Il 2022 si chiude male, ma Samsung annuncia la sua rinascita

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Manca ancora il comunicato ufficiale, ma per gli analisti è praticamente certo: il 2022 di Samsung si è rivelato piuttosto negativo, dall’inizio alla fine. Le previsioni affermano infatti che l’ultimo Q4 2022 si sarebbe concluso con un crollo degli utili del -58%, scendendo dai 10,8 miliardi di fine 2021 ai 4,62 miliardi degli scorsi mesi. Se così fosse, sarebbe la somma più bassa mai raggiunta dalla compagnia sud coreana negli ultimi sei anni, sottolineando il difficile momento affrontato dal mercato.

Per Samsung, la crisi sarà una motivazione per migliorarsi: ecco come

Recessione economica globale, inflazione galoppante e interessi bancari in aumento: tutti ingredienti di una crisi che ha duramente colpito Samsung, portando il suo valore azionario a scendere del -30% durante il 2022, seguendo il trend di un po’ tutte le Big Tech. Scendendo più nello specifico, le fonti indicano che gli utili del settore smartphone di Samsung sarebbe calato del -14%, con 63 milioni di unità vendute (erano 72 a fine 2021). Ma il problema sarebbe più esteso, andando a intaccare anche l’andamento dei segmenti aziendali dedicati alla produzione, in vista di un possibile superamento di BOE ai danni di Samsung Display.

La branca aziendale dedicata ai microchip avrebbe subito una diminuzione degli utili del -78%, tenendo a mente che solitamente la vendita dei chip rappresenta metà del profitto complessivo; nel corso del 2022, i prezzi delle memorie DRAM sono calati del -40% e delle memorie NAND del -14%. Anche compagnie rivali come SK Hynix e Micron ne stanno risentendo, riducendo gli investimenti previsti per il 2023; al contrario, gli investimenti di Samsung rimarrebbero invariati grazie a una maggiore potenza economica.

Come affermato da Jong-Hee Han, a capo di Samsung DX, “una crisi di solito crea una nuova opportunità, e quando tutto è stabile è difficile scuotere l’ordine del mercato“. Era fine 2021 quando veniva formata Samsung DX, cioè il culmine del lavoro di unificazione del suo ecosistema di dispositivi. È la fusione di varie divisioni prima separate, ovvero MX Business (smartphone e tablet), Visual Display (smart TV), Digital Appliances (elettrodomestici), Health & Medical Equipment e Networks. Una mossa che potrebbe aumentare la competitività, con prodotti più ottimizzati in grado di funzionare meglio fra di loro, virtù spesso attribuita alla sola Apple. Secondo gli analisti, “gli smartphone non hanno impatto sul mercato se il loro obiettivo è solo fornire solo grandi specifiche: ci deve essere di più“. E al CES 2023 abbiamo già visto altri passi in tal senso, come l’aver abbracciato lo standard Matter.

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