“Il Q4 segna la peggiore performance annuale e del quarto trimestre in un decennio“: sono queste le parole con cui Runar Bjørhovde, analista di Canalys, rimarca la crisi degli smartphone in corso. Probabilmente il 2022 sarà ricordato da molti come uno degli anni peggiori di sempre in termini di vendite, visti gli scarsi risultati raggiunti da un po’ tutti i marchi coinvolti.
Gli analisti confermano: il 2022 è stato uno degli anni peggiori della storia recente per gli smartphone
Dopo essercelo lasciati alle spalle, il team Canalys ci fa presente che il Q4 2022 si è concluso con un calo annuale del -17% e che in generale il 2022 ha significato una decrescita del -11%. In totale, nel mondo si sono venduti circa 1,2 miliardi di smartphone, un risultato che ci riporta indietro di un decennio, a quando Apple e Samsung portavano sugli scaffali iPhone 6 e Galaxy S5 e quando brand quali Xiaomi, OPPO e vivo erano ancora un’esclusiva della sola Cina.
Senz’altro le vendite natalizie hanno aiutato produttori e negozi nello svuotare i loro magazzini, viste anche le numerose promozioni messe in atto, ma l’annata non si è conclusa in maniera particolarmente positiva. Se ci si concentra sul solo Q4 2022, Apple ne è uscita vittoriosa grazie ovviamente alla spinta provocata dal lancio della serie iPhone 14, nonostante le grosse problematiche che hanno attanagliato le fabbriche Foxconn in Cina. L’azienda di Cupertino ha chiuso il trimestre salendo al 25% (+2% annuale), un traguardo considerevole essendo la quota trimestrale più alta di sempre. Sui gradini più bassi del podio troviamo Samsung e Xiaomi, rispettivamente al 20% (+1%) e 11% (-2%) e infine la coppia OPPO e vivo che chiudono al 10% (-1%) e 8% (invariato).
Se invece si prende in considerazione tutto l’arco del 2022, ecco che è invece Samsung a conquistare la prima posizione al 22% (+2%), seguita da Apple e Xiaomi con una quota di mercato pari al 19% e 13%, mentre non cambiano le ultime posizioni con OPPO e vivo che raggiungono entrambe il 9% (-2% per la prima e -1% per la seconda). Quello che si evince da questi numeri è anche che i produttori maggiormente colpiti dalla crisi siano stati quelli cinesi, sia per il difficile stato del mercato interno che per le difficoltà in India.
Le analisi del team Canalys evidenziano come la fascia medio-bassa sia quella che è diminuita più rapidamente da Q1 a Q3 2022, mentre la fascia è calata nel corso del Q4. “I fornitori si avvicineranno al 2023 con cautela“, afferma Le Xuan Chiew di Canalys, specificando che “daranno priorità alla redditività e proteggeranno la quota di mercato” sia con tagli ai costi che adattandosi alla nuova quotidianità fatta di tassi di interesse in aumento, inflazione e mercato del lavoro in difficoltà. Da una prospettiva generale, gli effetti delle riaperture in Cina serviranno all’economia globale ma non si vedranno a breve, per quanto i mercati più colpiti siano stati quelli saturi nella fascia medio/alta, in primis Europa occidentale e Nord America.
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