Una configurazione che ormai conosciamo benissimo, più che sufficiente per eseguire senza problemi tutti i task che si possono chiedere ad un dispositivo mobile. L’apertura di giochi ed applicazioni è velocissima, la velocità di reazione con le interazioni è immediata e non c’è niente che non si possa chiedere di eseguire al dispositivo. Insomma, dal punto di vista hardware Motorola ha fatto un notevole passo in avanti rispetto ai vecchi Razr che, ricordiamolo, non utilizzavano processori top di gamma e non erano esenti da rallentamenti e lag molto fastidiosi. Quindi sì, Motorola Razr 2022 è un top di gamma a tutti gli effetti.

E come noterete dallo stress test di AnTuTu (foto in alto) è altrettanto buona anche la gestione delle temperature, il che è quasi un “miracolo” considerando quanto possa essere angusta l’architettura hardware interna data la natura pieghevole del dispositivo ed il fatto che praticamente Motorola ha deciso di limitare davvero poco le frequenze di funzionamento dei vari core e le relative prestazioni.

Insomma, se volete sfruttare a pieno lo Snap 8+ Gen. 1, allora il Motorola Razr 2022 è lo smartphone da prendere: si è comportato a tratti anche meglio di Galaxy Z Flip 4.

Buono l’audio in capsula, così come l’audio stereofonico, buona la connessione alle reti cellulari e quella alle reti WiFi 6 (ma non WiFi 6e), male molto male l’assenza della ricarica wireless: probabilmente è questo il più grande tallone d’Achille del Motorola Razr 2022 e sinceramente è una scelta che non solo non condivido, ma non riesco proprio a spiegarmi: un dispositivo di questa qualità, con questo hardware e di questa fattura, meriterebbe la possibilità di essere ricaricato senza fili. Anche perché non è possibile vendere un prodotto a cifre oltre i 1000 euro, senza la ricarica wireless. Passo falso fatto da Motorola.

Fotocamere

Prima di entrare nel tecnico riguardo le fotocamere, una precisazione: da questo punto di vista Motorola Razr 2022 è migliorato tantissimo rispetto alla generazione precedente, ma non è lo smartphone da acquistare qualora si desse importanza alla qualità di foto e video che sono nettamente migliori nello Z Flip 4.

La fotocamera principale è una 50 megapixel f/1.9 con un sensore da 1/1.55 pollici che sì, è relativamente grande e nettamente migliore rispetto a quello utilizzato nella generazione precedente. Si tratta di una fotocamera di tutto rispetto, in grado di regalare scatti di buona qualità e con la giusta gamma dinamica, sia in condizioni di buona luminosità che con la modalità notte, che però è limitata da un fattore molto importante: il software.

Motorola ha ancora molto lavoro di ottimizzazione da fare sul software che gestisce le fotocamere, che non solo non è esente da bug, ma rende lo scatto troppo lento per via di un tempo di elaborazione troppo lungo, che rischia di produrre immagini con troppi micromossi proprio perché chi scatta la foto viene “illuso” che sia stata scattata, quando in realtà lo scatto reale avviene dopo qualche piccolissimo istante.

E se il problema non si pone assolutamente con la fotocamera principale, quando parliamo della fotocamera ultra-wide da 13 megapixel le cose diventano ancora più complicate. Sia chiaro, la presenza di una ultra grandangolare (assente nelle generazioni precedenti) è estremamente gradita, ma il gap qualitativo tra i due sensori è palese. Con questa fotocamera, di giorno è possibile realizzare scatti molto godibili, ma di notte le immagini generate potrebbero risultare leggermente pastellate e con una gestione della gamma dinamica molto poco “dinamica”.

E questo gap qualitativo si vede anche nella registrazione dei video che, qualora si volessero utilizzare tutte le ottiche, sarebbero limitati ai 1080p a 30 fps. Ed è davvero un peccato, considerando che la fotocamera principale è in grado di registrare addirittura in 8k, e che qualitativamente le immagini prodotte non sono niente male.

La fotocamera anteriore è da 32 megapixel ed è di buona qualità, e si può chiaramente utilizzare il display esterno come mirino supplementare allo scatto delle foto: nelle impostazioni è possibile farlo attivare ad ogni avvio della fotocamera in maniera automatica, ed è un’opzione molto comoda che mi piacerebbe vedere introdotta anche negli smartphone di Samsung.

Software

Motorola Razr 2022 arriva con Android 12 personalizzato dall’interfaccia grafica di Motorola, che continua ad essere quella più consistente, piacevole e organizzata di tutto il panorama Android. Tutte le funzionalità aggiuntive si nascondono nell’App moto, con la quale anche le persone meno esperte potranno personalizzare lo smartphone nei minimi particolari.

Ma con i pieghevoli potrebbe volerci di più. In sostanza, l’unica personalizzazione davvero utile allo smartphone pieghevole che utilizzerete è quella relativa all’interfaccia della fotocamera che, piegato lo smartphone ed appoggiato su una superficie, si adatterà in modo da far vedere l’anteprima nella sezione verticale e che funziona bene anche qualora si dovessero fare delle videochiamate.

Ottimo invece il Ready For che, sia in modalità wireless che con l’uscita video tramite USB-C, diventa sempre meglio. Per chi non la conoscesse, si tratta di un’interfaccia desktop studiata nei minimi particolari e super semplice da utilizzare, con la quale connettendo tastiera e mouse esterno si potrà utilizzare lo smartphone come una sorta di PC desktop su monitor più grandi. Ok, c’è ancora il limite per lo streaming dei contenuti delle più importanti piattaforme, che non è possibile utilizzare in questa modalità, ma in quanto a produttività l’interfaccia desktop di Motorola è tra le migliori in assoluto.

Niente male considerando che in sostanza si ha in tasca uno smartphone pieghevole relativamente compatto, che poi all’occorrenza si può utilizzare come un computer.

Motorola Razr 2022 infine è previsto che riceva 3 major update e 4 anni di patch di sicurezza: Android 13 dovrebbe arrivare nel Q1 2023.

Autonomia della batteria e ricarica

In quanto ad autonomia il punto è semplice: è noto che gli smartphone pieghevoli clamshell sono soggetti ad una serie di compromessi quando si stratta di capacità della batteria, e con i suoi 3500 mAh Motorola Razr 2022 non fa eccezione.

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In sostanza, un power user difficilmente riuscirà ad arrivare a fine giornata senza la necessità di dover ricaricare la batteria, e quei 200 mAh in meno rispetto a quelli della batteria utilizzata nello Z Flip 4 si fanno sentire soprattutto quando si parla di navigazione web o gioco in 3D.

Poco male però, perché con la ricarica rapida cablata a 30w, che non è velocissima ma non è neppure tra le più lente, in circa un’ora di ricarica si potrà passare dallo 0% al 100%.

Stendiamo un velo pietoso sulla mancanza della ricarica wireless.

Prezzo e considerazioni

ll prezzo di vendita del Motorola Razr 2022 è di 1199 euro su Amazon e sì, potrebbe essere considerato come il pezzo del puzzle che mancava a Motorola per completare l’ottimo lavoro di rebranding che sta portando avanti il marchio. Rispetto alla generazione precedente i passi in avanti sono stati fatti in tutti i comparti, ed effettivamente l’unico limite alla comodità del dispositivo è la sua larghezza, che lo rende però tra i migliori foldable in circolazione per i contenuti multimediali.

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Rispetto alla controparte sudcoreana è ancora un prodotto “un po’ grezzo” questo è vero, ma il vero punto di domanda è questo: un display senza piega ed una cornice con (quasi) zero gap, possono giustificare le carenze del comparto fotocamera e l’assenza della ricarica wireless in uno smartphone top di gamma del 2022?


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Ultimo aggiornamento il 30/04/2024 22:36
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Dario Caliendo
Nel mondo della tecnologia dal lontano 2007, ingegnere informatico di formazione, condivide la sua passione per il tech con quella per gli animali e per la buona cucina. Crede che la tecnologia debba essere sempre alla portata di tutti, e per questo ama spiegarla nel modo più semplice e chiaro possibile. Le recensioni sono il suo pane quotidiano.
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